404

29.6

Brava bambina mia, brava amore mio.

Visto? Hai fatto bene. Sei brava vita mia. Ti sei fidata. Visto, non c'è voluto tanto a capire, anzi, più facile a farsi che a dirsi, hai una buona insegnante, dice che diventeremo grandi, meravigliose, splendide, ancora più di quanto è già.

Le ferite ci sono, le cicatrici rimangono, ma risalgono a tanti anni fa, fanne una caratteristica amore mio, non la tua condanna. 

Sei capace di fare bene, e ti sei creata il migliore dei mali per startene buona.

A quanto pare sono - anche - capace di amare, di amare nel modo più alto di tutti, dice Lei.

E chi se lo aspettava, sperimentare un amore forte con te. E chi se lo aspettava nel viversi così poco di potere dare così tanto. A dire il vero io lo sapevo, l'ho sempre saputo.

Tra pochi giorni è il tuo compleanno, ed io non so se sarà il caso di farti gli auguri. Cambio idea mille volte al giorno, e non vorrei, no, che tu pensassi fosse un tentativo di avvicinamento, ma sei stato importante per me, sarebbero auguri e basta, forse me li tengo nel cuore.

Ci rivedremo un giorno, quando tutto questo sarà finito.

27.6

E qualcuno vuole entrare a forza nella mia vita, tentando - invano- di farmi accedere a favoritismi.

Ma io non ho paura, stavolta sono capace di difendere la mia bimba. La capitana è pronta per La battaglia. Nessuno decide per me, nessuno.

Tallone sinistro verso l'interno e non aver paura perché.. 

flow

Mi immagino muri chiari, ma non troppo, sul tortora. Magari con una parete più scura. Arredamento in legno, superfici da poter macchiare senza timore. Un posto intimo ma dove entra luce. Un posto dove poter essere sola. Dove ci sono stoffe ma non vestiti.

La mia mente è colorata e creativa in questo periodo, ma il corpo non mi risponde. Lo osservo mentre faccio gesti di precisione, e lo vedo tremare. Mi sento il respiro corto, anche se non fumo più. Mi guardo allo specchio e non so se sono io quella che vedo.

Non so come far comunicare corpo e anima. 

B

Avevo ansia mentre guidavo da te. E adesso ho ansia, ho il respiro nervoso, tutta la positività di questi giorni sembra spazzata via, ho paura. Questo è l'effetto che mi fai. Mi sento debole, senza valore, incapace. Eppure ho chiuso quella porta a testa alta, ho detto tutto quello che era sufficiente, adesso mi vengono in mente tante altre cose che avrei potuto dire, anche se tanto tu non mi hai ascoltata e mai mi ascolterai; ti basta fare la voce grossa e la convinzione di avere ragione sempre e comunque. Vorrei poter non avere più nulla in sospeso con te, vorrei poter scappare via e non sentirti più neanche nominare.

Sei stata brava piccola, anche se adesso stai male. Sei stata onesta con te stessa, sei stata forte, stai imparando il tuo valore, e non importa se non sai tenere la schiena dritta tutto il tempo, piano piano ti verrà naturale.

E non importa se la tua chioma non è più rigogliosa e ti senti spoglia, i rami secchi non ti servono e non ti abbelliscono. Rifiorirai, quando sarà stagione.

9June19

L'unico giorno in cui mi sveglio serenamente è arrivato. Vorrei fosse sempre domenica, senza mal di pancia. Di preciso non so cosa mi fa stare male, cioè questa settimana lo so, la mancanza di coraggio, non aver affrontato un uomo che una volta pensavo di amare, che a modo mio ho amato, quello che mi ha fatto sperimentare la dissociazione, quello che pensavo di poter vivere in quel modo tutta la vita (e guarda un po', se non fosse accaduto quello che è l'attuale presente, a lui sarebbe andato bene!), quell'uomo che adesso mi fa sentire oppressa. Chissà perché non ho avuto il coraggio. Bimba, sto cercando di diventare grande per difenderti. Perdonami. Ho nausea, mal di pancia. Tra un po' scappo. Poco importa cosa ne sarà della mia vita, un modo di vivere bene lo troverò, sicuramente se dovessi proiettarlo in un futuro, chissà perché mi vedo sempre in quel modo.

Tu invece mi manchi, non mi tiro i capelli, non piango, c'è un barlume di voglia di uscire, non mi deprimo a casa pensandomi sola ed inutile ma mi manchi.

Rispettivamente ci siamo detti che dentro al cuore troviamo l'un per l'altro, uno strano modo, il nostro, di lasciarci andare. 

03.06.2019

Stamattina mi sono svegliata con l'incavolatura facile e la voglia di litigare. Litigare anche con te.

Mi sono svegliata arrabbiata,  ho pensato che sei scappato, sei partito senza dirmi niente, consapevole che forse ci si rivedeva tra un anno. Quanto poco te ne importa di me? Ma a chi ho dato me stessa? Ad un ragazzino? Pensi che abbia solo tu le paranoie? 

Forse queste sono cose che non ti potrò perdonare. Non so se riuscirei mai ad annullare in via definitiva.

Voglio solo un input per mandarti a raccogliere banane, io di situazioni precarie ne ho piene le ovaie.

Ti voglio prendere a pedate, lo so che non è colpa tua, ma non è nemmeno mia, ed ho le ovaie che si frantumano quindi basta voglio una scusa per chiudere tutto che io non ce la faccio più.