PICCOLO INFINITO

Marilyn Monroe, diva senza tempo


Tutte come Marilyn
A 50 anni dalla morte avvenuta il 5 agosto del 1962 sono tante le star di oggi che continuano ad ispirarsi al suo mito, cercando di imitarne il suo inconfondibile stile e la sua bellezza.Da Lindsay Lohan a Suzie Kennedy, da Michelle Williams a Angelina Jolie: sono tante le attrici e le soubrette che hanno cercato di imitare Marilyn Monroe.Nonostante siano passati decenni dalla sua morte, Marilyn Monroe rimane tutt'oggi un'icona di sensualità e bellezza imitata, omaggiata e osannata dalle celebrità e dal pubblico.
Sopra in una delle  immagini  realizzate nel 1953 durante le riprese del film Niagara dal truccatore e confidente dell'attrice Allan Synder morto nel 1994. Solo ora i suoi eredi hanno deciso di renderle pubbliche.
Bella di una bellezza quasi mostruosa, certo peccaminosa, che i barbiturici resero immortale. Prima di una serie di famose vittime sacrificate sull'altare dello showbiz, che oggi termina con i nomi di Amy Winehouse e Whitney Houston. Lei che, nata castana, con la sua chioma ossigenata, poi canonizzata dal primo piano pop di Andy Warhol, tradusse in film il luogo comune secondo il quale Gli uomini preferiscono le bionde. Le sue mutandine fecero impazzire mezzo mondo sospese su una maliziosa graticola di areazione.
Ai suoi piedi cascarono i più insospettabili. Persino, pare, Albert Einstein. E di lei si collezionano giudizi contraddittori: il regista Billy Wilder disse che aveva "un seno di granito ed un cervello di groviera", per poi rettificare definendola "un genio"; fu comunque un gentiluomo in confronto al collega Tony Curtis che, a proposito di una scena d'amore girata con Marilyn in A qualcuno piace caldo, tagliò corto con un laconico "è stato come baciare Hitler". D'altra parte, dici Marilyn Monroe e nella bocca si accavallano sillabe di nomi, ad ogni nome corrisponde un'identità, ad ogni identità un'unico soggetto biografico. Norma Jean Baker, Marilyn Di Maggio, Marilyn Miller, The "Mmm" girl, l'amante dei Kennedy.
Sia quel che sia, nessuna come lei ha meglio interpretato il ruolo di diva, che la morte in giovane età ha rafforzato grazie all'immagine incorrotta dal tempo. E se molte sono state nel passato le attrici portabandiera del divismo - figlio di una società di massa secolarizzata, che trasferisce il culto del sacro dalle sfere religiose alla laica Mecca di Hollywood - dalle androgine Greta Garbo e Marlene Dietrich alle maggiorate all'italiana Sofia Loren e Lollobrigida, Marilyn Monroe resta l'alfiere di una versione triste e tormentata dell'essere star.  
Idolo di un'America medio-borghese, mirabilmente affrescata nel film Quando la moglie è in vacanza, popolata da uomini formalmente fedeli e sessualmente frustrati, attratti dall'idea dell'adulterio, ma troppo bigotti per metterlo in pratica. Quell'America che la venerò e al tempo stesso la ingabbiò nel prototipo del provocante, civettuolo e svampito sogno erotico che tanto la fece soffrire. Di lì a qualche anno, scoppierà la tempesta ormonale del '68, e la brezza liberatoria del femminismo segnerà la sua piccola rivoluzione anche sui grandi schermi, con la sua galleria di donne emancipate e non solo belle. Per Marilyn però, sarà già troppo tardi.  fonte web.
 insomma...lei la colazione la faceva sostanziosa...a quanto pare...e allora pure noi!!!  
CIAO