STOSULLARIVAESOGNO

tratto da "Little Boy Blue" di Edward Bunker


            Alcatraz Island,San Francisco Bay-California. May 2004
La paura della liberta',emozione familiare a tutti coloro che sono stati in prigione per molto tempo,e che tutti gli altri reprimono,si impadroni' di Alex alla vigilia del suo rilascio sulla parola.Fino a quel momento aveva affrontato la situazione rifiutando di pensarci veramente.Esegui' i rituali del rilascio-colloquio con gli assistenti sociali,le misure per i vestiti,le foto <<in costume>> senza soffermarsi troppo sul significato di questi gesti,totalmente distaccati da ogni sentimento.Giunto il momento in cui gli fu impossibile seguitare a ignorarla,comincio' a grondare di sudore,in preda alla nausea.La paura era priva di un oggetto preciso su cui fissarsi,non c'era nessun ostacolo da superare.In effetti,era proprio l'assenza di un oggetto preciso,il fatto stesso di non sapere,che era all'origine della sua paura.Stava per entrare in un territorio sconosciuto.Ecco cos'era il mondo al di la' del muro:l'ignoto.Che cosa sapeva della liberta'?Dopo la sua evasione,il periodo trascorso da fuggitivo non era stato una preparazione adeguata alla vera liberta' e alle sue esigenze.La paura lo assaliva quando le conversazioni garrule con gli altri ragazzi,prima di addormentarsi,venivano troncate dallo spegnimento delle luci.Il buio scatenava i timori contenuti fino a quel momento,timori nascosti e dissimulati dal chiacchericcio e dal chiasso di scherzi e lazzi.Man mano che il giorno del rilascio si avvicinava,il sonno si fece piu' agitato e difficile.Cosa davvero insolita per Alex,che dormiva sempre come un sasso,per quanto penose fossero le circostanze in cui si trovava.In effetti,per lui il sonno era un modo per sottrarsi alle tensioni...