POVERA CAULONIA

RICCHI INTRALLAZZISTI & MISERABILI MESTIERANTI

 

Messaggi di Giugno 2012

RIUSCIRA' LA PUFFA NANA TUTTA CELLULITE E GRASSO A DIVENTARE ASSESSORE DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA?

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 klassedirigente il 30/06/12 alle 08:37 via WEB
BUON GIORNO CAULONIA, il sole splende, i turisti son tornati, la gente e in spiaggia e le acque cominciano ad essere il parco dei divertimenti per i bambini e gli adolescenti in cerca di identita'. Allo stesso tempo si notano delle irregolarita', oppure regolarita' che metteranno i nostri POLITICI IMPROVVISATI, nel mirino dei Cauloniati e del POPOLO SOVRANO. 1. LA SPAZZATURA dei cassonetti strapieni, e la mancanza di cassonetti vicino le spiaggie. 2. LE FOGNE CHE SPORCANO IL MARE. Di regola di pomeriggio e sera. 3. IL SELVAGGIO ABUSO DELLA SPIAGGIA DA PARTE DEI NOSTRI LIDI. Cemento, plastica, mozzoni di sigarette.(Non tutti i lidi) 4. IL CHIASSO INFERNALE DI NOTTE DEL KURUPAY fino le 5 di mattina per una 45 giorni, e DI GIORNO di MOTORINI GEMELLINI,(2 alla volta) che viaggiano insieme rumorosamente e ad ALTA VELOCITA', in particolare di pomeriggio. 5. L'INVASIONE DEI QUADS(MOTORONI A 4 RUOTE), che INVADONO ad ALTISSIMA VELOCITA' le SPIAGGIE per disturbare chi vuole sdraiarsi sulla sabbia e dormire. Se possiamo dimenticare questi DIFETTI, ci potremo godere questi pochi giorni di vacanze.
 
 shocknews il 30/06/12 alle 14:47 via WEB
IL BRIATORE ESPLODE LA SUA MUSICA! Grazie al permesso di fare TO TO dalla mezzanotte alle 4, il KURUPAY torna alla sua DECADENZA, MALEMANIERE, E ARROGANZA. Il COMUNE comandato da un RICCIO medico, totalmente impreparato ad affrontare questo colpo alla SALUTE dei Cauloniati. Il bello e' che tutte le "BUONE FAMIGLIE" che abitano la zona MARINA, si sono accorte che i loro TROTA non possono dormire in pace. Questo si manifestera' con partenze all'improvviso per case dei parenti, per alloggi in zone distante dal LUOGO DEL CRIME, e molta ANSIETA'. Incoraggiamo i BUONI CITTADINI di chiamare i CARABINIERI, LA GUARDIA DI FINANZA, Spiaggia Libera, il COMMISSARIO di SIDERNO, il fratellino del RICCIO. KIAMATE TUTTI se vi volete salvaguardare la vostra SALUTE.

 
 

 
 
 

PER LA PUFFA NANA LO STATUTO NON HA VALORE... COMUNQUE SISTEMEREMO TUTTO METTENDO A CAPO LA GRANDE PUFFA.

Post n°371 pubblicato il 26 Giugno 2012 da policaretto
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Lo Statuto del Partito democratico
Documento conclusivo votato in Assemblea
pubblicato il 22 maggio 2010, Modificato dall’Assemblea Nazionale del 21 e 22 Maggio 2010

CAPO I
Principi e soggetti della democrazia interna

Articolo 21.
(Incandidabilità e incompatibilità)
1. Non si può far parte contemporaneamente di più organi esecutivi del Partito Democratico, come le segreterie.
2. a) Durante l’esercizio del loro mandato istituzionale non sono candidabili alla carica di segretario regionale: i presidenti di regione e dei consigli regionali, gli assessori regionali, i presidenti di provincia, i sindaci delle città capoluogo di regione e di provincia.
b) Durante l’esercizio del loro mandato istituzionale non sono candidabili alla carica di segretario provinciale: i parlamentari nazionali ed europei, i presidenti di regione, gli assessori regionali, i consiglieri regionali, i presidenti di provincia, gli assessori provinciali, i sindaci e gli assessori delle città capoluogo di regione e di provincia, i sindaci e gli assessori dei comuni superiori a cinquantamila abitanti.
c) La carica di segretario regionale e provinciale è incompatibile con le rispettive funzioni istituzionali per le quali è prevista l’incandidabilità alle lettere a e b del presente comma.
d) La carica di segretario di circolo o di segretario cittadino è incompatibile con quella di sindaco o assessore.
3 Non è ricandidabile da parte del Partito Democratico per la carica di componente del Parlamento nazionale ed europeo chi ha ricoperto detta carica per la durata di tre mandati.
4 Non sono candidabili dal Partito Democratico, a qualsiasi livello nell’ambito della circoscrizione elettorale in cui hanno prestato servizio negli ultimi tre anni, i soggetti per i quali la legge prevede l’aspettativa dal servizio come condizione di candidabilità.
5. Gli iscritti al Partito Democratico non possono ricoprire una carica monocratica di governo o far parte di un organo esecutivo collegiale per più di due mandati pieni consecutivi o per un arco temporale equivalente.
6. Gli iscritti al Partito Democratico non possono far parte contemporaneamente di più di un’assemblea elettiva e di un organo esecutivo, tranne i casi in cui questo sia strettamente richiesto da una delle cariche istituzionali ricoperte. In tali casi, il settantacinque per cento delle indennità ricevute per le cariche collegate all’incarico istituzionale principale devono essere versate alla tesoreria del partito al livello territoriale corrispondente all’incarico principale.
7. La carica di parlamentare nazionale o europeo e quella di consigliere di un comune con meno di quindicimila abitanti non sono incompatibili. In caso di cumulo, il settantacinque per cento dell’indennità ricevuta per la carica di consigliere comunale deve essere versato alla tesoreria del partito del livello provinciale corrispondente.
8. Eventuali deroghe alle disposizioni di cui ai commi precedenti, ad esclusione dei comma 2 e 4, devono essere deliberate dalla Direzione nazionale con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti, su proposta motivata dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente all’organo istituzionale per il quale la deroga viene richiesta. Per le cariche istituzionali europee, la proposta viene formulata dalla medesima Direzione nazionale.
9. La deroga può essere concessa soltanto sulla base di una relazione che evidenzi in maniera analitica il contributo fondamentale che, in virtù dall’esperienza politico-istituzionale, delle competenze e della capacità di lavoro, il soggetto per il quale viene richiesta la deroga potrà dare nel successivo mandato all’attività del Partito Democratico attraverso l’esercizio della specifica carica in questione. La deroga può essere concessa, su richiesta esclusiva degli interessati, per un numero di casi non superiore, nella stessa elezione, al 10% degli eletti del Partito Democratico nella corrispondente tornata elettorale precedente.
10. Le incandidabilità e le incompatibilità per le cariche istituzionali di livello regionale e locale, fatto salvo quanto previsto ai comma 2 e 4 del presente articolo, sono stabilite dagli Statuti delle Unioni regionali e delle Unioni provinciali di Trento e Bolzano.


