POVERA CAULONIA

RICCHI INTRALLAZZISTI & MISERABILI MESTIERANTI

 

 

QUELLA NOTTE HANNO RISO TUTTI, ADESSO DOVRANNO PAGARE.

Post n°509 pubblicato il 11 Maggio 2015 da policaretto
 
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ADESSO I PAESANELLI DOVRANNO SBORSARE OLTRE  MEZZO MILIARDO DI VECCHIE LIRE. FACCIAMOLI PAGARE  A LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO AL LOCALE E ASPIRANTE BECCHINO  E AGLI ALTRI AMMINISTRATORI CHE SI SONO FATTI UNA POSIZIONE ECONOMICA DA NABABBI PARTENDO DALLE PEZZE AL CULO. LA COLPA E' SOLO LORO. PAGHERANNO DI TASCA LORO, IL BARO E I COMPAGNIUCCI  DI MERENDE.

QUELLA MALEDETTA SERA RIDEVANO TUTTI, LO PRENDEVANO IN GIRO COME FOSSE UNO STUPIDOTTO, ADESSO SONO CAZZI AMARI PER I PAESANELLI. NON ERA UN AMICO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO AL LOCALE E ASPIRANTE BECCHINO E PERCIO' NON HA POTUTO TRUFFARE PER L'ENNESIMA VOLTA L'ASSICURAZIONE...

Fece un volo di 4 metri. Il comune di Caulonia gli deve 230mila euro, oltre gli interessi e rivalutazione monetaria.
Lun, 11/05/2015 - 11:02

Era il 27 agosto del 2007 quando un giovane, intenzionato a recarsi al Kaulonia Tarantella Festival, prendendo una stradina secondaria che costeggia la chiesa di San Zaccaria, inciampò e perse l’equilibrio, facendo un volo di 4 metri a causa della mancanza di una rete di sicurezza proprio nel tratto della caduta. Il giovane, immediatamente soccorso e portato a Reggio Calabria, se la sarebbe cavata, se così si può dire, con un mese di coma e un lungo e travagliato periodo di riabilitazione, mentre il comune di Caulonia, allora guidato dal Ilario Ammendolia, aveva cercato di sgravarsi dalle responsabilità affermando che il giovane non avrebbe dovuto trovarsi lì, pur non essendoci, difatto, segnaletica che vietasse il transito sulla strada pubblica e non manutenuta da diversi anni. Oggi a quasi otto anni di distanza, il tribunale dà però ragione alla giovane vittima di questo sfortunato incidente e condanna il comune di Caulonia, già in difficoltà per altri motivi, a pagare al giovane un risarcimento di di quasi 230.000 euro a cui sono da aggiungere gli interessi per ognuno degli anni in cui il ragazzo non ha potuto usufruire di questa cifra.
Fonte: cronache del Garantista Calabria

 
 
 

EGOISTI, DELINQUENTI, LADRI E 'NDRANGATISTI, COMINCIANO GLI AFFARI.

Post n°507 pubblicato il 04 Maggio 2015 da policaretto
 
Foto di policaretto

Un controllo nel paesello di linu u latru da gurna nigra affiliato al locale e aspirante becchino, sai quante truffe? In quel di santu nicola, costata e signora e tutti i compagni di merende, quante scoperte...

Così le aziende agricole
raggiravano Inps e Agea

08/05/2015
Ben 84 denunciati dalle Fiamme gialle per una truffa che sfiora i 300 mila euro
Così le aziende agricole raggiravano Inps e Agea

