PICCOLAVIOLETTA1

XXIX Domenica del Tempo Ordinario anno A


Rendete a Cesare quello che è di Cesaree a Dio quello che è di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo. (Mt 22,15-21)In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da Lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, dì a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». Parola del Signore.  Riflettiamo La risposta di Gesù è di una profondità divina che si pone al di là di quello che avevano domandato i suoi nemici, e che insieme risponde con estrema puntualità al quesito che gli avevano posto. “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. Gesù evidenzia con semplicità disarmante che il cittadino deve rispettare le leggi di “Cesare”, c’è la sua immagine in quel denaro. L’obbedienza allo Stato è un dovere morale. Oggi gli italiani dicono che bisogna verificare l’adeguatezza delle tasse che pretende lo Stato. In Italia c’è uno squilibrio evidente e denunciato da tutti i commercianti, dai cittadini che pagano tasse elevatissime su tutto. “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare”, è vero, ma in Italia uno dei problemi è l’inadeguatezza dei servizi prestati dallo Stato, servizi che non corrispondono alle aspettative dei cittadini e molti di essi si chiedono perché devono pagare allo Stato servizi insufficienti, con una burocrazia bizzarra e contraddittoria, con una grande indifferenza di quanti devono vigilare. Con questi disservizi anche i cittadini più buoni rimangono sorpresi e si domandano come può “Cesare” pretendere ciò che non dà? Gesù nel Vangelo si riferisce alla dominazione romana su Israele e reputa giusto il pagamento dei tributi, non si riferisce sicuramente a questa Europa poco interessata alla salute e al benessere dei suoi abitanti.