 
 
 

ANCHE SE IL BARO.. E' DIETRO LE QUINTE OGGI COMANDA LINU DA GURNA NIGRA E I CARTELLI CHE DA SEMPRE LO APPOGGIANO!!!

Foto di policaretto

VICENDA PUBBLICAZIONE WEB INCARICHI PROFESSIONALI

Al Sig. Sindaco  di...

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Ispettorato per la Funzione Pubblica.
Piazza S. Apollonia ,14 ,00153, Roma.

I sottoscritti consiglieri comunali,
 
CONSIDERATO CHE
 
·La legge 244/2007 (finanziaria 2008) all’ art. 3 comma 54 prevede che: le pubbliche amministrazioni che si avvalgono di collaboratori esterni o che affidano incarichi di consulenza per i quali è previsto un compenso sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativi provvedimenti completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell’incarico e dell’ammontare erogato. In caso di omessa pubblicazione, la liquidazione del corrispettivo per gl’incarichi di collaborazione o consulenza di cui al presente comma costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale del dirigente preposto.
 
·Che il comma 18 della sopracitata legge afferma : i contratti relativi a rapporti di consulenza con le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1 comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, sono efficaci a decorrere dalla data di pubblicazione del nominativo del consulente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso sul sito istituzionale dell’amministrazione stipulante.
 
·Che per amministrazioni   pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunita' Montane. e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.
 
·Che sul sito del nostro Comune non è stato pubblicato nessun incarico in riferimento alla legge 244/07 .
 
 
INTERROGANO
 
La S.V per sapere :
1. quanti incarichi e/o consulenze sono stati/e assegnati/e dall’ entrata in vigore della legge ;
2. è stata eseguita la procedura prevista dalla legge?
3. quali provvedimenti intende adottare nei confronti dei responsabili che non hanno eventualmente seguito le indicazioni imposte dalla legge omettendo la pubblicazione ?
 
I Consiglieri Comunali  

CONFERIMENTO INCARICHI E CONSULENZE ESTERNE. OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE, AI SENSI DEI COMMI 18 E 54 DELL'ART. 3 DELLA FINANZIARIA 2008 (LEGGE 25.12.2007, N. 244) DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI CONFERITI DAL COMUNE DI... PUBBLICAZIONE CONFERIMENTO DI INCARICHI A COLLABORATORI E CONSULENTI ESTERNI.

Art. 3 comma 18 L. 24/12/2007 n. 244

I contratti relativi a rapporti di consulenza esterna con le pubbliche amministrazioni sono efficaci a decorrere dalla data di pubblicazione del nominativo del consulente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso sul sito istituzionale dell’Amministrazione stipulante.

PUBBLICAZIONE DEI COMPENSI EROGATI AI COLLABORATORI E CONSULENTI ESTERNI
Art. 1 comma 127L. 23/12/1996 n. 662, così come modificato art. 3 comma 54 L. 24/12/2007 n. 244

Le amministrazioni pubbliche sono tenute a pubblicare sul proprio sito web, i provvedimenti di incarico a collaboratori e consulenti esterni indicando il nominativo, la ragione dell’incarico e l’ammontare erogato.

ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI
Art. 53 D. Lgs. n. 165 del 30/03/2001 così come modificato dall’art. 34 L. n. 248/2006

Le amministrazioni pubbliche sono tenute a comunicare semestralmente l’elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza al Dipartimento della Funzione Pubblica, con

l’indicazione della ragione dell’incarico e dell’ammontare dei compensi. Devono poi rendere noti, mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l’oggetto, la durata e il compenso dell’incarico. Tale obbligo è in vigore dall’anno 2006. 

 
 
 

IL PAESELLO DEGLI OMERTOSI - ALIAS IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA - GLI OMERTOSI SONO CIECHI, MUTI E SORDI.

