I Voli della Mente

Napoletani, le solite vittime?


Certo. Ma c’è da chiedersi perché han­no votato questi politici. Sono loro che li hanno scel­ti e continuano a dargli fi­ducia. E allora, dopo tanta perseveranza, non hanno più il diritto di lamentarsi. Napoli aspetta. Napoli si siede e dice che puzza. Na­poli si affida a San Genna­ro. Napoli piange. Napoli è lorda. Napoli è un im­m­ondezzaio davanti al gol­fo delle meraviglie. Napoli trova sempre una scusa per non sentirsi colpevole. La paura è quella di guar­darsi in faccia. Non lo fa la gente. Non lo fanno nep­pure i Pm, che pensano di risolvere ogni cosa con i tri­bunali e le manette al pri­mo che passa, ma non fa mea culpa sui termovalo­rizzatori fermati, su que­sto strano atteggiamento per cui la monnezza va portata via, ma se uno pro­va a cercare una soluzione si ritrova a fare la guerra delle carte bollate. A Napo­li non c’è modernità. Non c’è tecnologia. Non c’è so­luzione. Ci sono solo lacri­me e bestem­mie e le mon­tagne di sacchi neri che in­festano le strade, soprat­tutto quelle senza inquili­ni eccellenti. Perché ci vuo­le pure fortuna a nascere accanto al vicino giusto.Questa è Napoli. Città immacolata e senza spec­chi. Attaccati sempre alla solita litania: è colpa del Nord. Ma la discarica non funziona più. Il Nord ha smesso di credere alle ma­schere napoletane. Di chi è la colpa? Di Pulcinella.