 Gli uomini del comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria, al termine di articolate indagini, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria 84 persone per una truffa ai danni dell'Inps e dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) per complessivi 292 mila euro e hanno, inoltre, segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Catanzaro un danno erariale, comprensivo degli interessi legali, di circa 330 mila euro . In particolare, i titolari di due aziende agricole dell'area grecanica della provincia reggina, mediante falsi contratti di locazione e di comodato, hanno sovradimensionato la loro consistenza aziendale assumendo fittiziamente 80 braccianti agricoli al fine di indurre artatamente in errore l'Inps e consentire, agli stessi braccianti agricoli, di ottenere, sine titulo, le indennita' di disoccupazione e malattia previste dalla vigente normativa per circa 238.000 euro. I riscontri effettuati dai militari della Tenenza di Melito Porto Salvo hanno consentito di accertare che le due aziende si trovavano in stato di abbandono, le serre erano inutilizzate da piu' anni e la loro produttivita', stante la qualita' e la quantita' delle colture impiantate, non era tale da giustificare un numero cosi' elevato di braccianti agricoli. Nel corso delle indagini, inoltre, e' stato dimostrato che i titolari delle due aziende agricole, in concorso con altre due persone (84 in tutto le persone denunciate quindi), hanno posto in essere una truffa anche in danno dell'Agea mediante la cessione fittizia a terzi di terreni rimasti, di fatto, nella loro disponibilita'. Tali finte cessioni hanno consentito alle aziende di percepire altri contributi agricoli, che, altrimenti, sarebbero stati utilizzati per compensare, cosi' come previsto dalla normativa vigente, gli aiuti comunitari percepiti con i contributi previdenziali dovuti dalle imprese agricole beneficiarie. (AGI)

QUALCHE DOMANDINA SEMPLICE SEMPLICE PER GLI AMMINISTRATORI DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO AL LOCALE E ASPIRANTE BECCHINO.

1) SIG. SINDACHELLO DA TEMPO SONO PASSATI I TRE ANNI CHE LA  LEGGE IMPONE PER LA ROTAZIONE NELLE AREE DEI GRANDI DIRIGENTI DEL COMUNE. LA RESPONSABILE DELL'AREA SOCIO CULTURALE E P.I., LA LEOPARDA ECC.

2) CON QUESTI PO' PO' DI DIRIGENTI QUALE MOTIVO VI HA SPINTI A DISTRARRE 2.000,00 €,  SOLDI DEI PAESANELLI, PER UN "INCARICO ESTERNO" DA  REGALARE A QUALCHE COMPAGNUCCIO DI MERENDE PER SCRIVERE LA LETTERINA A BABBO NATALE PER CERCARE DI AVERE UN FINANZIAMENTO DALLA MATRIGNA REGIONE, AVENDO I DIRIGENTI SUPER PAGATI IN CASA NIENTE DI MENO PER LA MANIFESTAZIONE "CULURALE" (ALCOL, CANNE E DROGHE VARIE) KAULONIA TARANTELLA FESTIVAL 2015 XVII^ EDIZIONE. 

 nella.merda il 04/05/15 alle 12:35 via WEB
L'anticorruzione colpisce anche i consorzi di bonifica. Era ora. I consorzi di bonifica
sono obbligati all'adozione del piano triennale per la trasparenza di prevenzione della corruzione (PTPC) del codice di comportamento e del programma triennale per la trasparenza e l' integrità (PTTI) sono, altresì, tenuti alla pubblicazione di detti atti sul proprio sito istituzionale nella sezione "amministrazione trasparente" dal 23.04.2015, adesso saranno cazzi amari per la costata del baro.


 
 
 

