PIKKKOLA MA....

Internet...a volte un luogo oscuro...


IL CANNIBALE DI ROTENBURG(una storia vera) Questa è una storia al limite del reale, di macabra perversione, di lucida follia, in cui il male diventa sublime ricerca di estasi e piacere sessuale estremo. E’ la storia del “cannibale di Rotenburg”, Armin Meiwes, o meglio “Franky”.Si, perchè Franky è il “doppio” di Meiwes…….. ed è lo pseudonimo ke lui usa quando naviga nella rete, il luogo dove tutto è possibile e impossibile insieme.Nei più oscuri meandri di internet ci sono luoghi virtuali nei quali molte persone svelano le loro fantasie altrimenti indicibili, fantasie che quale volta, diventano atti di erotismo estremo.Proprio in una chat room, nel 2000, poco dopo la morte dall’anziana madre del protagonista di questa storia, appare un nome: “franky”. Franky vuole qualcosa, un uomo da MANGIARE. Le risposte a tale annuncio sono centinaia, ma poke sono quelle serie. Meiwes, il cannibale, vuole una vittima consenziente!.Per lui mangiare una persona è un sogno adolescenziale….. Il 5 febbraio 2001 Meiwes trova, nella rete uno spirito affine:Bernd-jurgen Brandes, 43 anni, di Berlino, ingegnere informatico di un colosso dell’elettronica. Due uomini all’apparenza “normali”, con una “normale” rete di amicizie e un mestiere simile. Due uomini con vite parallele ricche di elementi comuni come, la sessualità deviata, e la passione per la tortura e il cannibalismo.C’e un bel sole di primavera, la natura si risveglia dal letargo invernale, quando Bernd cancella ogni prova del suo progetto di morte dal computer. Comunica a tutti la sua intenzione di andare in una clinica a Londra per curarsi la caduta dei capelli, mentre, invece, si reca alla stazione dove compra un biglietto di sola andata che lo condurrà ad una macabra fine. Arriva a Kassel, dove lo aspetta l’uomo che lo farà a pezzi:Armin. Da qui si dirigono in auto verso Rotenburg:inizialmente il berlinese esprime il desiderio di essere mutilato ed ucciso il giorno stesso. Beve alcolici, prende tranquillanti, ma l’effetto soporifero tarda ad arrivare. L’3eccitazione è alta e forse è proprio questo a tenerlo sveglio. Ha una richiesta, un sogno che per lungo tempo ha tormentato la sua mente:”Tagliami il pene. Voglio mangiarlo insieme a te!”. Nella casa dell’orrore in cui i segni della follia sono evidenti anche agli okki più ingenui, c’e una stanza con una gabbia, un tavolo da mattatoio e un gancio da macellaio. Tutto è ripreso dalle telecamere. La droga a desensibilizzato la vittima rendendo forse più dolce la sua agonia. Meiwes, in una sorta di allucinato rituale , condisce e frigge l’attributo sessuale di Bernd. Scegli un buon vino per accompagnare questo pasto e, insieme alla sua vittima sanguinante, lo consuma con una sacralità macabra, preludio di una morte imminente. Una morte così carica di erotismo e perversione da annullare le distanze tre l’orrore, che solo chi osserva dall’esterno sente e riconosce, e l’estasi di chi invece dall’interno vive questo atto come se stesse facendo la comunione. Bernd è nella vasca, sanguina abbondantemente , ma ci vogliono 10 ore prima che perda definitivamente conoscenza. Armin aspetta paziente. Poi, quando l’amico cade in un sonno profondo, gli taglia la gola, lo appende a testa in giù al gancio e lo squarta. Divide la carne in più parti, la mette in sacchetti di plastica e lo ripone nel congelatore. Cuoce al forno un osso del braccio e lo grattugia per farne della farina. La pelle i resti smembrati del corpo vengono sepolti in giardino. Cinque mesi più tardi Franky riappare su internet:”Ho mangiato un uomo, voglio farlo ancora, è stato come fare la comunione”. Un giovane legge l’annuncio e avvisa la polizia. Il 10 dicembre 2002 Meiwes viene arrestato. Gli agenti, perquisendo la casa della più perversa delle follie, trovano carne umana congelata( il cannibale deve averne mangiata almeno 25 kg), la stanza adibita a mattatoio, le ossa dell’informatico berlinese sepolte in giardino e ben 3800 immagini di pornografia estrema e cannibalismo. Il 3 dicembre 2003 inizia il processo. Il 30 gennaio 2004 giunge il difficile verdetto per un soggetto ritenuto pericoloso e a rischio di recidivia: otto anni e sei mesi di carcere. In caso di buona condotta possono ridursi a poco più di quattro anni….Come si può.. farsi mangiare da un uomo, oppure farsi uccider???Come può la mente umana ad arrivare a tal punto...??Bhe, sicuramente sono persone malate...ma io mi kiedo"Davvero esistono queste persone"??