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farmacista avvelenato da un crodino


Un aperitivo con gli amici. Quello del farmacista 64enne Luigi Fontana, però, conteneva cianuro in quantità letale. Ora l'uomo si trova in coma, ricoverato alla clinica Città studi di Milano, e i medici non lasciano spazio alle speranze. Qualcuno ha tentato di avvelenarlo. La vittima aveva aperto un contenzioso legale - già risolto - con il socio con cui gestisce la farmacia. Quando Fontana è stato avvelenato il socio non era con lui.Nel sangue del farmacista sono state riscontrate seimila parti di cianuro, una dose dodici volte superiore a quella letale. L'uomo, titolare della farmacia milanese di via delle Forze Armate, intorno alle 13.00 di lunedì 2 aprile, si era recato al bar di fronte per un aperitivo con gli amici. Appena bevuto il suo Crodino, Fontana ha smesso di respirare ed è crollato a terra. Immediatamente soccorso dagli uomini del 118, la vittima è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Niguarda per poi essere trasferito alla clinica Città Studi.Il farmacista, sposato e con due figlie, è un dei due soci dell'attività, tra i quali vi sarebbe un contenzioso amministrativo. Secondo la polizia, però, si tratterebbe di una disputa societaria che non avrebbe mai assunto caratteristiche di minaccia o della lite violenta. E sia la moglie sia i collaboratori avrebbero tutti riferito di non avere notizia di problemi particolari nella vita del farmacista. In Questura, però, si fa presente che al momento non è nemmeno certo se l'avvelenamento subito dall'uomo sia doloso o accidentale. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi.