Ali di Fuoco

Post N° 5


Fenghuang è un uccello favoloso della mitologia cinese, avente caratteristiche simili alla fenice greca. Il nome si riferisce alla puntuale applicazione della legge tradizionale di polarità del simbolo in riferimento alla dualità cosmica che per i cinesi si identifica nel binomio di forze ying-yang. Infatti in questo uccello è insito il riferimento sia alla coppia lunisolare che presiede l'illuminazione del giorno e della notte, sia alle due coppie simmetriche date dai quattro aspetti del sole ai solstizi e agli equinozi. Nel primo libro dello Shang jing, sono descritti i segni del Fenghuang: "I segni che reca sul capo dicono (de) le virtù; quelli sulle ali dicono (yi) giustizia; quelli sul dorso dicono (li) ritualità; quelli sul petto dicono (ren) umanità; quelli sul ventre dicono (xin) sincerità. Il piumaggio viene quindi associato ai cinque colori: il blu all'amicizia, il giallo all'onestà, il rosso alla saggezza, il bianco alla fedeltà, il nero alla carità, Inoltre esiste un'associazione del Fenghuang con gli strumenti musicali a fiato: il flauto a dodici toni (tong) suona in base al canto della fenice: sei toni derivano dal canto della fenice maschio (feng) e sei toni dalla fenice femmina (huang). Nel mondo dello spirito, quando si alza in volo, secondo la sua radice etimologica, corrispondendo il carattere pittografico (feng) allo spirito del vento, è sempre accompagnata da un seguito di uccelli, figuranti 24 potenze di cui la fenice è a capo, corrispondenti a 24 mansioni magiche per gli antichi taoisti. Quando si manifesta sulla terra si posa unicamente sull'albero (wutong) (Dryandra cordifolia) che produce un fiore in forma di campana bianco all'esterno e marrone all'interno i cui semi entrano nella composizione dei dolci a forma di luna che i Cinesi mangiano ancora oggi nella festa d'autunno a conferma delle ascendenze simboliche del Fenghuang. La fenice cinese è uno dei quattro esseri soprannaturali detti sishen, essi sono: la tartaruga, il drago, la stessa fenice, e la tigre, corrispondenti alle quattro classificazioni date date agli animali in epoca Han (206 a.C. - 220 d.C). I quattro animali suddetti sono associati ai quattro elementi: acqua , legno, fuoco e metallo; alle quattro direzioni e alle quattro stagioni. Specificando il drago verde è l'emblema dell'Est, della primavera, del legno; la tigre bianca, dell'Ovest, dell'autunno e del metallo; la tartaruga e il serpente intrecciati, del Nord, dell'inverno, dell'acqua; l'uccello rosso o fenice, del Sud, dell'estate, del fuoco. Questa serie variegata di quattro valenze, interagendo con l'elemento inerte dell'alchimia cinese, la terra, determina i cinque stati di mutamento, che descrivono una sequenza di produzione e di distruzione riguardante il governo delle stagioni a sua volta ordinata in due cicli; gli ultimi 18 giorni di ogni stagione sono pertanto attribuiti alla Terra intesa come stato inerte. Nel primo ciclo detto di produzione, la primavera è governata dal Legno, l'estate dal Fuoco, l'autunno dal Metallo, l'inverno dall' Acqua. La concezione filosofica è la seguente: il Legno brucia e produce il Fuoco, la cui cenere in Terra dà come residuo il Metallo quale essenza minerale, che confluisce nei corsi sotterranei dell' Acqua, che a loro volta nutrono la vegetazione, che si rigenera nel Legno delle piante primaverili. Nel secondo ciclo detto di distruzione, i cinque stati di mutamento sono ordinati altrimenti. Con il Legno si indica tutta la vegetazione che è alimentata dall'Acqua, la quale ingoia o cinge tutta la Terra. Esso è tagliato dagli strumenti forgiati in Metallo e nell'opera prende Fuoco. Si noti che il numero dei giorni residui di tutte le stagioni, del ciclo di produzione e del ciclo di distruzione (18 x 4) è 72. Tale numero fa riferimento al periodo canonico di 72 hou che governa la successione dei mutamenti in base 5 nell'anno rituale di 360 giorni (72x5= 360) La fenice cinese è quindi, come dichiara Saussure (1909), il primo nucleo del mitologema dell'uccello di fuoco connesso ai temi di morte e rigenerazione.