Post n°369 pubblicato il 19 Giugno 2012 da policaretto
 
Foto di policaretto

QUESTO E' IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA;

ABBIAMO LA FOGNA CHE INQUINA IL MARE E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO L'IMMONDIZIA SPARSA IN OGNI ANGOLO DEL PAESELLO E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO L'ACQUA DA DECENNI AVVELENATA DALL'ARSENICO E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO MONTAGNE DI PNEUMATICI ABBANDONATI PER STRADE E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO MONTAGNE DI PNEUMATICI NELL'AREA EX COOP AGRUMICOLA E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO E PAGHIAMO I VIGILI URBANI E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO LA SOSTA SELVAGGIA PERICOLOSISSIMA ANCHE NELLE CURVE E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO UNA NUOVA AMMINISTRAZIONE E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA CEMENTIFICATO E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO I "RISTORATORI" CHE NON SMALTISCONO GLI OLII DELLE FRITTURE INQUINANDO L'AMBIENTE E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO GLI AMICI DEGLI AMICI CHE NON PAGANO IL CANONE DELL'ACQUA E DELLA SPAZZATURA E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO LA SABBIA DELLA SPIAGGIA PIENA DI CEMENTO SOTTERRATO E ALL'APERTO E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO LA CONSORTE DI LINU DA GURNA NIGRA CHE GUARDA LE CIAVOLE E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO UN COGLIONE COME CICCIO CIUCCIO CHE FA FINTA DI VANTARSI DELL'ECCELLENZA DELLE ACQUE DEL MARE E LE ACQUE DEL MARE SONO INQUINATE E TOSSICHE E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO LA LEOPARDA CHE HA CREATO UN ALTRO COMMERCIO SULLA VIA MARINA AL SUO TROTA E NESSUNO VEDE NIENTE.

ABBIAMO LE ILLUMINAZIONI PUBBLICHE ACCESE 24 ORE SU 24 E NESSUNO VEDE NIENTE.

SIAMO UN PAESE DI OMERTOSI NON C'E' NE VOGLIAMO ACCORGERE E NESSUNO VEDE NIENTE.

LA SINISTRA DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA HA UNA PUFFA MALEFICA E NESSUNO VEDE NIENTE.

NON ABBIAMO LA FORZA PUBBLICA, LA FORESTALE, LA FINANZA E LA CAPITANERIA DI PORTO, TUTTI SONO CONTENTI E NESSUNO VEDE NIENTE.

DOTTORE GRATTERI DACCI UNA MANO E RIPULISCI DALLE FECCE IL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA.

 
 
 

POVERO COGLI LE PEZZE, QUESTA ESTATE COMBATTERA' L'INSONNIA TRA IL KURU MAZZA E LA NUOVA PIAZZA DI NIKKOLINO CIUCCIO!

Foto di policaretto

I MEZZI DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA SONO A DISPOSIZIONE DEL FIGLIO DELLA LEOPARDA, DEI NIPOTI DI LIABEL, DEI GENITORI DI LINUZZU, DI TUTTA LA "COMUNITA'" DEI LESTOFANTI DEL COMUNE DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. PENSATE CHE STANNO LAVORANDO OGGI SABATO 16 GIUGNO 2012. SEMBRA CHE LA LEOPARDA IN PERSONA HA DATO ORDINE DI COSTRUIRE LA NUOVA PIAZZETTA CIRCA 200 MQ PER ACCOGLIERE COME SI DEVE IL CATOIO DEL NIK. IL TUTTO NATURALMENTE A SPESE DEI PAESANELLI DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. SANTO GRATTERI PENSACI TU! ANCHE QUESTA E' 'NDRANGHETA. RIUSCIRANNO I TRI DA CHIAZZA A CHIEDERE GIUSTIFICAZIONI PER QUESTI CONTINUI SPRECHI E ABUSI A SPESE DEI PAESANELLI. RIUSCIRANNO A FARE UNA DENUNCIA NELLE MANI DI GRATTERI O ALTRO GIUDICE DELLA DDA. FORSE SI SERVIRANNO ANCHE LORO DEI MEZZI DEL COMUNE DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA.

 klassedirigente il 16/06/12 alle 16:37 via WEB
TRASPARENZA-Una bellissima parola poco rispettata dall'AMMINISTRAZIONE BARO.. e dai suoi SEGUACI in FILISOFIA. La cosa che mi ha' sempre sorpreso non e' solo la PARTICIPAZIONE di DOTTORI e MEDICI di tutti i tipi al comando di COMUNI a destra e a sinistra, ma anche la partecipazione di PROFESSORI nelle nostre PUBLICHE AMMINISTRAZIONI. Di tutti questi grandi CERVELLI, ci aspettavamo un 'MODUS OPERANDI" TRASPARENTE. Purtroppo le cose non sono MAI andati bene a riguardo della TRASPARENZA. Tra i nuovi 61 Articoli del MAXI DECRETO del MONTI, il suo braccio destro PASSERA, ha' INCLUSO un articoletto che impone a tutte le amministrazioni publiche centrali e locali di publicare nelle home page dei propi siti INTERNET, TUTTE LE SPESE PER FORNITURE E APPALTI, e CONSULENZE, superiori a 1.000 EURO. E da vedere se queste regole saranno rispettati dai CAPI. Le leggi le fanno, ma non vengono rispettate. GRANDE DELUSIONE DA QUESTI GRANDI CERVELLONI POLITICI!!!
 
