POVERA CAULONIA

IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE? NON CI MONTIAMO LA TESTA, SE COSI' FOSSE NE SAREMMO ORGOGLIOSI!


Ci voleva l’articoletto sulla gazzetta del sud del 10 giugno 2014, noi lo scriviamo da anni! Una domanda, una sola domanda, in tutti questi anni l’arpacal e l’asl hanno taroccato le analisi? altrimenti non si capirebbero le cose. Come mai la forestale che dovrebbe fare principalmente questi tipi di accertamenti, invece di andare a funghi o fragolette, e la stessa Arma  non hanno mai mandato un’informativa, anche contro ignoti, alla locale Procura della Repubblica sullo stato dell’ambiente del territorio Cauloniese. Da anni scriviamo che tutto l’allaro è fortemente inquinato, oggi si scrive che tutte le fogne delle frazioni a destra e manca delle sponde della fiumara sono invase da merda e non solo, con molta probabilità alcuni “troppiti” rilasciano l’acqua di lavaggio e separazione, altamente inquinante, nel povero allaro, sono stati fatti i dovuti accertamenti da pirarelle in su e giù?.  Ma, la cosa più sconcertante, è il sito dietro  la fasmico che nasconde seppelliti rifiuti pericolosissimi di ogni genere, coperti solo da un sottile strato di cemento di lavaggio delle betoniere!!! La terra dei fuochi c’è eccome è lì proprio lì, ci vuole un po’ di coraggio da parte di chi dovrebbe agire senza alcun indugio a chiedere alla magistratura di ordinare qualche carotaggio in quel sito maledetto.  Chi scrive non è un pazzo visionario, ricorda, come la maggior parte dei Cauloniesi della marina,  quello che per anni e anni è stato il deposito di tutto e di più, ricorda la terra smossa di fresco e suddivisa in più vasche, ricorda il particolato che fuorusciva da sopra e sotto il terreno. Più volte abbiamo lanciato l’allarme per le colture a valle, hanno e avete fatto orecchi da mercante. La forestale che gira in lungo e largo il territorio Cauloniese ha mai notato cumoli di eternit e altro materiale lasciato ai bordi delle stradine che conducono nelle zone rurali,  al casello della forestale o in zona gremi. Ciechi tutti, la zona attorno  il “castello” vignacorta e parma, la prima come tarantino è piena di  carcasse di elettrodomestici e altro, la seconda invasa da feci e urine delle mandrie di pecore e capre, neanche questo è stato notato dalla forestale o dai CC.  Eppure, se venisse in mente a qualcuno, siamo nell’anno 2014, l’800 è passato da qualche secolo.  Dovremmo vergognarci tutti, compreso chi scrive che ancora oggi, ritenendo che gli uomini dello Stato dovrebbero fare il proprio dovere,   non ha pensato di andare in Procura e fare le dovute denunce che lo Stato non intende fare. Anche l’amusa è fortemente inquinato al pari del precariti dove campagna amica si libera di tutto quello che può. Sconcerto e vergogna la spiaggia invasa da tutto ciò che i fiumi hanno trascinato per le  piogge invernali e con le mareggiate, tutto lasciato in bellavista, vergogna e ancora vergogna. Chi pagherà o sta per pagare i massi e i cubi di cemento, centinaia di tonnellate riverse sull’arenile di fronte ai guerrieri di riace per favorire un ebete  che da qui a qualche giorno romperà i timpani agli ignari e sprovveduti paesanelli e farà ubriacare i paesanellini ?   L’amministrazione di linu u latru da gurna nigra affiliato alla locale e aspirante becchino vuol fare il salto di qualità!!! povera Caulonia!!!