Percezioni

OPPORTUNISMO


Penso che in tutti noi ci sia una dose di opportunismo, forse lo si puo' associare al narcisismo utile per soppravvivere e confrontarsi con gli altri. Tuttavvia in questo tempo di totale mancanza di rispetto verso il dolore degli altri questo istinto naturale per la sopravvivenza e' venuto ad essere la base della maggior parte dei rapporti umani (se ancora vogliamo chiamare cosi' le persone).Dal post di dicembre:L'amica che si era stufata del marito e lo desiderava morto, lo ignorava le faceva schifo anche solo stargli vicino dopo che lui le rivelo' dopo tremende insistenze da parte di lei che lui ando' con una prostituta durante i loro primi anni di matrimonio, per convenienza (e per necessita' fisica!)  ha rimesso i letti assieme, va a fare passeggiate che lei dichiara monotone e passa le giornate in casa con lui che lei considera come corde al collo....L'altra che era in stato depressivo e aveva rotto con l'amante sposato (di sua volonta' dice lei) e' sconparsa dai contatti dopo vari miei tentativi di tenerne i contatti.Quella "abbandonata" dal marito dopo anni di matrimonio, tiene i contatti perche' cosi' lui le passa l'olio, la verdure e corre a portagli la minestra fatta con gli ingredienti da lui dati a lei per cucinarle. Il tutto nella speranza che lui gli aumenti l'assegno stabilito per la loro separazione.L'altra ancora, persa per il suo datore di lavoro permette che lui le imponga determinati comportamenti perche' finanziariamente non ce la fa ma continua a spendere e spandere e a lamentarsiLa signora il cui compagno (pur vivendo separatamente) ha avuto (e forse ha ancora) una relazione tramite contatti di lavoro via net con una rumena, lo ha riaccettato perche' cosi' non e' sola quando e' in citta' ma ora lui riparte per il veneto e si rivredra' l'altra ma lei chiiude un occhio e rimane sola...Tutte queste donne ed altre che ho incrociato sono povere affamate d'amore, incapaci di starsene in piedi da sole ma riescono tuttavvia a piegare il loro dolore e la loro delusione per un pezzo....di pane oppure amano il loro uomo ma non lo capiscono e non voglio ammetterlo???Per alcune il primo caso per altre il secondo. Forse un tempo era meglio quando i parametri del giusto e sbagliato erano piu' severi e precisi e quindi si capivano chiaramente i nostri sentimenti e l'onore della parola era qualcosa da difendere a spada tratta oppure ci si rassegnava alle ricostanze e si tirava avanti...La mia ribellione onesta' chiarezza di intenti non ha portato certo a situazioni migliore di quelle sopraccitate per me...anzi ha permesso che gli eventi mi ingolfassero e provocassero confusione totale.Ma forse questo e' dovuto al NON cambiamento di concepire le situazione e conseguentemente vivere in maniera non livellata su una unica accettabile veduta di  tutta la societa' come la religione ha permesso di vivere, forse perche' la confusione sta nel non accettare che la societa' sta cambiando per ragioni biologiche e antropologiche e siamo in un periodo transizionale ove chi non e' abituato soffre o si rassegna...e i ribelli vengono penalizzati.