 spiaggiaperduta il 16/06/12 alle 16:59 via WEB
USO ABUSIVO NON SOLO DI SUOLO PUBLICO DELLE NOSTRA SPIAGGIA LIBERA, ma anche l'USO di mezzi comunali per accomodare i LIDI. Girano avanti e indietro i mezzi INDUSTRIALI, che continuamente macinano i granelli di sabbia al punto di polverizzarli per fare piazzare lidi di parenti, amici, e "CUMPARI". Da anni che giro il mondo e non ho' MAI visto tanti abusi ambientali promossi e incoraggiati dalle amministrazioni publiche. A RIO de JANEIRO, le spiaggie piu' belle e spaziose, mai visto un locale SULLA SABBIA. Al Nord America arrestano chiunque mette piede sulle piantine e dune NATURALI. Qui, a Caulonia Marina la spiaggia E' UN VERO E PROPIO CANTIERE DI COSTRUZIONE, DA ANNI. Con l'apertura della stagione estiva, siamo tutti in attesa di vedere quale scempio il nostro NUOVO(ma usato gia') SINDACO RICCIUSU, e' stato capace ad incoraggiare. I LIDI sono incatastati uno sopra l'altro. La spiaggia CENTRALE al paesello E' OCCUPATA 100% dal KURUPAY, MAZZA, moglie e figli, NOTTE E GIORNO. Questo non e' giusto. Le sere saranno chiassose al MASSIMO, e di giorno costosi per i bagnanti. Il resto dei lidi, stanno in seguito, pronti con CASSE per amplificare la musica fino le 5 di mattina. Dopo la spazzatura che fanno e che pagano al minimo se la pagano. L'Acqua che mancheranno ai Cauloniati sara' sprecata sulle sabbie, per la freschezza ai piedini dei grandi atleti che eserciteranno i loro deboli muscoli invernali. Ma l'acqua NON SARA' MAI PAGATA! Dopo le tasse, e controlli dei servizi e qualita' e igene del cibo. E' UN VERO E PROPIO MANICOMIO.

SEMBRA FATTA APPOSTA PER CAULONIA alias IL PAESELLO DI LUNU DA GURNA NIGRA.

Locri Rinasce. Con il dissesto?      

Non finiremo mai di stupirci. Il Sindaco Lombardo, che tanto dovrebbe conoscere la consistenza dei conti comunali, vorrebbe farci credere oggi che la difficile situazione in cui versa il Comune di Locri fosse a lui sconosciuta. In realtà, è stato uno degli artefici principali di tutto questo. Anche la Corte dei Conti, poche settimane fa, ha evidenziato come la situazione deficitaria dell’ente è frutto di non meno di trent’anni di amministrazione poco oculata. Ora, però, c’è da porre rimedio, ma non vogliamo credere che si debba realmente far dichiarare il dissesto come fatto intendere più volte dall’attuale Sindaco e dai suoi uomini. Chi si è candidato doveva sapere che andava incontro ad una situazione difficile, e non solo per il Comune di Locri: noi lo sapevano, tutti lo sapevano; eppure non ci siamo tirati indietro, non ci tireremo indietro perché come allora crediamo fermamente al progetto di rinascita del paese.
Perché bisogna evitare il dissesto?
Dire si al dissesto significherebbe rinunciare alla possibilità per il Comune di contrarre nuovi mutui e questo non permetterebbe all’ente di investire nelle opere pubbliche e nei servizi. Dire si al dissesto significherebbe aumentare le tasse e le imposte comunali fino al massimo consentito dalla legge, nonché far lievitare i tributi a carico dei cittadini. Dire si al dissesto significherebbe rideterminare la dotazione organica dell’ente e collocare in disponibilità tutti i dipendenti che risulteranno eccedenti. Dire si al dissesto significherebbe svendere il patrimonio disponibile e procedere alla liquidazione dei debiti con una percentuale prevista che varia dal 40% al 60 % del valore effettivamente accertato, a discapito dei creditori.
Questi sono alcuni motivi più importanti da valutare per capire il perché bisogna evitare il commissariamento, ma ce ne sono tanti altri che per questioni di spazio non elenchiamo. Come gruppo ci opponiamo con fermezza al commissariamento, certi che, l’insediamento degli organi di controllo, non è certo la strada giusta per rilanciare il comprensorio, bensì crediamo che l’impegno congiunto dei componenti del Consiglio sia la migliore via da percorrere per garantire la rinascita di Locri. Noi siamo pronti, stà al Sindaco, sperando che presto si possa aprire un tavolo serio di confronto dove valutare insieme la via di fuga da questa situazione deficitaria.
Il Gruppo Siamo Locri

LA MINORANZA CHE QUI, ALMENO, PARLA!
Lombardo? il piu' grande imbroglione politico degli ultimi trent'anni Locri: parla giovanni calabrese   

