PARLIAMONE

L'imbefanimento


Rimane un'esperienza traumatica quella dell'imbefanimento, Dei mostruosi segnali ti dicono che le cose stanno cambiando e non sei più la splendita diciottenne che eri ventidue anni fa. Le nostre madri non si ponevano il problema scavallati i quaranta si madameggiavano senza colpo ferire. Tailleur, décolleté mezzo tacco, confana e filo di perle. DI metter su qualche chilo in più non gliene importava nulla. Anzi. Meglio un piatto di spaghetti in più che un mezzo centimetro di girovita in meno. E chiamale sceme. Ora noi non ci diamo pace, siamo state ragazze dall'ombelico all'aria, tette al vento e coscia al sole? Benissimo anche se la befanaggine bussa alla nostra porta noi facciamo finta di non sentirla. E se il braccino s'ammoscia e fa l'effetto pipistrello? Pazienza. Vorrà dire che saluteremo come la regina Elisabetta, con giochi di polso. Hai voglia a far palestra perchè con le macchine diaboliche rassodi il bicipite che è quello che sta sopra, ma la poltiglia di sotto rimane della consistenza del passato di verdura. E se anche la palpebra inesorabilmente cede alla forza di gravità? Faremo in modo di tirarla e stenderla come pasta sfoglia pur di disegnarci sopra con l'eyeliner. Facciamo bene? Chi lo sa. L'importante è non risultare ridicole e il rischio  è in agguato. Il jeans attillato per esempio. Superati i trentacinque, diciamolo, nella donna il culo prende il sopravvento. Diventa un organo preponderante nella mirabile orchestra del corpo umano. E fasciare la chiappa di jeans aderente, che non sfina ma esalta, è un'immagine che non vorremmo vedere. Hai un bell'accompagnare lo sfacelo col tacco alto. Culacchiona eri e culacchiona rimani. E anche l'escamotage della lampada lascia un pò il tempo che trova. Anche se prendi il colore di un soprabito di renna e ti vesti da squinzia, le veline sono un'altra cosa. Altro segnale pericolosissimo di invecchiamento è il cambio di rotta degli argomenti di conversazione. Prima di parlava di tutto. Ora sono due i temi che sgomitano per ottenere il primato nel minutaggio delle chiacchere: la malattia e i contributi previdenziali per la pensione, cose di cui ci siamo sbattuti per anni. Per anni abbiamo creduto di essere immortali e adesso dibattiamo con piacere di artrosi cervicale, che è un malanno comune e tutti possono dire la loro, la gastrite, emicrania a grappolo, prostata e caduta del capello. Segue come tema il mutuo, poi le tasse, poi lei che non te la dà e lui che non te la chiede, la macchina in leasing e per finire le ferie alla pensione Miramare che è un posto semplice ma si mangia bene e non c'è casino. Io dopo l'ultima conversazione di questo tipo sono uscita di casa e sono andata a comprarmi i biglietti del concerto di Marilyn Manson.