NON VA PIU' VIA L'ODORE DEL SESSO

Post n°13 pubblicato il 20 Novembre 2006 da no_lex
Foto di no_lex

Come spiegare il sesso tra Pato e Lex? Come mettere nero su bianco i loro segreti del letto? Per Pato e Lex tutto ha forma perfetta, quando i loro giochi proibiti segnano le loro fronti di sudore.

Nei loro occhi una luce diversa, tra le loro mani, piene di pulsanti erezioni, la voglia di una carezza, tra le loro labbra sapori generosi che lasciano spazio a nuove primavere... i loro slanci, i gesti dettati dal cuore e nell'amore la scoperta dell'istinto. 

E' appena trascorsa la notte, Lex guardava Pato dormire, mentre filamenti di luce scoprivano quel corpo bellissimo, il suo ampio torace, le braccia forti ancora da ragazzo, una leggera peluria che disegnava un bellissimo calice che dalla coppa, come un pennello dalla punta leggera, si portava all'asta sinuosa sino a perdersi nella folta base.

Era uno spettacolo da mille e una notte; su quel calice Lex avrebbe voluto annegare. Fu allora che posò le sue labbra sulla nuca di Pato e la baciò. Fece cadere un pò della sua saliva sul suo petto e deliziò la sua lingua di quella fragranza maschile. Esplorava il suo Pato, come un bambino curioso e incurante, esplorava il suo dormire, con le mani sfiorava il suo bacino, mentre il respiro diventava più presente. Dalla bocca di Lex ecco altre piccole gocce perdersi alla base del calice, il suo naso approfondire la conoscenza di quel paradiso proibito, fino a sentire il gemito del suo uomo che gli anticipava la festa.

Che spettacolo vedere aprirsi quegli occhi, verdissimi come il mare, ancora assonnati, persi tra biondi capelli arruffati ed il primo sorriso ad annunciarmi un altro giorno per amarsi.

Alcune carezze, i primi baci del mattino, le mani meno "speleologhe" e più audaci nella ricerca dell'estasi... è il primo abbraccio.

"Buon giorno amore... voglio essere tuo!!"

Da lì in poi sarà il delirio; bocche impegnate a gustare palati, lingue pressate su pelle che freme, denti affamati di muscoli impazienti, lenzuola senza regola che nascondono passioni e gemiti di goduria.  Ma erano solo i primi passi...

Pato guardò Lex dicendo: "Ti amo bellissimo!!".  Lex lo baciò, quasi a volerlo soffocare; poi con lo sguardo rivolto a lui, prese a scivolare sul corpo di Pato, assaporando ogni cosa del suo corpo che gli shoccava la lingua... e giù... giù.. fino ad accogliere tutto il suo maschio. Il profumo di quella meta era forte come una droga; Pato tendeva i reni e poi li rilassava, il suo ritmo iniziava ad accelerare, i suoi gemiti si confondevano con quelli di Lex, le sue mani cercavano il corpo di Lex, volevano godere di tatto. Con le sue dita Pato sfiorò la schiena di Lex, fino a raggiungere le generose "colline"... affondando la bocca su quel sesso che amava. Non esisteva più il silenzio. Pato rimase disteso, il suo sesso pareva scoppiare. Lex gli si pose di fronte, seduto sul suo inguine per sentire tutta l'eccitazione del suo ragazzo forzargli la sua voglia. Il sorriso di Pato metteva coraggio nel cuore di Lex e il pensiero del dolore si tramutò in estremo piacere. I ritmi lenti cedettero il passo a quelli frenetici, gli stimoli parevano mutare, più intensi, più profondi, più forti, per aprire il capitolo della follia. Negli occhi dei due ragazzi solo la voglia di appartenersi, di chiudere al mondo, di sentirsi più vivi che mai. Nel occhi di Pato, la voglia di regalarsi al suo Lex... come pure negli occhi di Lex, la voglia di riceverlo da spinte generose e potenti... Quel sesso parlava... :"Voglio sentire il frutto del tuo sesso riposare dentro me"... "Si.. amore mio... avrai tutto il mio frutto"... e i battiti diventavano matti... "Si amore.. fammi tuo.. annullami e prendimi con te"... 

E che accolgienza riservò Lex a Pato... hehehe.. per poi cadere sul corpo di Pato che accoglieva il seme di Lex... rimanendo uniti, stanchi e grondanti di sudore, ancora uniti a godere delle  ultime coccole... ripensando a quell'intesa che mai si sarebbe stancata di loro... Il loro... un amore d'altri tempi.. ma a letto le peggiori "PORCATE!!".

