PICCOLO INFINITO

ECCO LA PILLOLA ANTI SHOPPING COMPULSIVO


Arriva dagli Stati Uniti la pillola, generalmente usata per i malati di Alzheimer ,che potrebbe anche  aiutare gli individui affetti da shopping compulsivo.
 Secondo i ricercatori dell'Università del Minnesota, il farmaco, chiamato memantina e normalmente utilizzato per prevenire il deterioramento cerebrale in pazienti affetti da morbo di Alzheimer lieve, potrebbe contribuire a limitare i pensieri compulsivi in soggetti cui è stata diagnosticata la shopaholism, ossia la nota sindrome da shopping-dipendenza.L'atteggiamento dello shopping-dipendente è costantemente focalizzato sulla spesa senza freni e, la maggior parte delle volte, senza una reale causa. L'individuo prova un impulso irrefrenabile nell'acquistare oggetti o vestiario di tutti i tipi, generalmente inutile e spesso destinato a essere gettato in un angolo e messo da parte. Il disturbo, difatti, è in grado di coinvolgere e contaminare non solo la sfera emotiva del paziente, ma anche lo stato economico, generando forti problematiche che il soggetto da solo non riesce a gestire: "le persone che hanno partecipato allo studio guadagnavano in media 40.000 dollari all'anno, ma - sottolineano i dati - 'bruciavano' il 61% del loro reddito, per lo più in vestiti".
Le più colpite sono in genere le donne, di un'età compresa tra i 30 e i 40 anni che non riescono a dire no allo stimolo dell'acquisto. In questo caso il consiglio degli esperti è quello di uscire in compagnia di un "tutor": un amico o un familiare che, conoscendo il problema, cerchi di porre un freno alle smanie d'acquisto. Tutto ciò però non sempre è possibile, per questo l'individuazione di un farmaco in grado di contrastare le manie compulsive del disturbo, potrebbe rivelarsi una grande scoperta sulla quale, però, va ancora fatta luce. L'indagine si è basata sui trial clinici effettuati su un gruppo di pazienti tra i 19 e i 59 anni affetti dalla malattia, cui è stata somministrata per otto settimane la pillola. Dalla sperimentazione è emerso che le ore normalmente trascorse nei negozi da questi individui, in media 38 per settimana, diminuivano notevolmente durante il trattamento, con notevoli benefici per la loro salute psichica e per le loro tasche. La ragione di tale effetto, secondo gli scienziati, potrebbe trovarsi proprio nella memantina che agirebbe sul neurotrasmettitore glutammato, influenzando la comparsa dei pensieri "ossessivi". Dunque, la sostanza, memantina, sembrerebbe avere effetti benefici sui comportamenti di tali individui e aiutarli a ridurre le condotte patologiche. "In generale - proseguono ancora i ricercatori - i sintomi dello shopping senza freni sono stati dimezzati, determinando anche una riduzione del livello di impulsività dei pensieri e dei comportamenti legati a questo disturbo".notizia dal web. 
EEEE.....VOI....?avete una dipendenza da shopping?
Io no!!! 
ho comprato solo due cosucce!!  
CIAO