E, all’ennesimo Consiglio comunale, il sindaco di Locri, Giuseppe Lombardo, non si smentisce. Boccia le proposte all’ordine del giorno presentate dall’opposizione, lascia poco spazio al confronto, zittisce i suoi stessi consiglieri. Roba già vista. Riportiamo l’intervento più significativo, mosso leader di “Leali alla Città”, ed assessore provinciale, Giovanni Calabrese: «Era il 2006 quando la Regione Calabria, subito dopo l’omicidio Fortugno, previde gli interventi per la realizzazione di un polo scolastico e per la ristrutturazione di Palazzo Nieddu.
Nel 2007 l’Amministrazione stipulò il relativo protocollo d’intesa per la redazione del  progetto. Si era deciso di realizzare, oltre agli interventi sulle scuole di ogni ordine e grado, il cui iter procedurale era stato già avviato durante l’amministrazone a guida Francesco Macrì, un centro servizi per l’artigianato locale, una piscina coperta e l’adeguamento della sede dell’Università. Nella fase finale dell’amministrazione Macrì furono affidati gli incarichi di progettazione di quasi tutte le opere.
La Provincia fece altrettanto per le opere di sua competenza». Eppure l’allora aspirante sindaco Pepè Lombardo, del mancato inizio di questi lavori, ne fece una bandiera in campagna elettorale. Falsa bandiera, perche smentita più volte dalle relazioni tecniche. Lombardo, durante il Consiglio, si scaglia contro il presidente Raffa per il “mancato sostegno alla città”. Impassibile replica Calabrese: «All’indomani dell’insediamento di Raffa, e della mia nomina di assessore provinciale, abbiamo provveduto, con il Presidente, a riqualificare la via Garibaldi di Locri investendo 50 mila euro. Siamo intervenuti per garantire la pulizia, e la manutenzione, delle strade di competenza della Provincia. Abbiamo erogato un contributo  per le manifestazioni estive della scorsa stagione. Abbiamo appaltato i lavori per la realizzazione dell’Istituto professionale di Stato e, il prossimo 20 giugno, sarà pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale, il bando relativo alla realizzazione dell’Istituto Alberghiero di Locri. Abbiamo dato totale disponibilità per risolvere l’annosa problematica del  Piano spiaggia, ed infine abbiamo previsto un contributo di 210 mila euro quale cofinanziamento per la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile. Questi sono fatti! Il Presidente Raffa agisce, come sempre, nell’interesse del territorio e non in base all’appartenenza politica dei suoi Comuni, per questo non merita di essere gratuitamente attaccato da Lombardo».
In quest’ultimo Consiglio comunale, nello specifico, Calabrese e gli altri rappresentanti dell’opposizione, chiedono che venga rimodulato il vecchio protocollo d’intesa eliminando alcuni interventi che si ritiene non essere più necessari. Stornare i fondi per la realizzazione della piscina coperta (un importo di circa 2 milioni di euro), stornare i due milioni per il centro servizi dell’artigianato, stornare i 750 mila euro per l’Università, e riallocare queste risorse nel completamento del Palazzo della cultura, dell’Auditorium realizzato nell’area ex-mattatoio, e nella riqualificazione del lungomare cittadino. Ma, neanche a dirlo, bocciate! Incrociamo, nel post-Consiglio, l’assessore provinciale Calabrese, il quale a caldo commenta: «Il sindaco Lombardo, parlando a nome della maggioranza di cui è padre padrone, ha di fatto, con quel voto negativo, dato uno schiaffo ad un’intera comunità, che la città di Locri ricorderà per i prossimi trent’anni.
Ecco perché ho sentito il dovere, in Consiglio, di chiedere scusa ai cittadini per aver diviso nelle scorse elezioni il centrodestra. Una scelta fatta per coerenza, e per rispetto di coloro che, con me, perseguivano il progetto di “Leali alla Città”.
Ho rischiato e ho perso, e la cosa che mi addolora di più, alla luce di questo scempio e dopo un anno di pessima amministrazione, è aver consegnato Locri a chi, come ribadito in  sede di Consiglio, “rappresenta il più grosso imbroglione politico degli ultimi trent’anni”. Un uomo che oggi si ritrova con il dissesto alle porte.
Dissesto di cui Lombardo è il principale artefice e fautore, dissesto che porterà all’ulteriore impoverimento della città di Locri e, soprattutto, con la possibile, drammatica, conseguenza della perdita di posti di lavoro. E sarà questa la tomba della città, ed  è lui ad averne la piena paternità. Nel penultimo Consiglio comunale, preannunciò un possibile attentato nei suoi confronti quale possibile conseguenza delle battaglie dell’opposizione. Il Sindaco si dovrebbe prima vergognare per tale affermazione e, poi, si dovrebbe preoccupare di ciò che ha promesso in campagna elettorale e che, oggi, non è in grado di mantenere, andando alla ricerca di un alibi di comodo quale il dissesto finanziario dell’Ente. Per quel che mi riguarda, e alla luce di quanto verificatosi oggi in Consiglio, le battaglie dell’opposizione continueranno, giorno dopo giorno, in modo sempre più duro, e con l’unico obiettivo di scuotere un’Amministrazione che vorrebbe addormentare l’intera città.
Il sindaco Lombardo ha dimostrato di essere un incapace dal punto di vista politico. Perché aver detto no alla possibile realizzazione del nuovo lungomare cittadino, aver detto no al completamento di importanti opere pubbliche, aver detto no alla ristrutturazione dello stadio comunale con la realizzazione del manto erboso in erba sintetica, aver detto alle realizzazione di due campi di calcio a 5, aver detto no ad un contributo di 200 mila euro quale cofinanziamento della Provincia per la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile, non vuol dire aver detto no a Sainato, Calabrese, Macrì, Capogreco, Passafaro, ma significa aver detto no alla stragrande maggioranza dei cittadini locresi che ha scelto, malgrado tutto, di vivere nella sua città con enormi sacrifici e, soprattutto, aver detto no a tanti giovani che purtroppo vedono, ogni giorno, Locri spegnersi piano piano come una candela».
ANTONELLA ITALIANO
 

 ministrodifessi il 11/06/12 alle 19:28 via WEB
MENO MALE KE LINU DA GURNA ha' una fogna che "DIVACA" propio davanti casa SUA. Basta andare a fianco del BLUE TANGO, e' li visibile, la FOGNA ad aria aperta. Ad Amusa, o messo un piede dentro l'acqua ieri sera e il piede era pieno di qualcosa oliosa con delle bollicine. Offriamo a tutta l'amministrazione l'opportunita' di dimostrare quello che dicono bevendo un bicchiere di acqua delle fiumare.