 
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QUALCHE CONSIDERAZIONE ESTIVA... SENZA TROPPO SOLE!

Post n°12 pubblicato il 10 Ottobre 2006 da no_lex
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Caspita, che estate!! Nata sotto un tetto nuovo, vissuta in parte con speranze e in parte con paure... Normale approccio, ma normale anche il fastidio per esserne consapevole. E da approcci ritenuti sufficientemente azzeccati sono subito passato all'oblio dei buoni propositi. E' il prezzo che Pato ha dovuto pagare, considerando la mie personali capacità mnemoniche. Non sarebbe mai potuto accadere per un Lex come me, scappato dal paesello, rispettare le regole del buon vivere in "comunità" con amici e dolce metà. Ed infatti ecco fioccare, dai tanti lavoretti di casa, necessari a definire come "dimora", il covo del dolce bearsi, i primi malumori. Malumori che comunque hanno normalmente impensierito, ma mai disperato. Sarebbe retorica scrivere della necessità di comunicare, sarebbe fastidioso anche pensarlo... ma realmente quella necessità esisteva; esisteva anche durante i momenti più intensi, tornava a colpire con silenzi fatti di indifferenza. Pato ed io ci sentivamo di colpo distanti, stranieri dentro lo stesso letto. Un colpo al cuore per due cuori in debito d'ossigeno. Ma nell'eterna voglia di comprendere, che caratterizza tutti gli uomini "vivi" e non "viventi", era in embrione la necessità di sfogare la paura di sbagliare di Lex e la tensione del "periodo" di Pato... già, Pato e i suoi "periodi", definibili come "RED ZONE"... povero Patoamoremio. Ma i problemi passano, per fortuna e per merito della comprensione. Pato ha dalla sua un'intelligenza superiore, una razionalità a volte (per fortuna) latitante, un fascino mozza fiato e un orgoglio senza precedenti; Lex ha dalla sua una ritrovata superficialità per le esperienze labili, un orgoglio ragionato, sensibilità a fiumi e capacità di ascolto in fase di ristrutturazione (grazie ai cazziatoni di Pato)... E' stata comunque l'estate più bella che due amanti potessero mai desiderare. Cadere insieme è stato come vivere il nascere e il morire di una parabola, ritrovarsi nell'intenso contatto di pelle e capire che un connubbio è fatto anche di bruschi risvegli. L'amore, quando lo si da per scontato, s'incazza; tira fuori armi ad esso convenzionali che ci scuotono o ci segano le gambe. La forza è di chi lotta per resistere, l'indifferenza invece partorisce solo amori falliti. Pato queste cose le ha sempre sapute; lui è di natura eterea, superiore per definizione, pastoso come un "rosso" d'annata, gentilmente rissoso, a tratti insopportabile, ma professionista nel farmi innamorare... e Dio lo ha regalato a me!

 
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IL NOSTRO NUOVO CAPITOLO

Post n°11 pubblicato il 03 Luglio 2006 da no_lex
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Terminate lo ostilità, cancellato ogni dubbio, per Pato e Lex è aria di rinascita... Sarà proprio Lex a scrivere adesso, scriverà del futuro, delle certezze, farà il suo generoso esame di coscienza... Sarà la sua anima che leggerai, Pato.

" Che tempi quelli che sto vivendo, situazioni che modificano il mio centro emozionale come se fosse una banderuola abbandonata alla mutevole forza dei venti. Ed eccomi a scrivere al mio ragazzo, il mio boss, il capo, il sogno di ogni ragazzo gay... si gay, ma uomo in ogni molecola.

Piccolo Generale, oggi la nostra vita ha deciso di donarci un sogno, un mondo a noi ancora sconosciuto che ci fa un pò paura, un universo da tempo rimandato. Ora non più, non sarà più difficile immaginarti assonnato al mattino, con i tuoi capelli arruffati a ricordarci i segreti delle nostre notti, non sognerò più il nostro caffè al mattino, non sorriderò più al pensiero di poter giocare col tuo spazzolino da denti, non sarò più triste per dover dividere un pasto col tuo profumo, non mendicherò più un pò di "campo" per riuscire ad ascoltarti, non impazzirò più quando avrò voglia di te, quando il pensiero di un tuo slancio soffocherà nell'imbarazzo di un jeans... Saremo il giorno, la notte, saremo tutto ciò che di bello si può divenire, avremo ore, mesi, anni, l'intera vita per guardare avanti.

Non mi sono mai sentito così stupido come adesso, non credevo che una cosa simile fosse destinata a me. Mi sento così speciale per quello che mi sta accadendo da accusare una certa vergogna. Tu, amore mio, mi conosci; sai quanto sia titanico il mio interesse per noi e per il nostro futuro. Prego il Signore e lo supplico di tenerti per mano quando non lo faccio io, di parlarti per mia bocca quando un pò di paura mette piede tra quelli tuoi.

