PICCOLO INFINITO

CIBO E VITA EMOTIVA


CIBO E VITA EMOTIVA 
"L'uomo è ciò che mangia"(L. Feuerbach)L'emozioni sono nel nostro piatto!L'alimentazione è strettamente legata alla vita emotiva e il cibo risulta 'condito' da diversi aspetti psicologici: valori, ideologie, credenze religiose e culturali .Fin dalla nascita il nostro rapporto con il cibo si intreccia con le esperienze affettive legate ai primi rapporti significativi. Pensiamo all'allattamento, allo svezzamento e a tutti vissuti emotivi che condizionano queste esperienze. Chi fin da piccolo è stato consolato a furia di dolcetti continuerà a cercare questo tipo di consolazione. Chi invece è stato accudito in alto modo cercherà altre risposte. Il rapporto con il cibo può rappresentare anche un modo per identificarsi con la propria famiglia e le sue abitudini o per rifiutarle. Può servire, come nel caso dell'anoressica, per esprimere la propria libertà e indipendenza rispetto a una madre oltre modo "invasiva". Anche io ho avuto questo rapporto conflittuale, diciamo così, con il cibo, anche io, si io Piccolo Infinito, da adolescente sono stata una ragazza anoressica. Per me il cibo era un modo per richiamare l'attenzione sulla mia vita problematica e infelice, il rifiuto di vivere una relatà triste e solitaria  che mi creava non pochi conflitti interiori e scatenava in me una forte aggressività verso il mondo esterno. Una realtà che mi era stata imposta da due genitori ignoranti e irresponsabili, come molti ce ne sono ancora oggi, che nel loro conflitto ci avevano infilato pure me facendomi diventare una vittima.L'alimentazione assume un significato che va oltre l'aspetto semplicemente fisiologico è strettamente legato a noi , al nostro modo di vivere la realtà, di vivere noi stessi. Anche oggi forse il mio rapporto con il cibo è conflittuale, lo adoro e lo temo allo stesso tempo, il cibo ci trasforma e trasforma anche la nostra realtà sociale.I pasti scandiscono i ritmi della nostra giornata e ogni evento importante della nostra vita sembra essere accompagnato da banchetti alimentari grazie ai quali ci ritroviamo con gli amici e parenti, socializziamo e festeggiamo.
I piaceri della gola, inoltre, sono da sempre legati ai piaceri della sfera sessuale. Il sesso ed il cibo sono due necessità legate al piacere e al nutrimento in senso sia emotivo che fisico.Le connessioni tra il cibo ed il sesso sono molto forti e il piacere associato al cibo è risultato essere un moderatore importante della relazione tra benessere e alimentazione Diverse ricerche hanno evidenziato lo stretto rapporto tra il cibo e la vita affettiva e quanto questo possa servire a "gestire" le emozioni.Attraverso il rapporto con il cibo si esprime un bisogno d'amore: il cibo diventa un anestetico con cui si cerca di eliminare la sofferenza o l'insoddisfazione. Una scorciatoia con cui si tenta di riempire quel vuoto che per qualche ragione si è creato dentro di noi. Quando questi meccanismi diventano ricorrenti ed automatici si scivola nella patologia alimentare.Il nutrirsi, il mangiare e, di conseguenza, il cibo risultano indissolubilmente connessi con l'emozione e molto spesso sono influenzati da determinate situazioni emotive.
I meccanismi coinvolti nell'alimentazione sono molteplici e per lo più di natura psicologica ed affettiva, come dimostra la ricerca scientifica che prende in considerazione le diete dimagranti ha evidenziato che soprattutto nelle diete dimagranti restrittive il senso del piacere non viene valorizzato quanto invece il senso dell'obbligo e della negazione e tutto questo porta ad aumentare le distanze con il nostro mondo interiore.Per questo anche se la persona raggiunge il peso desiderato poi non riesce a mantenerlo.Per raggiungere l'equilibrio tra la nostra mente e il nostro corpo è essenziale imparare ad ascoltarci. E' necessario imparare a riconoscere i propri stati interni, ascoltare e conoscere il nostro corpo, prendere contatto con le proprie emozioni e i propri bisogni. Conoscere le convinzioni limitanti che non ci permettono di essere felici ed in armonia con noi stessi. Esplorare il nostro mondo interiore è un vero e proprio allenamento che va eseguito in maniera costante e amorevole.Il nostro corpo ci parla sempre, spesso urla in silenzio per attirare la nostra attenzione e per guidarci verso la strada del nostro benessere, inteso come uno "stato dell'essere" profondo e non solo superficiale.
 Perché accontentarci se possiamo avere il meglio?Possiamo imparare ad usare le nostre capacità, le nostre risorse, la nostra intelligenza, la nostra sensibilità per costruire e migliorare la nostra realtà. PICCOLO INFINITO
Diverse sono quindi le emozioni che ci spingono verso il cibo, facendoci sentire completamente privi di controllo, definendo degli stili alimentari tipici; c'è  il mangiatore triste, quello ansioso, quello solo, quello annoiato, quello arrabbiato e infine quello celebrativo.Io  nel corso della mia vitacredo di averli sperimentati , se non tutti,sicuramente molti di questi stili. Voi  ragà che rapporto avete con il cibo?avete mai avuto personalmente problematiche con il ciboo avete conosciuto persone che ne avevano? Oppure vi riconoscete,  per caso, 
 in uno dei tipi di mangiatori sopra citati ?In questo sito è suggerita una soluzione clikka quiIo comunque mi esercito ancora...e sempre per risolvere ogni mio conflitto ..
e imparare ad ...ascoltarmi
a prendere contatto con le mie emozionie i miei bisogni   Oooommmmmmm   
 
CIAO