 klassedirigente il 11/06/12 alle 23:10 via WEB
E'UNA QUESTIONE DI CREDIBILITA'? Quando e' l'uomo che voleva vendere i boschi dei Cauloniati per 1 piatto di lenticchie, della zona di Brescia? la KLASSE DIRIGENTE ERA ORGOGLIOSA e anche lui di se stesso. Brillante idea vendere per 2 soldi quello che la natura ha' voluto 200 anni a crescere. Ora si presenta nuovamente il 'NUOVO DELLA KLASSE DIRIGENTE" che non ha' ne classe e ne sa dirigere. Insiste ke l'acqua venduta a peso d'ORO dal Comune. Con l'ARPICAL ke lo sostiene. Il rifugio dei POLITICI falliti, ARPICAL! Ora l'acqua e buona? Ti aspettiamo a un MARE PULITO ogni giorno questa estate, quando le "CHIAZZE " di kakka che viene da sopra, sbocca in qualche FOGNA ALL'APERTo e va al mare. BUON BAGNO!
 
 nella.merda il 12/06/12 alle 04:21 via WEB
E' QUESTIONE DI POCHE ORE E IL NIKPARDO AVRA' A DISPOSIZIONE DEL SUO CHIOSCO MARINO CIRCA 200 MQ DI PIAZZOLA FRESCA FRESCA DI COSTRUZIONE E DI MARCIAPIEDE. IL TROTA DELLA LEOPARDA CON L'AIUTINO DELLA DIRIGENTE MADRE SE NE APPROFITTA PER REPLICARE NELLA VIA MARINA L'OCCUPAZIONE ABUSIVA DI SUOLO PUBBLICO COME GIA' AVVENUTO NELLA PIAZZA DELLA CHIESA. I VV.UU. ALLE DIRETTE DIPENDENZE DELLA LEOPARDA SI GUARDANO BENE DAL DENUNCIARE TALI ABUSI, L'OCCUPAZIONE ABUSIVA DI SUOLO PUBBLICO NON E' DI LORO COMPETENZA NEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA. IL FIGLIOL PRODIGO DI LINU DA GURNA NIGRA CONTINUA A SCORAZZARE INDISTURBATO CON IL FUORISTRADA DEL POTENTE BABBO.

 
 
 

«IL POSTO E' MIO E LO DEVO VINCERE» SE QUESTI SONO LE NUOVE LEVE DEL PARTITO DEMOCRATICO. LA PUFFETTA E' ANCORA PEGGIO.

Foto di policaretto

"DENUNCIARE CONVIENE: E' UN INVESTIMENTO DEDICATO ALLA PROPRIA DIGNITA' E LIBERTA' "

CAULONIA SI PREPARA  A VEDERE  DECINE E DECINE DI ETTARI DI TERRENI AGRICOLI  DIVENTARE, PER INCANTO, EDIFICABILI. LA 'NDRINA RINGRAZIA, I GRASSI RINGRAZIANO, I FOCAROTI PURE.

L'inchiesta
«Il posto è mio e lo devo vincere»
Le accuse a Naccari Carlizzi
Sono undici persone indagate per il concorso all’Ospedale di Reggio vinto dalla moglie dell'ex assessore al Bilancio della Regione targata Loiero. Ecco la ricostruzione effettuata dalla Procura. Corruzione per l’ex politico regionale Demetrio Naccari Carlizzi.

di MICHELE INSERRA

REGGIO CALABRIA -  «Il posto è mio e lo devo vincere». Valeria Falcomatà, la moglie dell’ex assessore regionale al bilancio del Pd della giunta Loiero, Demetrio Naccari Carlizzi, e sorella del capogruppo consiliare del Pd Giuseppe Falcomatà, con questa frase “richiama” Giancarlo Valenti, a mantenere l’impegno da lui assunto per farle vincere il concorso da dirigente di primo livello presso l’Unità operativa complessa di Dermatologia dell’ospedale di Reggio Calabria. Per quel posto il sostituto procuratore della Repubblica Mauro Leo Tenaglia ha iscritto nel registro degli indagati undici persone. Oltre a Naccari e la moglie, nei guai sono finiti Giancarlo Valenti, Vincenzo Schirripa, Giuseppe Foti, Mario Santagati, Domenico Mannino, Paolo Vazzana, Igino Aldo Postorino, Giuseppe Crisalli e Giuseppa Caserta. La vicenda è partita da una denuncia su presunti illeciti nella procedura del concorso di Maria Carmela Arcidiaco, direttore facente funzioni dell’unità di Dermatologia di Reggio. All’esposto in procura la professionista aveva allegato anche  registrazioni ambientali su Valeria Falcomatà.