IL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE E ASPIRANTE BECCHINO

Post n°506 pubblicato il 12 Aprile 2015 da policaretto
 
Foto di policaretto

Casa della Legalità
www.genovaweb.org/volume_terzo_definitivo.pdf

UN INVITO AI DUE CONSIGLIERI DI MINORANZA, I DUE DOMENICO PER ESSERE PIU' CHIARI, SPERO SAPPIATE CHE PER ACCEDERE A TUTTI GLI ATTI DEL COMUNE, DI QUALSIVOGLIA NATURA, NON DOVETE AVERE ALCUN NULLA OSTA DA PARTE DI NESSUN RESPONSABILE!!! C'E' UNA SENTENZA CHE HA FATTO DEFINITIVAMENTE CHIAREZZA!!! NESSUNA RICHIESTA 242/90 E ALTRE NORME.  TUTTO CIO' CHE CHIEDETE VI DEVE ESSERE DATO IN TEMPO REALE. PREMESSO QUANTO SOPRA, CHIEDETE DELLE ASSICURAZIONE DI COPERTURA DI RESPONSABILITA'  DEL COMUNE E CONTROLLATE ALMENO GLI ULTIMI CINQUE ANNI!!! SCOPRIRETE IN QUANTE TRUFFE SONO CADUTE LE ASSICURAZIONI, SPULCIATE I NOMI DI CHI E' STATO RIMBORSATO SENZA DIRITTO A SPESE DEI PAESANELLI. CHIEDETE ALLA MOGLIE DEL CIUCCIARO I RISCONTRI DI CHI PAGA L'ACQUA, LA SPAZZATURA E LE ALTRE TASSE CON PARTICOLARE INTERESSE A PARENTI, AMICI E CONOSCENTI DEI CONSIGLIERI PRESENTI ED EX E DELLA STESSA GIUNTA. COSI' SI FA POLITICA, COSI' SI FANNO GLI INTERESSI DEI PAESANELLI NEL PAESE DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE E ASPIRANTE BECCHINO. NON FATE I CIALTRONI COME I VV.UU. CHE SI CHIUDONO A CHIAVE QUANDO DEBBONO INTERVENIRE, DENUNCIATELI IN CONSIGLIO PER IL FATTO DELL'AGGRESSIONE ALLA RAGAZZA DI COLORE.  NON  NASCONDETEVI COME LORO.   

ANCORA UNA CIALTRONATA DEI VV.UU. DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE E ASPIRANTE BECCHINO. IERI I CIALTRONI INVECE DI AIUTARE UNA RAGAZZA DI COLORE AGGREDITA DA UN ESAGITATO, SI SONO CHIUSI IN  UFFICIO FACENDO FINTA DI NON VEDERE NULLA, L'UFFICIO DEI CIALTRONI È A CINQUE METRI DA DOVE È AVVENUTA L'AGGRESSIONE, SONO DOVUTI INTERVENIRE I CC DI ROCCELLA IN AIUTO A UN LORO COLLEGA IN BORGHESE E DELLA SVENTURATA RAGAZZA. VERGOGNA!!!

PERCHE' NESSUNO SI INTERESSA DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE E ASPIRANTE BECCHINO? CHIEDIAMO ALLA GUARDIA DI FINANZA, AI CARABINIERI E ALLA GUARDIA FORESTALE DI APRIRE GLI OCCHI E COMBATTERE UNA VOLTA PER SEMPRE L'ILLEGALITA' DIFFUSA IN QUESTO PAESELLO. LO SANNO QUELLI DELLA GUARDIA DI FINANZA, I CARABINIERI E LA GUARDIA FORESTALE CHE I DIPENDENTI CHE RISIEDONO IN MARINA E A FOCA' TIMBRANO IL CARTELLINO DAVANTI L'UFFICIO DEI VIGILI URBANI DELLA MARINA PER RECARSI A LAVORARE IN COMUNE AL CENTRO O NELLE VARIE DELEGAZIONI CONTEGGIANDO L'ORARIO DI PARTENZA COME ORARIO DI LAVORO? LO SANNO CHE MOLTI PAESANELLI HANNO L'ENERGIA ELETTRICA GRATIS E IN TANTI CASI ANCHE IL TELEFONO PAGATI DAL COMUNE? LO SANNO CHE I VV.UU. NON FANNO IL PROPRIO DOVERE E CHI DOVREBBE DENUNCIARLI NON LO FA? IL COMUNE E IL RESPONSABILE DEL PERSONALE HANNO APERTO UN PROCEDIMENTO DOSCIPLINARE PER QUEI DIPENDENTI CHE SONO STATI ATTENZIONATI NEL PROCESSO METROPOLIS?

