PARLIAMONE

La bella addormentata


C'era una volta, tanto, tanto tempo fa un grande castello in cima ad una collina. Lì vivevano un re ed una regina, ed erano amati da tutto il popolo, che li serviva e li riveriva. Erano contenti di lavorare giorno e notte per il re ed avevano probabilmente un pessimo sindacato.
Sempre in quel castello, in un giorno di sole, nacque la principessa Nervia. Aveva occhi azzurri, capelli biondi e la pelle bianca come il latte. Ed il re la adorava, anche se, essendo nero, aveva qualche dubbio sulla buona fede della regina. E la regina faceva finta di niente e non affrontò mai il discorso. A quei tempi non esisteva il divorzio. Ma torniamo alla bella Nervia. Ogni anno che passava diventava sempre più bella. I suoi movimenti erano aggraziati, non faceva il risucchio quando beveva il brodo e bestemmiava solo raramente. Quando compì diciotto anni la strega Gordigia, invidiosa della sua bellezza, la rapì. La portò lontano nel suo castello, la chiuse in cima ad una torre e la addormentò. Il suo sonno magico poteva essere interrotto solo dall'intervento di un giovane puro di cuore. Adesso, il problema era trovare un giovane puro di cuore. Lì al castello tutti si facevano un culo così 24 ore su 24, la sera tornavano a casa nervosetti e non perdevano certo occasione di infamarsi l'un l'altro. Le risse erano frequenti e i bordelli ben frequentati. Il re così fu costretto a ripiegare su un principe di un castello vicino: il Principe Azzurro. Questo principe girava vestito con una casacchina azzurra, aveva un bel ciuffo biondo ben curato ed era sempre molto composto. Il re era perplesso. Lo vide arrivare al castello mentre tutti lo prendevano in giro, gli davano schiaffi dietro il collo e lo chiamavano Deborah. Ma era l'unico puro di cuore che conoscesse, ed in più era l'unico disposto a farsi 400 chilometri a cavallo pieni di insidie per recuperare la principessa. Il re gli promise la mano di Nervia, se l'avesse salvata, anche se aveva qualche riserva sulla probabilità di sopravvivenza della sua stirpe. Ma il Principe Azzurro non era così inetto come faceva vedere e in un paio di giorni raggiunse il castello. Saltò il fossato con un balzo, uccise la strega a furia di calci in culo (ci volle un po' di più che con la spada, ma volete mettere la soddisfazione?) e salì in cima alla torre. Lì trovò Nervia distesa, nel pieno del sonno, con un po' di bavetta che colava dall'angolo sinistro della bocca. Non battè ciglio e la baciò. Come si fu svegliata la informò sul fatto che l'amava e che avrebbero vissuto felici nel suo castello.
Avrebbero avuto tanti figli e lei sarebbe diventata la sua regina. Lì per lì Nervia, che aveva dormito un mese, non capì molto. Poi prese un caffè, si fumò una sigaretta e disse: "Allora, innanzitutto non si è mai parlato di baci ma solo di un "intervento" e se mi tocchi ancora ti tiro una testata. Secondo, nemmeno ti conosco, sono contraria al matrimonio e farmi vedere in giro con uno che si veste come Boy George non mi alletta. Terzo, non se ne parla di figli finchè non avrò una carriera stabile e il mio lavoro non mi farà sentire realizzata come donna". Il principe ci rimase abbastanza male, se non altro per tutto il casino che aveva fatto per arrivare fino a lì. Adesso gestisce un agriturismo nel Chianti. Nervia coronò il suo sogno, e riuscì a diventare presidente di una multinazione che produce nani da giardino. Il re ottenne il divorzio dalla regina e adesso conduce un talk show di successo. Il popolo non ottenne mai un sindacato decente, ed è ancora lì che lavora ad orario continuato. La regina, dopo il divorzio, è diventata alcolista.