Andiamo ai fatti contestati dai magistrati. Naccari Carlizzi è indagato per concussione, corruzione e falsità ideologica. Secondo la Procura «abusando della sua qualità e dei suoi poteri di assessore della giunta della Regione Calabria (e quindi di pubblico ufficiale), ed in particolare del potere politico derivante da tale incarico, induceva la dirigenza in servizio presso l’Azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio, nelle persone di Santagati Mario (direttore generale), Mannino Domenico (direttore sanitario) e Vazzana Paolo (direttore sanitario del presidio) a promettergli e poi a dargli l’indebita utilità consistente nella vittoria della propria coniuge Valeria Falcomatà nel concorso da dirigente di primo livello presso l’Unità operativa complessa di Dermatologia (vittoria poi effettivamente realizzatasi)». Per tale tipologia di concorso la commissione doveva essere composta da tre membri, di cui uno di nomina regionale, uno di nomina interna all’Unità operativa interessata all’assunzione e uno estratto per sorteggio.

Per raggiungere l’obiettivo, Naccari, servendosi del suo ruolo politico, si era impegnato per la nomina nella commissione della prova concorsuale, di Giancarlo Valenti, ovvero del membro di designazione regionale. Ma non è tutto. Perchè anche gli altri due membri sono affare di Naccari. Secondo i magistrati Naccari «induceva la dirigenza predetta a sensibilizzare in favore della Falcomatà il membro di nomina interna all’Azienda ospedaliera (individuato nella persona di Foti Giuseppe); a falsare la procedura di sorteggio per la nomina del terzo membro (reato commesso in concorso con i commissari sorteggiatori e con la dirigenza dell’azienda ospedaliera) in modo che la scelta ricadesse sulla persona di Schirripa Vincenzo (con il quale Naccari aveva stipulato l’accordo corruttivo, ndr)». Fatti commessi a Reggio il 24 novembre del 2009. Naccari, inoltre, è indagato con Valenti, per corruzione, per un atto contrario ai doveri d'ufficio «perchè ciascuno nella duplice qualità di corrotto e corruttore, compiva e si impegnava a compiere atti contrari ai doveri d’ufficio produttivi di utilità per l’altro (che li accettava in contropartita dei propri)». Ma quale era il tornaconto per entrambi? Il magistrato non utilizza mezze parole: Naccari vuole che la moglie vinca il concorso e Valenti si accontenta di essere nominato membro della commissione per il relativo compenso derivante da tale incarico. Quest’ultimo, a questo punto, prometteva a Naccari la vittoria del concorso della moglie Valeria Falcomatà. Anche quest’ultima è tra i destinatari dell’avviso di garanzia con l’accusa di corruzione «perchè in qualità di diretta beneficiaria degli atti contrari ai doveri d’ufficio che Valenti Giancarlo si era impegnato a compiere in suo, forniva contributo agevolatore alla realizzazione del reato, richiamando il Valenti agli impegni da lui assunti (rivolgendogli l’espressione «il posto è mio e lo devo vincere») ed inducendolo così a procurarle l’utilità promessa».

Sempre Naccari è indagato con Vincenzo Schirripa. Il primo, infatti, procurava la nomina di Schirripa a membro della commissione giudicatrice nel concorso «procurandogli così l’utilità consistente nel relativo compenso». Ma non è tutto. Naccari prometteva a Schirripa «la nomina a primario dell’unità operativa complessa di dermatologia (nella procedura para-concorsuale che aveva luogo contemporaneamente al concorso da dirigente di primo livello, dalla quale sarebbe derivata per Schirripa l’utilità consistente nel prestigio dell’incarico e nell’aumento retributivo derivante dalla percezione dell’indennità di capo struttura». Come contropartita Schirripa doveva contribuire alla vittoria di Falcomatà al concorso. Veniamo agli indagati Giuseppe Foti, Mario Santagati, Domenico Mannino e Paolo Vazzana, accusa di abuso d’ufficio. Foti, in qualità di presidente della commissione del concorso, violava i principi «di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione», inoltre in unione e in concorso con Santagati, Mannino e Vazzana «fornivano contributo causale alla condotta istigando il Foti a perpetrarla». Pertanto «intenzionalmente procurava a Valeria Falcomatà l’ingiusto vantaggio patrimoniale consistito nella vittoria del predetto concorso e nel connesso trattamento retributivo.

Sempre Naccari, assieme a Santagati, Mannino, Vazzana, Postorino, Crisalli e Caserta, è accusato di falsità ideologica in atti pubblici. Postorino, Crisalli e Caserta, in qualità di membri della commissione per il sorteggio di uno dei commissari del concorso «attestavano falsamente, nel relativo verbale, di aver estratto, mediante regolare procedura, il nominativo di Schirripa Vincenzo, mentre in realtà non effettuarono mai tale sorteggio». Per il magistrato la scelta di Schirripa è avvenuta “a tavolino”. Fatti commessi a Reggio il 5 marzo del 2009. Posizione pesante è anche quella di Schirripa che deve rispondere del reato di concussione perchè «avendo timore di non conseguire la controprestazione spettantegli in forza dell’accordo corruttivo (ovvero la nomina a primario dell’unità operativa complessa di dermatologia) abusando della qualità (e dei poteri connessi) di pubblico ufficiale, sostanziata nell’essere membro della commissione per il concorso da dirigente di primo livello dell’unità operativa complessa di dermatologia, cui partecipava (in qualità di candidata) Valeria Falcomatà, ed in particolare: inducendo a partecipare a tale concorso (in qualità di candidati) Borgia Francesco e Todaro Francesca (aventi curriculum di gran lunga superiori alla Falcomatà) così frapponendo alla vittoria della Falcomatà ostacoli che avrebbero potuto essere rimossi solo grazie al suo intervento, volto al ritiro della candidatura del Borgia e della Todaro (con i quali si era previamente accordato perchè fossero pronti a ritirarsi su sua richiesta, dal momento che gli stessi non nutrivano alcun interesse per l’esito favorevole della procedura concorsuale; arrestando indebitamente la procedura di espletamento di tale concorso dopo lo svolgimento delle prove scritte con l’implicito ricatto di non consentire il regolare svolgimento dell’iter concorsuale e di non permettere la vittoria della Falcomatà  se non avesse prima conseguito il primariato». E pertanto Schirripa, secondo la procura, «compiva atti idonei e diretti in modo in equivoco ad indurre il personale dirigenziale dell’azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli (nella persone di Santagati, Mannino e Vazzana) a conferirgli immediatamente l’incarico di primario di dermatologia (oggetto di parallela procedura amministrativa contemporaneamente pendente) e Naccari, (interessato, in qualità di coniuge alla vittoria della Falcomatà al concorso) ad esercitare pressioni (mediante il potere politico derivante dalla sua carica di assessore regionale) sulla predetta dirigenza al fine di garantirgli il primariato».