 nella.merda il 24/04/15 alle 19:36 via WEB
DUE BUONE NOTIZIE SULLA GAZZETTA DEL SUD, ANCHE SE RIPORTATE IN DUE PICCOLI TRAFILETTI, LA PRIMA RIPORTA UNA FOTO DELLE FOGNE A MARE ALL'ALTEZZA DEI CAMPI DA TENNIS, RICORDATE CHE OGNI ANNO L'ARPA STONATA RIPORTA CHE FATTI I PRELIEVI NEL MESE DI APRILE, L'ACQUA DEL MARE DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE E' DA BERE. LA CAPITANERIA DI PORTO E LA GUARDIA FORESTALE LATITANO. LA SECONDA BUONA NOTIZIA E' CHE AL COSTATA HANNO BOCCIATO IL BILANCIO FASULLO CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI.

 u.spiritatu il 20/04/15 alle 18:34 via WEB
NEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE HANNO MESSO UNA INUTILE IDIOTA A FAR FINTA DI FARE MULTE, CON IL BLOCCHETTO FA FINTA DI SCRIVERE INOLTRE E' UN AUSILIARIO. I VECCHI VOLPONI SI GUARDANO BENE DAL FARE IL PROPRIO DOVERE. PERICOLO COSTANTE CON POSTEGGI IN PIENA CURVA IN TUTTA LA MARINA.

CEDONO I PILONI, CEDONO PONTI, CEDONO STRADE E PER FORTUNA SI FANNO LE DOVUTE INDAGINI, NEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE OGNI ANNO CEDE IL LUNGOMARE... C'E' MAI STATA UNA SOLA INDAGINE, HANNO MAI FATTO LE PROVE SUL CEMENTO? PERCHE' LA MAGISTRATURA NON PROCEDE ALL'ARRESTO DELLA GIUNTA E DEI TECNICI PROFESSIONISTI CHE CON IL LUNGOMARE HANNO INTASCATO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO?

 nella.merda il 11/04/15 alle 19:17 via WEB
(ANSA) - BAGNARA CALABRA (REGGIO CALABRIA), 11 APR - Su proposta del Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Bagnara Calabra, dove sono state accertate forme di condizionamento delle istituzioni locali da parte della criminalità organizzata. Il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, aveva disposto l'accesso antimafia il 12 giugno scorso dopo alcune informative di polizia su presunte infiltrazioni. MENTRE RIMANE IN PIEDI LA GIUNTA DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE E ASPIRANTE BECCHINO. UNA VITA A DARE APPALTI A CHI HANNO VOLUTO, INTERCETTAZIONI CHE PORTANO A DELINQUENTI 'NDRANGATISTI PER IL LUNGOMARE, SI VOLEVANO VENDERE UNA INTERA MONTAGNA ALLA 'NDRANGHETA DEI BOSCHI, 1.200.000,00 € PER IL CAMPO DI CALCIO A TUTT'OGGI HANNO TAGLIATO GLI ALBERI E SI SONO PORTATI LE LEGNA A CASA, NON SI CAPISCE PERCHE' HANNO DISTRUTTO ALBERI DI OLTRE 40 ANNI. LA FOGNA DA MESI FINISCE AL MARE, CHI SONO I COMPLICI DI QUESTA GENTAGLIA CHE PERMETTONO ALLA GIUNTA DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA DI FARE TUTTO QUELLO CHE VOGLIONO NELLA COMPLETA INDIFFERENZA DELLE AUTORITA' PRESENTI SUL TERRITORIO E DELLA GIUSTIZIA.

 u.spiritatu il 28/03/15 alle 19:22 via WEB
Da più giorni va avanti il teatrino della nipotina del paesello di linu u latru da gurna nigra affiliato al locale e aspirante becchino. La signora già in passato ha messo in subbuglio l’ordine pubblico riuscendo perfino a fare intervenire un vescovo a una marcia organizzato dal baro del paesello per una bombetta di natale fatta “esplodere non sappiamo da chi”. Oggi grida al lupo al lupo perché si sente minacciata fisicamente da richiedenti asilo che con molta probabilità stanchi delle angherie loro perpetrate, chiedono di essere rispettati dignitosamente. Sono più di otto anni che ci marcia con la scusa dell’accoglienza. Purtroppo gli ispettori ministeriali e europei non hanno mai messo il naso in queste delicate cose. Arrivano centinaia di migliaia di euro se non milioni. Speriamo che qualcuno chieda spiegazioni alla signora e qualche buon giudice apra un fascicolo.

