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UN VIAGGIO A BUCAREST (ROMANIA) Una love taxi scammer


L'ennesimo italiano ha rischiato la vita a Bucarest. Credo che l'attuale Presidente della Romania Traian Bàsescu sia in debito con l'Italia e con il Presidente Berlusconi. Si vuole ricordare il messaggio che ha lanciato Papa Paolo che diceva: "Fratelli aprite le porte a Cristo anzi spalancatele". Non si contano le truffe che fanno i rumeni ai danni dei turisti italiani. Bucarest non è una città ospitale. Non sanno tenere amicizie. Una città non ospitale quindi dove non vi è arrivato ancora educazione ne civilismo. Attiguo alla Stazione ferroviaria si trova l'Iris Hotel. Un posto più caro ma è un ottimo posto dove si può rimanere l'auto inquanto fornito di parcheggio. La stazione ferroviaria di Bucarest non ha servizi igienici decenti. Le latrine sono vecchie di 200 anni. All'uscita dell'aereoporto di Baneasa vi si trova un pericolo costante. Ma il vero motivo del racconto di un turista a Bucarest è stata per un appuntamento con la Signorina Amalya il che si pensi del cognome Danciulesco con la quale il turista ha camminato a braccietto credendo che dopo un mese di corrispondenza fosse diventato suo amico. Invece non è andata così. Dopo aver fittato un monolocale ed aver dato al fittacamere 400 euro la donna non si è fatta più vedere ne sentire. Un mistero lo è diventato per il povero malcapitato turista il quale ha pagato un biglietto senza ritorno da Bucarest col volo W63154.