06 giugno 2012 12:43

 
 
 

INTERROGAZIONE SCRITTA PARECCHIE VOLTE AL SINDACO SENZA VERGOGNA DEL PAESELLO DI LINU DA GURNA NIGRA.

Foto di policaretto

CONFERIMENTO INCARICHI E CONSULENZE ESTERNE. OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE, AI SENSI DEI COMMI 18 E 54 DELL'ART. 3 DELLA FINANZIARIA 2008 (LEGGE 25.12.2007, N. 244) DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI CONFERITI DAL COMUNE DI...

PUBBLICAZIONE CONFERIMENTO DI INCARICHI A COLLABORATORI E CONSULENTI ESTERNI.
Art. 3 comma 18 L. 24/12/2007 n. 244

I contratti relativi a rapporti di consulenza esterna con le pubbliche amministrazioni sono efficaci a decorrere dalla data di pubblicazione del nominativo del consulente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso sul sito istituzionale dell’Amministrazione stipulante.

PUBBLICAZIONE DEI COMPENSI EROGATI AI COLLABORATORI E CONSULENTI ESTERNI
Art. 1 comma 127L. 23/12/1996 n. 662, così come modificato art. 3 comma 54 L. 24/12/2007 n. 244

Le amministrazioni pubbliche sono tenute a pubblicare sul proprio sito web, i provvedimenti di incarico a collaboratori e consulenti esterni indicando il nominativo, la ragione dell’incarico e l’ammontare erogato.

ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI
Art. 53 D. Lgs. n. 165 del 30/03/2001 così come modificato dall’art. 34 L. n. 248/2006

Le amministrazioni pubbliche sono tenute a comunicare semestralmente l’elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza al Dipartimento della Funzione Pubblica, con l’indicazione della ragione dell’incarico e dell’ammontare dei compensi. Devono poi rendere noti, mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l’oggetto, la durata e il compenso dell’incarico. Tale obbligo è in vigore dall’anno 2006. 


VICENDA PUBBLICAZIONE WEB INCARICHI PROFESSIONALI

Al Sig. Sindaco  di...

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Ispettorato per la Funzione Pubblica.
Piazza S. Apollonia ,14 ,00153, Roma.

I sottoscritti consiglieri comunali,
 
CONSIDERATO CHE
 
·La legge 244/2007 (finanziaria 2008) all’ art. 3 comma 54 prevede che: le pubbliche amministrazioni che si avvalgono di collaboratori esterni o che affidano incarichi di consulenza per i quali è previsto un compenso sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativi provvedimenti completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell’incarico e dell’ammontare erogato. In caso di omessa pubblicazione, la liquidazione del corrispettivo per gl’incarichi di collaborazione o consulenza di cui al presente comma costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale del dirigente preposto.
 
·Che il comma 18 della sopracitata legge afferma : i contratti relativi a rapporti di consulenza con le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1 comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, sono efficaci a decorrere dalla data di pubblicazione del nominativo del consulente, dell’oggetto dell’incarico e del relativo compenso sul sito istituzionale dell’amministrazione stipulante.
 
·Che per amministrazioni   pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunita' Montane. e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.
 
·Che sul sito del nostro Comune non è stato pubblicato nessun incarico in riferimento alla legge 244/07 .
 
 
INTERROGANO
 
La S.V per sapere :
1.quanti incarichi e/o consulenze sono stati/e assegnati/e dall’ entrata in vigore della legge ;
2.è stata eseguita la procedura prevista dalla legge?
3.quali provvedimenti intende adottare nei confronti dei responsabili che non hanno eventualmente seguito le indicazioni imposte dalla legge omettendo la pubblicazione ?
 
I Consiglieri Comunali   


 
 
 
 
 

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Non è facile vivere in Calabria, non è facile scrivere di ‘ndrangheta, denunciare. Ma bisogna sacrificarsi per la libertà di informare. Ci hanno detto ‘siediti’ e ci siamo alzati, ci hanno detto ‘non fare questo, non fare quello’ e noi l’abbiamo fatto… Ci hanno detto ‘non scrivere’ e noi abbiamo scritto e continueremo a farlo. Non saranno proiettili, buste gialle, lettere minatorie a fermarci. Non sarà una macchina bruciata a fermare il nostro ardore, a frenare la nostra rabbia.

 

 

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