SPETTACOLO INDECOROSO E UMILIANTE PER IL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE IN TV, IGNORANTI NESSUNO ESCLUSO, IL DELINQUENTE CHE SI FECE COMPRARE LA VESPA DALLA MAMMA MINACCIANDOLA DI RIFERIRE AL PADRE COSE INDICIBILI. IL MARIUOLO CON LA SPOCCHIA DEL GRANDE UOMO GIA' SFRUTTATORE E NEGRIERO. IL SINDACHELLO IGNORANTE CON IL FRATELLO FALLITO. ALTRO CHE PAESELLO DELL'ACCOGLIENZA, PAESELLO DEGLI INTERESSI PERSONALI IN BALIA DI LADRI, DELINQUENTI, 'NDRANGATISTI E SFRUTTATORI DI PERSONE DEBOLI.  

 
 
 

IL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA SEMPRE DI PIU' NELLA MERDA

Post n°505 pubblicato il 14 Marzo 2015 da policaretto

SEMPRE PIU' MERDA A MARE, HANNO SCAVATO PER FARLA DEFLUIRE PIU' VELOCEMETE E NESSUNO DENUNCIA IL SINDACO E L'AMMINISTRAZIONE TUTTA. FRA QUALCHE GIORNO L'ARPACAL CI FORNIRA', COME OGNI ANNO, RISULTATI ECCELLENTI, UN MARE DA BERE QUELLO DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO AL LOCALE. I VV.UU. CONTINUANO INDISTURBATI A GRATTARSI LE PALLE INTASCANDO LO STRAORDINARIO, OLTRE IL LAUTO STIPENDIO, SENZA FARE UN BEL NIENTE. NEANCHE LA FORZA PUBBLICA SI INTERESSA, NON SI INTERESSA L'UFFICIALE SANITARIO E NON SI INTERESSANO GLI SCRIBBACCHINI DELLA CAZZETTA E DEL QUOTIDIANO. EPPURE E SOTTO GLI OCCHI E I NASI DI TUTTI. VERGOGNA, QUESTA E' LA CARTOLINA DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO AL LOCALE. ANCHE QUEST'ANNO SI BUTTERANNO DECINE DI MIGLIAIA DI EURO PER SISTEMARE IL CEMENTO DISTRUTTO PER L'ENNESIMA VOLTA. TUTTO IL LUNGOMARE E LA SPIAGGIA SONO PIENI DI DETRITI, LASTRE DI CEMENTO, BOTTIGLIE DI BIRRA E TANT'ALTRA PORCHERIA. NON ABBIAMO PAROLE. PROBABILMENTE GLI AMMINISTRATORI SONO ABITUATI AL LURIDUME ANCHE A CASA LORO.

 
 
 

IL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO AL LOCALE E ASPIRANTE BECCHINO E' IMMUNE?

Post n°504 pubblicato il 04 Marzo 2015 da policaretto
 

QUANTI PAESANELLI HANNO AVUTO IN OMAGGIO CASE POPOLARI, CHE NON OCCUPANO, PUR ESSENDO PROPRIETARI DI IMMOBILI DI PREGIO E ADDIRITTURA NON PIU' RESIDENTI O CON RESIDENZE ESTERE.

SINDACHELLO SI DIA UNA MOSSA E REQUISISCA QUESTI IMMOBILI. 

Bovalino (RC), controlli su case popolari: 14 indebitamente “cedute” e 25 disabitate.
 
