PENSIERI 51

quello che mi dico

Mi devo ascoltare, questa notte. Stelle fredde e l'odore dell'aria scoprono pensieri che oggi, in stanze affollate, non ho potuto nemmeno immaginare.

Mi dico che  sono solo, nessuno ad accompagnare l'anima con i miei stessi progetti . Neppure lei, con la sua risata che mi intenerisce e  le sue rabbie che sfuocano nel mio orizzonte.

Ognuno ha diritto ai suoi sogni ed ai suoi desideri. Lei che immagina un mondo giusto e vede questo sporco, si batte e si scazza oltre il possibile; io disposto a battermi solo per la legna che dà il bosco e che non cerco dove seminano grano. 

E poi,  baci e carezze non sono solo coccole che rilassano...ma questo non so proprio come spiegarglielo.

Sì, stanotte la mia buonanotte ha il sapore di una mezza rinuncia. Prendere o lasciare. Anche se di solito non lascio le cose a metà e non mi incammino per rinunciare poi a raggiungere il rifugio.

Però.. non mi va di lasciare lei da sola. Ecco, un fiore a metà, meglio essere sincero.

domenica sera

Ed un'altra domenica finisce con i sui frammenti: la camminata in laguna, la partita di calcio mal digerita, la telefonata a Paolo che non so decifrare, il programma di lavoro settimanale preparato. Mi resta un sapore velato come il cielo di questa notte invernale.

Riprendo il mio quotidiano, così incompleto eppure frenetico. Il lavoro da fare, il pensiero dei figli e uno sguardo più in là, con l'incertezza di sempre.

E lei, con la sua fretta, i mal di testa, la generosità che la porta a raccogliere tutti i problemi degli altri. Il suo sorriso e la  risata...così aperta da farmi intenerire.

Cercheremo uno spazio per noi, sempre breve e precario, tra tutto lo spazio che dedichiamo agli altri. Ogni volta bello da riempire l'anima e così sfuggente da lasciare intatto il bisogno di tornarci.

Per fortuna che non abbiamo voluto declinare la parola futuro. Però un poco mi manca.

Domani magari ne parliamo...se, come al solito,  non dobbiamo parlare degli altri. Forse il nostro amore avrebbe bisogno di un pizzico di sano egoismo.

Buona notte mio caro sorriso...

un sorriso

Chissà cosa mi riserva il futuro..non penso a quello lontano ma proprio a domani.

Ho trovato un sorriso ed ho ricambiato. Sembrava facile, che bastasse rispondere e che il bisogno di quel volto fosse sufficiente a fare mio quel sorriso.

Ora, che è passato un pò di tempo e ci siamo confrontati, ho capito che la più forte è Lei. Forse ha solo paura e vorrebbe avere il mio sorriso a poco prezzo.

Ma tutto costa, anche l'affetto che io vorrei regalare e che pian piano si prende gioco di me e pretende, da solo, di essere pagato.

Io sono paziente e forse basterebbe solo attendere, almeno per capire..

Ma allora perchè se tarda a telefonare mi sento smarrito ed aspetto domani con ansia per sapere il contenuto del suo prossimo messaggio? 

Accidenti, non sono un adolescente. Mi devo svegliare o forse solo, come dice Lei, non farmi domande.

In realtà devo trovare dentro di me la voglia di battermi e un pò di sana incoscienza, così come ho sempre fatto, accumulando cicatrici ma anche bottino. Ma devo trovare la giusta misura perchè a Lei non voglio fare del male.

Buona fortuna a me ed al mio strano progetto...

Elezioni 15- 16 maggio

Saranno anche amministrative ma lui stesso l'aveva detto: approfittatene per dirmi quanto sono bravo.

E gli italiani, popolo strano ed imprevedibile ma capace di fermarsi sempre prima del baratro, hanno fatto le pernacchie. Perchè mi pare chiaro che hanno punito Berlusconi,  la sua banda di servi e persino i padani, ascari di rinforzo.

Forse ancora non se ne andrà ( ha  sufficienti soldi, prebende e mascolzoni in vendita ) però molto è cambiato e piano piano il regime si scioglierà, se non altro per la paura di qualche capo tribù di  perdere il proprio bastone.

Non mi illudo che per l'Italia si aprano grandi sorti, belle e progressive, ma almeno tempi più puliti   e qualche nuova opportunità; con la speranza che si torni a parlare e litigare per le cose di tutti e non per le sue ( il mondo ha già riso abbastanza).

blog vecchio ed anno nuovo

Questo blog ha l'aspetto di un orto trascurato. Ci sono tornato stasera per sbirciare nel 2010; ho trovato qualche pensiero ammuffito e dialoghi interrotti.

Descrivere quello che penso e quello che faccio... non è ancora tempo. Troppe cose da fare e i ragionamenti seguono il filo dei fatti che scorrono e mutano. A volte penso di non avere neppure un progetto. Guardo i cartelli e seguo la strada con l'indicazione più fantasiosa...anche se ogni sera ritorno a casa, troppo pigro o troppo serio per sfuggire ai doveri.

E l'anno nuovo... Per intanto ho cambiato l'agenda, sapendo che ci dovrò scrivere anche quest'anno le regole delle mie giornate. Spero almeno di evitare qualcuno dei fastidi spagnoli dell'anno scorso e per il resto..sono diventato bravo ad accettarmi ed accettare.

Però qualche pensiero biricchino, di quelli che non posso confessare neppure a questo blog..  Non sono mica da pensione, ancora.

E infatti ho iniziato l'anno con una bella camminata. Sono tornato che era buio..doccia, libro, una buona stanchezza e nessun pensiero. Chi ben comincia...

Ora prima di dormire provo a ricordare tutti i sorrisi dell'anno passato. Qualcuno è senz'altro rimasto e qualche altro di nuovo lo troverò. Potrebbe bastare.