basta chiacchiere

Immigrazione, recessione e nazionalsocialismo


Discorsi da bar continuano a smuovere le nostre giornate di chi sta continuando a lavorare e di chi, da mesi se non da anni, è in cerca di un posto di lavoro anche a tempo determinato.La crisi strutturale dei migranti, rifugiati e non, che dall'Africa e dall'Asia Minore cercano di entrare ma soprattutto circolare in Europa, come pure dall'Asia peninsulare cercano di spostarsi in Australia e nei paesi confinanti meglio "equipaggiati", sta mettendo a dura prova i nervi degli italiani.Non si comprende come partiti che si tacciano difensori della cristianità si mettano a litigare con il Papa e dimentichino i precetti cattolici. Non si comprende come un ex paese di emigranti ora che ha raggiunto il benessere (siamo tra i sette paesi più industrilizzati del mondo, lo dice anche l'appartenenza al G8 senza la Russia), non tolleri più le migrazioni. Non si comprende come degli imprenditori, degli affaristi, dei proprietari di immobili che continuano a tenere i loro negozi, case, condomini sfitti a causa della recente crisi che dura da circa sette anni, preferiscano lucrare sugli studenti affittando stanze di apaprtamenti condivisi a 600 euro al mese, a tenere chiusi immobili ad uso abitativo, a spopolare intere città, piuttosto che offrirsi per risolvere questo problema epocale.Non si comprende come il popolo italiano bue, come altri popoli europei, al momento di seguire un'idea politica si lasci convincere da chi agita spettri apocalittici, ricalcando indegnamente la Storia che molti di noi non hanno studiato o hanno evidentemente dimenticato.negli ultimi due mesi mi sono dilettato a leggere la biografia di Hitler che si è poi rivelata più la biografia del Nazionalsocialismo e i riferimenti e le similitudini all'attualità sono straordinarie almeno fino al 1930 circa.Sono veramente curioso di verificare se la Storia si ripeterà e se davvero non abbiamo imparato nulla (vero Presidente dell'Ungheria sig. Orban?).