PARLIAMONE

Il calzino


Ohmammamia!!!! Un'altro dilemma... e si questa mattina il mio occhio critico ha colto qualche immagine orribile. Questa volta l'imputato è il calzino. Il gambaletto termico, il benefico calzerotto di lana che ti scalda le estremità quando l'inverno bussa allo stivale. Quando giunge il momento di buttarlo? Quando il destino ci segnala che è scoccata l'ora X  e la triste mietitrice di calzini con la sua falce è arrivata a portarselo vita? Un tempo questo problema non si poneva perchè si tramandava da nonna in madre, da madre in figlia la sublime arte del rammendo. Il ditone scavava il bucone? No problem. La massaia solerte si metteva lì con ago e filo, ditale e uovo di legno e rimediava al danno ricamandoci sopra una piccolissima toppa fatta di fili intrecciati. Un microtrappetino persiano. Una minuscola piastrellina di fili colorati di solito mai della stessa tonalità.
Adesso noi siamo donne al bivio. Oscillanti tra la tentazione del rammendo e del buttaggio. A volte però è un peccato. Magari il calziono ha solo in buco minuscolo. Basterebbe, che so, un pò di pongo, un coriandolo di nastro adesivo, un microtappo di sughero. Io non so rammendare. C'ho provato una sola volta e mi è venuto una specie di bugnone, tipo uno chignon fatto di calzino. Insomma uno strazio. Ma non finisce qui.  E quando il buco non c'è ancora? Quando si forma quel trasparentissimo, quella radura, quella filigrana sottile, quella maglia di colino, foriera di fine imminente, come quella vista ai piedi stamattina di un elegante signore, che fare? Si sa che dalla filigrana non si torna indietro. E allora come comprtarsi quando rimangono ostinati dieci fili intrecciati che ricordano tanto le sbarre di un carcere? Continuare a camminare con il calzino moribondo fino a quando grattando contro la scarpa non sbuca il tallone oppure optare per una dignitosa eutanasia? Perchè con il collant è diverso. Lo puoi sempre riciclare mettendolo in testa per fare le rapine oppure utilizzandolo nell'orto per legarci le piante di pomodori. Io non capisco. Siamo andati sulla luna, stiamo studiando le cellule staminali, abbiamo clonato addirittura una pecora da una pecora, possibile che non riusciamo a brevettare un calzino che non si buchi? Non è che ad esempio il ditone del piede sia una trasformazione recente dell'evoluzione della specie. Ce l'abbiamo sempre avuto. Basterebbe attaccare al calzino tradizionale che so un portaditone, un pollice di guanto di lana. E già che ci si mette d'impegno inventarsi anche uno scaldanaso. Il mio nelle notti d'inverno si gela come un parabrezza.