Con il supporto dei militari Compagnia Speciale del Gruppo Operativo Calabria di stanza in
Vibo Valentia, i Carabinieri del Gruppo di Locri hanno sottoposto a un'approfondita azione di verifica la situazione alloggiativa dell'edilizia residenziale pubblica del comune di Bovalino. Nel volgere di un solo giorno, i militari dell'Arma hanno controllato 108 alloggi popolari, in cui sono state identificate quasi 300 persone, trovate all'interno degli appartamenti al momento dell'attività ispettiva. I nominativi di questi soggetti sono stati incrociati con gli elenchi forniti dal Comune di Bovalino e dall'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica (ATERP) di Reggio Calabria, al fine di riscontrarne la coincidenza. All'esito dell'ampio servizio, i Carabinieri hanno accertato che 14 alloggi sarebbero stati indebitamente ceduti dagli assegnatari, anche a titolo oneroso, a terzi non aventi alcun titolo ad occuparli, mentre in altri 25 appartamenti non è stata riscontrata la presenza di alcuno (sono tuttora in corso ulteriori accertamenti tesi a individuare dove i legittimi assegnatari, qualora ancora in vita, abbiano trasferito il proprio domicilio ovvero la dimora, posto che hanno mantenuto la residenza presso tali case popolari). Durante le ispezioni, i Carabinieri hanno anche censito un appartamento ammobiliato ma ormai, e da tanto tempo, in evidente stato di abbandono e un altro completamente devastato con all'interno escrementi di animale da allevamento, verosimilmente utilizzato come pollaio. I controlli effettuati sono stati altresì volti a verificare se fossero stati realizzati allacci abusivi alla rete pubblica dell'energia elettrica ovvero dell'erogazione dell'acqua: all'esito, una 42enne è stata denunciata a piede libero per furto di energia elettrica in quanto ha "bypassato" il contatore, allacciando l'impianto elettrico domiciliare alla rete pubblica.

Il risultato dei controlli è stato ora trasmesso all'ATERP di Reggio Calabria per i conseguenti provvedimenti di competenza.

    Creato Mercoledì, 04 Marzo 2015 09:12

 
 
 

Con la scomparsa del Maestro Di Mauro il paesello è ancora più povero.

Post n°503 pubblicato il 09 Gennaio 2015 da policaretto

CAULONIA: MORTO IL MAESTRO PIETRO DI MAURO.

Stroncato da una  breve quanto inesorabile malattia, è deceduto  ieri sera il maestro Pietro Di Mauro.

Con lui scompare una delle figure più positive della Caulonia degli ultimi 40 – 50 anni. Arrivato da Castellammare di Stabia sul finire degli anni ’60, quale docente di musica alla locale Scuola Media, avviò da subito una scuola popolare di educazione musicale. Ogni sera accoglieva i giovani del vecchio centro storico per avviarli ai rudimenti della musica che, col tempo, sono divenuti conoscenza. Nel volgere di breve tempo, la sua scuola venne frequentata anche da persone adulte, molte delle quali avevano fatto parte della banda musicale locale che era andata scemando un decennio prima anche in conseguenze dell’emigrazione. In poco tempo si iniziò a concertare fino al punto di creare un vero e proprio complesso bandistico conosciuto ed apprezzato nel comprensorio. Da quella scuola sono passate intere generazioni di giovani cauloniesi. Oggi, in quasi tutte le famiglie della cittadina jonica, c’è più di un componente che conosce la musica. Molti giovani della scuola di musica del maestro Di Mauro “u professò” sono poi approdati al conservatorio di musica Francesco Cilea di Reggio Calabria e numerosi sono quelli che hanno conseguito il previsto titolo di studio. Imponenti i raduni della banda che ogni estate hanno attraversato le vie cittadine. A volte si contavano anche più di cento musicanti intonare le note delle classiche marce per poi chiudere, sempre ed in qualunque occasione, l’Inno di Mameli. Particolarmente qualitativi i concerti di capodanno nell achiesa Matrice di Caulonia, quando il complesso bandistico si cimentava in mirabili esecuzioni di arie di musica lirica, musica classica, rock, pop, colonne sonore di films famosi. Negli annali resterà il ricordo del concerto che il complesso bandistico, sotto la direzione del Suo maestro ha tenuto sul palcoscenico del Kaulonia Tarantella Festival 2012. Insignito quale cittadino illustre per meriti professionali, umani e sociali. I funerali avranno corso domani nella Chiesa Matrice, partendo dalla casa dell’estinto.