Arriva il giorno, quello in cui si vivrà insieme, sarà il giorno in cui tutto il mondo lo vedrò silenzioso per ascoltare ciò che avrai da dirmi... sarà il secondo giorno più bello di tutta la mia vita... visto che il primo è stato quando ti ho visto per la prima volta.

Adesso però voglio che tu sappia che ho una gran paura, paura di sbagliare, di deludere il tuo entusiasmo, di mettere in discussione un intero rapporto. Ti chiedo comprensione, tanta comprensione... Tu mi conosci, non sono il frutto della perfezione e non lo sarò mai, sbaglierò, ti causerò i peggiori esaurimenti nervosi, devasterò qualcuno dei tuoi splendidi sorrisi.. lo so, sono un disastro a volte, ma se mi ami, ami anche quel pericolo ambulante. Cacciarmi nei guai è una mia prerogativa, venirne fuori da solo è un ricacciarsi nei casini. Per questo ho bisogno di te; sei la mia certezza di non sbagliare, il sorriso che mi sa perdonare, le parole che ti fanno amare,  sei il più sincero e ineguagliabile sentimento. Ti amo, chiedo al cielo di donarmi tempo, sempre più tempo, per amarti più che posso. Non sentirmi mai come un nemico, chiedimi quando sbaglio, non sopportare se sai di un mio errore, non resisterei. Ascoltami quando è sesso tra noi, sentirai i respiri parlare, unirsi in un coro di passione e complicità, rinascere da un colpo di reni, ripartire da gambe legate alle tue, da attimi che sembrano eterni, da sudore che bagna il sudore, dal calore del tuo petto sul mio, dai gusti tabù  che  pungono peccaminose lingue... ascoltami amore mio, io voglio che questo mondo esista sempre, che del nostro passato si conservi il meglio e del nostro futuro ogni frutto che un amore speciale come il nostro può riuscire a far nascere.

Prendiamo per mano questa vita, aiutiamola a crescere forte e grande nella sincerità; è una vita generata da amore, infinito e mitico amore!!

Ti amo

Lex"

 
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TUONA LEX: "PATO TI AMO!!!"

Post n°10 pubblicato il 29 Giugno 2006 da no_lex
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Di sicuro ne è passato di tempo da quando Lex aggiornò il suo diario.. Forse non aveva nemmeno tanta voglia di raccontare avventure e inutili scontri..

Lex riteneva lo scontro utile quando la storia necessitava di piccole "ristrutturazioni"... ma lo scontro gratuito, proprio non lo digeriva. Ecco, gli ultimi mesi di Lex sono stati complessi; questo ragazzo ha dovuto resistere, continuando a sbagliare... ha perdonato ed è stato perdonato; era felice ma le sue difficoltà lo travolgevano. Forse Pato non immaginava minimamente, pur dicendo di conoscerlo bene, che Lex soffriva per aver spesso bandito il proprio orgoglio di fronte a tanto amore che pareva metterlo in croce stavolta.

Se lo chiedeva 1000 volte al giorno del perchè della necessità di apparire tanto poco uomo per poter superare certe esagerazioni di Pato. Non sopportava l'indice di Pato sempre più rivolto verso di lui, avrebbe apprezzato più una carezza; spesse volte non rispondeva la reazione di Pato ad un "SEI BELLISSIMO".. Sentirsi tanto soli col respiro dell'uomo che ami che fa compagnia solo ai battiti di un cuore che combatte la tristezza nel silenzio di un auto, fa più male di un colpo alle tempie.

Periodi di smarrimento e pensieri che tradivano, sentimenti squilibrati e continui rimproveri... che pazienza Lex, che brutti tempi quelli, quando non esistevano più nemmeno frasi affidate ad un telefonino... o se qualche paliativo veniva concepito, era solo per concludere l'ennesima stupida battaglia.

Ma adesso Lex è salvo, porta ancora qualche graffio, ma lo ha salvato il valore che sa di avere... E' quel valore che gli ha permesso di superare le tristi indagini di Pato, le conclusioni che mettevano in forte dubbio persino la sua moralità e il sentimento ridotto a brandelli.

