PICCOLO INFINITO

IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI


Ricerche condotte da psicologi americani e cinesi che hanno controllato le reazioni nelle diverse aree cerebrali attivate dall'innamoramento. L'amore romantico, vissuto soprattutto in giovane età, attiva infatti in maniera tutta nuova i circuiti neuronali dell'ansia e della paura, provocando in noi una specie di trauma. Un'esperienza unica, identica in tutte le culture, secondo quanto è stato scoperto da uno studio condotto dal professor Art Aron della Stony Brook University di New York insieme a tre ricercatori cinesi. Eppure, per quanto unica, l'esperienza dell'innamoramento può durare tutta la vita. A scoprirlo è stato sempre Aron in una ricerca realizzata nel 2009 insieme a Bianca P. Acevedo. 
COME UNA DROGA - Ancora prima, nel 2005, Aron aveva studiato l'amore romantico negli Stati Uniti e nel Regno Unito, scoprendo l'attivazione dei sistemi del cervello legati alla ricompensa e alla motivazione durante l'innamoramento (gli stessi correlati al gioco d'azzardo e all'assunzione di droga). 
AMORE PER SEMPRE - Sulla stessa linea d'onda un'altra ricerca, pubblicata nel 2009 da Arthur Aron e da Bianca P. Acevedo sulla «Review of General Psychology», con il titolo «Una relazione a lungo termine uccide l'amore romantico?». Uno studio che prende le mosse da una provocazione dello scrittore Oscar Wilde, che diceva: «Uno dovrebbe essere sempre innamorato. E questo è il motivo per cui non dovrebbe mai sposarsi». Aron e Acevedo hanno quindi realizzato una vera e propria equazione per descrivere il livello di amore passionale in una relazione di lunga durata. E all'interno dell'equazione sono stati inclusi diversi fattori, tra cui il benessere psicologico e l'autostima. Sottolineando per esempio come nell'amore romantico sia essenziale un elevato livello di autostima.
 L'AUTOSTIMA - La definizione di eros utilizzata da Aron e Acevedo è infatti la seguente: «Fiducia in sé e autostima elevata che consentono un'attenzione intensa ed esclusiva sul proprio partner, ma non possessività o gelosia». L'opposto quindi dell'amore ossessivo, che consiste proprio nell'essere pieni di dubbi e insicurezze ed è collegato a turbolenza, insoddisfazione e ossessione nella relazione. «Esiste una precisa direzione di causalità che va dall'autostima all'amore», sottolinea la ricerca. Infatti, «le persone classificate come insicure sono meno in grado di fornire una base sicura ai loro partner e ottengono una minore soddisfazione e una maggiore conflittualità nella relazione, oltre a presentare un'autostima più bassa». Nelle conclusioni Aron e Acevedo sottolineano quindi che «l'amore romantico di lunga durata (con intensità, attrazione sessuale e coinvolgimento, ma senza l'elemento ossessivo tipico delle nuove relazioni) sembrerebbe essere un fenomeno reale, in grado di migliorare le vite delle persone, e associato positivamente con la soddisfazione relativa al matrimonio, con la salute mentale e con il benessere generale».
 MAI ACCONTENTARSI - E aggiungono i ricercatori: «La possibilità di un amore romantico che duri a lungo dovrebbe essere un obiettivo per le coppie, molto più elevato di quello che finora è stato generalmente considerato come realistico». Mai accontentarsi, consigliano gli psicologi, anche se sembrano farlo tutte le altre coppie che abbiamo intorno. «Può darsi che Oscar Wilde si sia sbagliato?», si domandano alla fine gli esperti, concludendo: «La scoperta shock sulle possibilità che un matrimonio che dura molti anni non uccida necessariamente il romanticismo nella relazione, potrebbe fornire ad alcune coppie l'ispirazione di cui hanno bisogno, magari rischiando un po', per compiere quei cambiamenti che miglioreranno la qualità della loro relazione». Fonte Web. Il Sussidiario Il primo amore....
 chi se lo può dimenticare ?!avevo 10 anni e mi ero perdutamente innamorata di un ragazzo di 15.....Alessandro
capelli di un nero corvinoocchi azzurri...fisico già perfettosegni distintiviBELLISSIMOOOOOOOOOOOO
Eravamo tre cugine a contendercelo
a suon di piccole e infantili... strategie...io ero la più "grande"
 Passavo alcuni giorni d'estate con i miei nonni paterni che abitavano in un piccolo paesino di periferiain una palazzina al 4° pianolui con i suoi zii 3° piano. Ogni attimo della giornata avevo le orecchie 
tese alla porta per sentire aprirsi la suae in un lampo mi fiondavo sulle scaleavevo persino imparato a saltare 5 gradini alla volta...
e poi... arrivata giù...mi ricomponevo dandomi un contegnocinguettando uno "ciao"
e sbattevo i miei occhioni verdisperando di poterlo ipnotizare
il tutto ,ovviamente,provato e riprovato davanti allo specchio...
Ma davanti allo specchio...provavo come dare il mio primo baciomi avvicinavo...sbattendo le palpebree lì...ci "appiccicavo" un bacio
 Una sera quel bacio tanto sognato e fantasticato arrivò davvero!  
Un bacio a stampo
che a me parve meravigliosoe fu come un marchio a fuoco
perchè accompagnò i miei sogni e le mie fantasieper tantissimo tempo.Quello fu l'ultimo anno che ci vedemmoe da allora non ci siamo visti più
ma io quel  mio primo amore non l'ho mai dimenticato! 
CIAO
 e questi sono da parte di Susy
questi da innamorata
grazieeeeeeeeee