Povera Caulonia si augura che con la scomparsa del compianto Maestro Pietro Di Mauro che in tutti questi anni ha tenuto lontani dalla "strada" tanti ragazzi/e, qualche squallido/a personaggio, per bramosia di apparire "prima donna", non distrugga l'immane lavoro del Maestro. 
 
Alla famiglia e ai parenti tutti, porgiamo le più sentite condoglianze per la grande perdita.

 

 
 
 

Dopo il giudice di pace, i ladri del paesello di linu u latru da gurna nigra rinunceranno all'ultra velocità di internet

Post n°502 pubblicato il 28 Dicembre 2014 da policaretto

Impariamo a vivere a 100 Megabit al secondo

Dom, 28/12/2014 - 16:07
L’avvio dei lavori di cablaggio in tutta la Provincia cambierà radicalmente il nostro modo di vivere internet e la vita

Quando si parla di Città Metropolitana il pensiero va immediatamente a un centro abitato di dimensioni sconfinate, in cui infrastrutture e servizi efficientissimi sono amministrati da un valido sistema di telecomunicazioni. Immaginiamo, però, che non soltanto questa città di immediata realizzazione possa accedere a questo tipo di tecnologie, ma che possa farlo anche uno dei suoi centri satellite, di modo da non perdere contatto con lo snodo centrale del territorio di appartenenza.
Ebbene, di qui a qualche anno questo dovrebbe essere il nuovo assetto amministrativo del Paese e, cosa più importante, della nostra Provincia. In ottica 2020, infatti, la Città Metropolitana di Reggio Calabria dovrebbe diventare il punto di riferimento di un'amministrazione florida e puntuale, che sappia ascoltare con attenzione e lungimiranza le richieste che giungono in tempo reale dal baricentro della Locride, Siderno e Locri in particolare.
Il tutto, a una velocità di 100Mb/s.
Siamo ben lontani dal drone solare che Google sta progettando per far “piovere” sulla Silicon Valley una connessione a 1Gb/s, ma in queste ore la già obsoleta linea internet che raggiunge le nostre case a una velocità di 7Mb/s, viene sostituita da chilometri e chilometri di fibra ottica “dormiente”. Sono le basi della connessione a banda larga, un tipo di collegamento con la rete che dovrebbe cambiare radicalmente le nostre vite e permetterci di assistere a una rivoluzione del modo di accedere a internet come non si vedeva dai primi anni 2000.
In Calabria il bando per la realizzazione dei lavori è già stato vinto da Telecom, che in queste ultime settimane dell'anno sta pubblicizzando in maniera quasi virale la connessione dell'intero Paese attraverso “fibra”, e sono già stati selezionati i 223 comuni che potranno essere raggiunti da questa connessione di nuova generazione entro la fine del 2015. Nonostante il lavoro sia complicato, l'azienda di telecomunicazioni italiana garantisce che, tra un anno, la popolazione di questi centri abitati dovrebbe essere raggiunta da una connessione a “banda larga” potenzialmente pari a 30Mb/s e che le grandi industrie, aziende, scuole e centri sanitari sparsi sul territorio potrebbero già sfruttare una connessione a “banda ultra-larga” pari a 100Mb/s. Sia chiaro che questo non significa che per allora navigheremo a queste velocità, ma, più semplicemente, che sarà stata effettuata la predisposizione fisica a questo tipo di connessione, che dovrebbe divenire pienamente operativa, grazie all'installazione di appositi ripetitori, solo cinque anni dopo. Discorso a parte, tuttavia, dovrebbe essere fatto per il porto di Gioia Tauro, in cui, vista la sua natura di Zona Economica Speciale, la banda ultra-larga dovrebbe essere già operativa tra 365 giorni. Niente paura, inoltre, per i restanti 186 comuni calabresi non raggiunti nell'immediato futuro dalla fibra ottica. L'Unione Europea, infatti, ha già previsto lo stanziamento dei fondi utili a incrementare il bacino di utenze raggiunte dalla banda larga e residenti nelle cosiddette “zone bianche” (fasce territoriali in cui la ditta appaltante non ha previsto investimenti), in modo da conseguire con la massima efficienza l'obiettivo del 2020 di garantire a tutta la popolazione l'accesso a internet, prospettiva che l'Italia è ancora ben lontana dal raggiungere.
Servire migliaia di utenze con la banda larga, oltre a garantire migliore accesso anche a chi non è compreso nel progetto, che potrebbe continuare a sfruttare la già efficiente connessione a 7Mb, rientra in un piano di sviluppo che potrebbe costituire uno sprone non indifferente alla crescita socioeconomica della nostra zona. Se, accanto a questo progetto, i sindaci e gli amministratori regionali e provinciali pensassero a una maggiore informatizzazione dei sistemi, infatti, si potrebbe dare un colpo decisivo all'inceppatissima macchina burocratica calabrese, che subirebbe così uno snellimento non solo nei tempi, ma anche nelle spese.
Ritorniamo alla nostra ipotetica Città Metropolitana, ripensiamo alla nostra conurbata Siderno-Locri e immaginiamo che questa città abbia un doppione virtuale al quale l'amministrazione possa accedere liberamente per poter gestire la res publica. Non esisterebbero più circolari e comunicati stampa, ma una rete che la tenga in contatto costante con Reggio permettendole di accordarsi senza il timore di incorrere in situazioni incresciose come quella relativa al conferimento dei rifiuti. Immaginiamo poi che ogni contribuente possa avere un suo spazio dedicato in questo doppione virtuale e poter controllare o aggiornare il suo stato di famiglia, le scadenze e i rinnovi dei propri documenti comodamente dal suo PC, senza doversi recare al Comune. Immaginate anche che questa documentazione venga riportata automaticamente sul doppione virtuale della vostra città e da lì fatta rimbalzare fino ai server centrali del Ministero.
La connettività sta cambiando la nostra vita. Facciamoci cambiare la vita dalla connettività.