Che brutti quei mesi... Lex sbagliava, non capiva che raccontare anche solo una di quelle cose che riteneva "cazzate", forse avrebbe taciuto qualche dubbio... Lex si è ravveduto raccontando tutte quelle cose che riteneva "cazzate". Già, ma quale fu il risultato? Per Lex quel comportamento lo coprì di autostima, capiva che anche i piccoli segreti non erano più tali... non aveva più nulla da temere, Pato avrebbe di sicuro apprezzato... Ma non sempre le cose vanno come devono andare, infatti Pato,  non fidandosi di Lex, tornò a fare il segugio... mentre Lex voleva solo tenerlo stretto a se.

Questo fu l'epilogo dei momenti da dimenticare. Sono stati momenti davvero difficili, la fuga era sempre la soluzione più semplice... se Lex non lo avesse amato come lo ama, il tradimento il prezzo più alto che avrebbe meritato di pagare se non lo avesse amato come lo ama... Ma Lex lo ama più della sua stessa vita, lo ritiene l'angelo bellissimo che ha saputo svegliarlo, il cuore che lo fa vivere... insomma tutto; come si fa a mettere avanti l'orgoglio in simili situazioni... Lex lo ama così com'è, ma ha paura, sa bene che il suo orgoglio non è morto innamorandosi di Pato... ma Lex continua a tuonare: "PATO TI AMO!!"

  

 
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LEX E IL SUO MODO STUPIDO DI AMARE

Post n°9 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da no_lex

E' un sole pallido a mettere sotto terra l'anima di Lex. I suoi sogni hanno sentito il gelo dell'inverno fermargli il cuore. Colpito nel profondo delle sue fortune, gettato come il cuore di una mela. Non sento pena per lui, non vedo modo per salvarlo. Ha offeso il suo mitico amore, definendolo "PERFETTO"; lui che credeva all'amore infinito, che sognava la sua maturità al fianco della sua spalla, lui che oggi è finito, che non vuol più capire ne comprendere perchè il sole del mattino continui a splendere meno dei suoi occhi che adesso forse lo odiano pure.

 Eppure Lex non passava attimo o non faceva un passo senza di lui, non conosceva ne vedeva senza che i suoi occhi guardassero. Forse Lex non era più nemmeno lui, aveva scambiato la sua vita per quelle raccontate nelle favole e peccò nel sentirsi un principe. Ma quale principe e, forse, quale amore può crescere senza che il nobile sentimento conosca il perdono. Il perdono per il tradimento? No, Lex non lo avrebbe mai preteso; lui stesso lo detesta; nessuna forma di perdono, nessuna richiesta di danno... nulla, solo il silenzio, un dannato, stupido e infantile silenzio che ha tolto l'anima a quest'uomo.

Nel silenzio che lo uccide, vede crescere il suo odio, la sua irreale storia fatta di gabbie di seta e di assurdo dolore.

Ora lo sente vicino, ne sente il calore, ma la sua mano tesa che chiede perdono ha riposto le sue speranze nelle segrete del passato.

Beato tu, cuore che hai tradito, che hai odiato chi ti ha amato e perdonato, beato tu giorno che hai nascosto nella tua luce chi dell'amore ne faceva zavorra, beato tu cuore che non sai amare e vivere con gli occhi di chi fingi di amare... Beato tu mondo del cazzo, tu che vesti d'angelo il peccato e lo spogli per uccidere chi crede in te. Beato il silenzio che non spiega nulla, beata l'incoerenza, l'assenza di perdono, beata la notte che apre le porte alla vita sporca che inganna, beata la paura che scende per svegliare il torpore di chi non ha mai veramente amato. Beata questa spazzatura che accoglie i suoi figli fatti di sola carne e stupidità. Beata la solitudine che vive solo per aprire le sue gambe. Beato chi crede nel niente e non sogna gli occhi di nessuno, beato lui che non soffre e mette al bando il sentimento. Beato chi non perdona e non sente dolore, beato tu che imbastisci in segreto il finale di  questa storia per farmi del male, beata pure la bestemmia che aiuta i poveri dentro a sentirsi uomini.

Coglione io che ho smesso di vivere da beato rinascendo dal suo cuore, coglione io che continuo a non essere beato, coglione io che di questa vita raccolgo i tuoi insegnamenti, coglione io che ti sogno, ti respiro, ti amo, ti parlo, ti porto con me anche ora che forse non ci sei più... io che vivo di questa amarezza che piano mi sfinisce e che muoio nel  cerchio del suo silenzio e dal mio che, come un randagio, con te nei suoi occhi, perderà i suoi passi nella confusione che ha intorno...  e piangendo, negando l'amore, nei tuoi passi vivrà da coglione... uno stupido coglione che non amerà che te per tagliarsi il cuore con i suoi ricordi, quelli di un povero COGLIONE!

MA... DA COGLIONE QUALE SONO... NON POSSO CHE AMARTI PER SEMPRE!

 
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