Politica

Dopo 3 fumate nere l'ex segretario della cgil Fausto Bertinotti, ora segretario di Rifondazione Comunista, è stato eletto con ben 337 preferenze presidente della camera dei deputati, prendendo il posto di Pierferdinando Casini. Bertinotti  con il suo consueto discorso: «Grazie. Dedico l'elezione alla presidenza della Camera alle operaie e agli operai» «Ringrazio il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il mio predecessore Pier Ferdinando Casini e le altre cariche isttuzionali. Credo che il prima compito che tocca a tutti noi sia di valorizzare il ruolo del Parlamento>>. ha poi aggiunto«Il popolo deve investire - ha affermato Bertinotti - tutta la sua fiducia sulle istituzioni democratiche per essere libero da tutti i gioghi che esistono, a partire dalla mafia perchè sicurezza deve essere intesa nel senso di diritto all'accesso al futuro». «C'è infatti - ha continuato Bertinotti - il rischio di separazione della quotidianità dalla politica. Bisogna ricreare un rapporto positivo tra il paese reale e le istituzioni. Bisogna creare una nuova frontiera di giustizia sociale per i cittadini, dar loro una sicurezza per il loro futuro. Le istituzioni sono vitali se cresce con essa la società civile». Invece a succedere a Marcello Pera sulla presidenza di palazzo Madama si tratta di un altro ex sindacalista ex cisl: il senatore Franco Marini esponente di spicco della Margherita che batte in volata un ex dc ed apoggiato dalla cdl il senatore Giulio Andreotti con soli 9 voti di scarto riesce ad agiudicarsi la presidenza. Pronunciato il consueto discorso di inizio mandato: «Permettetemi un ricordo commosso per le vittime di Nassiriya. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno dato il loro consenso, ma anche quanti hanno votato per il presidente Andreotti. Guardando ai fatti, sono stato eletto dalla maggioranza politica che ha vinto le elezioni, ma sarò il presidente di tutto il Senato, con grande attenzione e rispetto per le prerogative della maggioranza e dell'opposizione nel rispetto della democrazia popolare>>.  Poi Marini ha aggiunto rivolto ai senatori eletti all'estero «Finalmente benvenuti tra noi».