POVERA CAULONIA

ALCUNI PERSONAGGI CERCANO CON TUTTI I MEZZI DI RICICLARSI, COME I RIFIUTI SOLIDI URBANI SONO A PERDERE!!!


L'ultimo intervento del prof. Ammendolia, dal titolo “Uccidere la tarantella” pubblicato su Larivieraonline il 18/8/2012, è densa di spunti molto interessanti, e a volte anche di provocazioni.Il già sindaco di Caulonia (firmarsi "già sindaco", non depone certo a suo favore) interviene ancora una volta per protestare contro l'esclusione del Festival della sua cittadina dai finanziamenti regionali, peraltro senza entrare nel merito delle cause che lo hanno determinato, ma così facendo ripropone una serie di tesi che sono importanti, perché pesanti, dal punto di vista culturale, antropologico e politico.I livelli infatti sono molteplici: alla base c'è l'assunto elaborato negli anni '70 da diversi intellettuali, del “genocidio culturale”, quale progetto delle classi dominanti per mettere a tacere il folklore popolare, per sua natura oppositivo, progressivo, addirittura rivoluzionario in quanto strutturalmente alternativo alla cultura egemone, per smorzarne così la carica intrinsecamente contestativa.Poi c'è un'ipotesi legata all'attualità regionale, che collega la bocciatura del progetto KTF ad una volontà politica punitiva a causa degli importanti risultati raggiunti dal festival negli ultimi 5 anni.Infine, e qui inequivocabilmente si sentono e pesano 12 anni di presenza costante di Eugenio Bennato a Caulonia, l'appello all'orgoglio ribelle del Sud, sempre brigantesco e pronto, attraverso la sua musica, a trasformare la festa in rivolta, ovviamente culturale, contro un potere sempre lontano come poteva esserlo quello dei piemontesi. Anche se la citazione dei picciotti, scugnizzi e coltelli rimanda ad un altro immaginario la cui evocazione è, da un punto di vista della comunicazione, molto delicata.Queste tesi, quindi, ci appaiono troppo pregnanti per essere lasciate lì, o per suscitare un nuovo dibattito su internet. In un certo senso, sono diventate in questi anni un sentire diffuso, patrimonio di interi territori e delle nuove generazioni che si affacciano alla musica etnica, grazie ai festival che sorgono come funghi in ogni dove, e ai cd di riferimento da cui estrarre infinite cover. Per questo, domenica 26 agosto alle ore 18,30, a Badolato, si terrà una tavola rotonda all'interno del Festival dal titolo: Non tutte le tarantelle escono col ragno. Parteciperanno innanzitutto il prof. Ilario Ammendolia, nostro gradito ospite, Danilo Gatto, dell'Associazione ARPA, Patrizia Macrì e Agata Scopelliti, dell'Associazione Radici del suono, e altri studiosi, musicisti e giornalisti che abbiamo contattato e che hanno assicurato la loro presenza.Partendo dal presupposto che verità in tasca e “linee giuste” non ne abbiamo nessuno da esibire, ma cercando di riflettere un po' su un fenomeno che non ha più i caratteri della moda passeggera, ma che, diventando un movimento di lungo periodo, obbliga tutti a confrontarci su ciò che rappresenta e sui contenuti che va sedimentando nell'immaginario collettivo, come un nuovo folklore.E quindi ne riparliamo domenica a Badolato. Siete tutti invitati.Direzione Artistica Tarantella Power