PICCOLO INFINITO

BURRACO


Tra le mie care amiche c'è anche la mia ex professoressa di Italiano delle scuole medie  che  poi ,per una curiosa coincidenza, ha insegnato alle scuole medie anche a mia figlia. Con questa persona meravigliosa ,altruista,gattara, simpatica , intelligente ironica con modi di fare a volte un pò pungenti, ho contatti costanti e, come potete ben immaginare, è stata una delle mie più accanite fans durante la mia nuova esperienza scolastica.Siccome è un pò più "grandicella" di me 
...giorni fa parlando del mio tirocinio alle case di riposo mi dice: " mi raccomando  impara il gioco del "Burraco" perchè quando io sarò in una casa di riposo e mi verrai a trovare giocheremo a Burraco perchè è un gioco che adoro."  Io le ho risposto che non credo proprio 
che andrà in una casa di riposo, piuttosto le ho detto ti porto a casa mia!!!  
  Però ,le ho detto "te lo prometto imparerò questo gioco che a te piace tanto."
 Burraco?! 
ma che gioco è??! 
 nemmeno l'ho mai sentito 
..e allora vado alla ricerca di informazioni ed ecco cosa ho trovato.
STORIA DEL BURRACO:Il burraco è nato in Sud America, dove ci si sfidava per strada, senza regole, era una derivazione della Canasta, in Grecia si chiamava Birimba e si giocava singolarmente. E, poiché mancava un codice di gioco, Giorgio Vitale, ha avuto per primo l'intuizione di scriverne uno si strategie, tattiche, ma anche dei consigli.Poi ha lanciato i primi tornei che sono stati la fortuna del burraco. Di manuali, Giorgio Vitale, che è fratello di Serena, la scrittrice, ne ha prodotti a raffica il più famoso il Burraco oltre le regole, ormai fuori catalogo, ma disponibile sul suo sito e la Psicologia di coppia e strategie di gioco.Il Burraco ha un obiettivo specifico, sia per il singolo che per la coppia. L'obiettivo del gioco del Burraco è "chiudere", ossia rimanere senza carte in mano (nel caso della coppia, è sufficiente che solo uno dei due rimanga senza carte in mano), ma solo dopo aver completato almeno un Burraco e aver già raccolto uno dei mazzetti (essere dunque "andati a Pozzetto").
Il Burraco è una combinazione o una scala di almeno sette carte. Si distinguono:•Burraco pulito o puro (se formato senza ausilio di pinelle o jolly; può comunque essere presente in una scala la pinella dello stesso seme, se nella posizione naturale del 2);•Burraco sporco o impuro (formato con ausilio di pinelle o jolly).Chi gioca a Burraco, quindi, utilizza le carte in dotazione dalla prima mano, acquisendone man mano di nuove, fino a terminarle. Solo dopo aver terminato le carte del "ventaglio iniziale", giocandole in combinazioni e sequenze (oltre che scartandole), si può raccogliere uno dei mazzetti - o pozzetti - preparati all'inizio dal giocatore a destra del mazziere.Dopo aver terminato il primo ventaglio di 11 carte senza scarto, si può raccogliere il pozzetto giocandolo direttamente, fino al momento dello scarto (si considera "l'andata a pozzetto" come parte del turno). Se, invece, si terminano le carte scartando l'ultima nel Monte degli Scarti, si può raccogliere il pozzetto, ma lo si potrà giocare solo al turno successivo (l'andata a pozzetto avviene a turno concluso - dopo lo scarto).Nel caso in cui nessuno riesca a chiudere prima il Burraco, il gioco termina comunque quando rimangono 2 carte ancora da pescare. QUI NEL SITO  IL GIOCO E LE REGOLE DEL BURRACO CLIKKAFarina del sacco di Maura Vitale, figlia di Giorgio, psicoterapeuta ed esperta ancella del burraco, pur non essendo giocatrice accanita: «Ho semplicemente dato una mano a mio padre sistematizzando le sue osservazioni, che dapprima scriveva su foglietti, annotando regole, comportamenti, situazioni di gioco.La quantità di osservazioni sociali e psicologiche che mio padre aveva raccolto erano già così numerose e curiose che ho iniziato a divertirmi anch'io».È nata, così, l'idea di studiare il gioco «come una grande metafora attraverso la quale individuare alcune strategie di coppia». Il cavallo di battaglia di Maura è avvincente: «Penso che la coppia di gioco abbia delle strategie molto simili a quelle che si attuano nella vita reale: e infatti, la coppia è vincente quando, nel burraco come nella vita, l'altro non è vissuto come un nemico, ma come un complice.Si vince quando si è in grado di pensare in coppia, di interpretare le strategie dell'altro, cooperando». A me sinceramente sembra piuttosto difficile  
  anche se sono piuttosto brava a giocare a Scala quaranta
 bisogna assolutamente che me lo faccia insegnare prima che sia troppo tardi!!!
 voi conoscete questo gioco ?se si da quanto tempo ci giocate?fate anche dei tornei?UN BISCOTTINO?!
CIAO