PENSIERIDELLANIMA

IL PENDOLARE


su www.pensieridellanima.it Per anni, tutte le mattina lo incontravo, tanto che dopo poco iniziammo ad accennare un saluto.Prendevamo lo stesso autobus che ci conduceva alla stazione, lui saliva qualche fermata dopo di me e, sempre insieme, prendevamo l’affollato treno che, dopo un ora circa, ci portava in città. Non ci siamo mai parlati anche se di strada insieme ne abbiamo fatta tanta, nelle assolate giornate estive o nelle piovose e fredde mattinate d’inverno.Era un uomo sulla cinquantina molto educato di statura bassa e molto magro, i capelli brizzolati e gli spessi occhiali che incorniciavano gli occhi castani tristi e gentili.Dall’aria sempre dimessa ma composta, non l’ho mai visto socializzare, entrava nell’autobus in punta di piedi e se non trovava un posto per sedersi arrivava alla fine della lunga fila di sedili e, fermo, mantenendosi, si perdeva con lo sguardo fuori dal finestrino.Cosa pensasse in quei momenti ovviamente non lo so, ma forse sognava un mondo libero e magari più bello.Una mattina, ed è stata l’unica volta, l’ho visto salire tenendo per mano un bimbo. Doveva avere circa otto anni, carino con i suoi vestiti ordinati e semplici, durante il viaggio hanno scambiato poche parole, nei loro occhi tanta tristezza.Questo viaggiare insieme è durato credo all’incirca quattro anni poi, all’improvviso da circa due mesi, quel signore non l’ho più visto........continua a leggere su www.pensieridellanima.it