PICCOLO INFINITO

STUPIDI SI NASCE?


oppure,lo si diventa?
"Il mondo, è pieno di persone come Stanlio e Ollio. Basta guardarsi attorno: c'è sempre uno stupido al quale non accade mai niente, e un furbo che in realtà è il più stupido di tutti. Solo che non lo sa."
"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi."(A.Einstein)LA TEORIA DELLA STUPIDITA'Questa teoria è stata lasciata in eredità, diciamo, da un professore di storia economica all'Università di Pisa Carlo maria Cipolla, che indagò quando era in vita, il comportamento dell'essere umano, traendone così due considerazioni.  1. i vantaggi che l’individuo reca a sé stesso,2. i vantaggi che l’individuo reca alla collettività. Studiando l’incrocio di queste variabili in un grafico a quadranti, secondo le diverse transazioni possibili, Cipolla individuò quattro categorie di persone:
  L’asse X rappresenta il vantaggio (o svantaggio) che una persona ottiene dalle proprie azioni.L’asse Y rappresenta il beneficio (o danno) causato ad altri dalle azioni di quella persona.I intelligente: vantaggi a sé e agli altri;B bandito: vantaggi a sé e svantaggi agli altri;S stupido: svantaggi a sé e agli altri;H sprovveduto: svantaggi a sé e vantaggi agli altri.A seconda di dove si collochi il punto di incrocio tra le coordinate, possiamo rilevare un grado piú o meno elevato di intelligenza, stupidità, banditismo eccetera.  
Quelle che seguono sono le famose Cinque leggi della stupidità.Prima leggeSempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.La stupidità è sempre esistita ed esisterà sempre, ma non è cosí ovvio questo postulato, poiché, sottolinea Cipolla, le persone che ci sembravano razionali e intelligenti si rivelano all’improvviso inequivocabilmente e irrimediabilmente stupide, e quasi ogni giorno si è intralciati e ostacolati nella nostra attività da individui stupidi, che inaspettatamente ci troviamo tra i piedi nei luoghi e nei momenti meno opportuni. Cipolla osserva pure che è impossibile attribuire un valore numerico alla frazione di persone stupide rispetto al totale della popolazione, e, sarcasticamente, afferma che qualsiasi stima sarebbe un’approssimazione per difetto…Seconda leggeLa probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.Lo stupido è irriconoscibile a priori. Se si studia la frequenza della stupidità in un campione di bidelli, si scopre che essa è piú alta del previsto. È facile ipotizzare che il risultato sia dovuto al basso livello di istruzione o al fatto che le persone piú intelligenti ottengono piú facilmente un lavoro piú qualificato, ma se si ripete l’osservazione tra gli studenti e i professori, la diffusione della stupidità è praticamente la stessa!Cipolla sostiene che non vi sia alcuna differenza imputabile a variabili come razza, colore, etnia, cultura, livello scolastico eccetera: la stupidità è democratica e “politicamente corretta”…Terza (e aurea) leggeUna persona è stupida se causa un danno a un’altra persona o ad un gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno.La legge aurea si commenta da sé.Quarta leggeLe persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide; dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore.Gli stupidi sono piú dannosi dei banditi. Quinta leggeLa persona stupida è il tipo di persona piú pericoloso che esista.Le persone intelligenti, per quanto ostili possano essere, sono “prevedibili”, mentre gli stupidi non lo sono. E quando il numero degli stupidi (in un gruppo o in un Paese) diviene maggiore di quello delle persone intelligenti, inizia una devastante fase di declino.  
In un mondo popolato esclusivamente di “banditi perfetti” il sistema, nel suo complesso, sarebbe in equilibrio. Lo stesso accadrebbe in un mondo popolato di “perfetti sprovveduti”.Naturalmente, le persone intelligenti danno il massimo contributo al miglioramento della società nel suo complesso, ma anche i “banditi intelligenti” migliorano l’equilibrio totale apportando piú vantaggio complessivo che danno. Cosí anche gli “sprovveduti intelligenti” danneggiano sé stessi e tuttavia migliorano la società in generale, invece quando entra in gioco la stupidità il danno è enormemente piú grande del beneficio che chiunque può averne.Questa deduzione conferma la premessa fondamentale: il fattore di maggior danno in ogni società umana è la stupidità. Una società forte e in sviluppo ha una percentuale maggiore di persone intelligenti alla sua guida, laddove una società in decadenza ha una percentuale allarmante di banditi con un forte fattore di stupidità fra le persone al potere e una altrettanto preoccupante percentuale di sprovveduti fra quelle che non comandano. Le persone intelligenti generalmente sanno di esserlo, mentre abbiamo appurato che gli stupidi non sanno di essere stupidi, quindi ciascuno si domandi (personalmente l’ho appena fatto…): «Io sono stupido?». Nel formulare la risposta, si tenga conto che chi ci avesse detto che siamo intelligenti potrebbe non aver detto la verità, potrebbe voler sfruttare la nostra stupidità a suo vantaggio oppure potrebbe essere stupido come noi; e si consideri pure che il nostro livello di stupidità e sempre maggiore di quel che si osi immaginare…  Fonte. WebAnche qui un testo interessante:IL POTERE DELLA STUPIDITA' CLIKKA QUI
Non so se sono stupida, probabilmente si o lo sono stata molte volte in modo consapevole o no...ma sono daccordo con chi fa queste affermazioniche ho copiato e riportato qui per condividerle con voi... Stupidi sono quelli che fanno, appoggiano o favoriscono le guerre, chi danneggia e si approfitta delle persone semplici e ignoranti dei bisognosi e dei sofferenti.Stupido è chi guarda il dito quando indica il cielo, chi confonde la causa con l'effetto, chi fa di un caso la regola, chi non legge o non finisce il libro, chi interrompe il suo interlocutore perché non lo interessa o perché ritiene già di sapere ciò che gli dovrà dire. Concludendo, non potendo con sicurezza additare gli stupidi per non passare per stupido io stesso, posso però affermare chi stupido non è:- sicuramente stupido non è chi si affida all'istinto e al cuore; - chi ascolta gli altri indipendentemente da chi sono; - chi non finisce mai di imparare, senza mai mettere il punto a capo; - chi è in grado in ogni momento di mettere in dubbio tutte le sue convinzioni se gli si dimostra che sono errate, chi è capace di rimettersi in discussione sempre e comunque; - chi mantiene lo stupore e l'ingenuità di un bambino nell'affrontare le novità; - chi non dimentica ciò che è stato, ma delle sconfitte e vittorie ne fa le fondamenta sui cui costruire il suo futuro.Fonte.Web
CIAO