 
 
 

babba chiedilo al sindachello del paesello di linu u latru da gurna nigra

Post n°501 pubblicato il 24 Dicembre 2014 da policaretto

Dieni e Nesci (M5S): “Che errore la cancellazione del Giudice di Pace di Caulonia”
Mar, 23/12/2014 - 18:35

“La chiusura degli Uffici del Giudice di Pace di Caulonia è uno errore madornale.” Non hanno dubbi le deputate calabresi del Movimento 5 Stelle Federica Dieni e Dalila Nesci nel bollare come uno sbaglio il decreto del Ministro della Giustizia che dispone l’accorpamento della sede del Giudice di Pace di Caulonia con quella di Locri.

“In una terra in cui il presidio da parte dello Stato e la garanzia di giustizia è una necessità ineliminabile per contrastare il vuoto che verrebbe immediatamente coperto dall’ ‘Ndrangheta, questa chiusura è l’ennesima brutta notizia. E non ci è dato sapere in modo chiaro quale ragione concreta abbia portato il Ministero a rivedere le sue posizioni precedenti. C’è un altro particolare sconcertante: mentre il Parlamento votava un decreto legge che manteneva gli Uffici di Caulonia (d.l. 132 del 12 settembre 2014) lo stesso giorno, il 10 novembre, il Ministro Orlando siglava un decreto ministeriale con cui se ne disponeva la chiusura, in spregio della volontà espressa dalle Camere. Per questo abbiamo deciso di presentare un’interrogazione che domandi conto a questo Governo del suo incomprensibile e incoerente operato.” commenta la prima firmataria Federica Dieni.

“L’atto di Orlando manca peraltro di una sufficiente motivazione.” aggiunge Dalila Nesci. “Un generico invocare risparmi e razionalizzazioni ci sembra francamente troppo poco. La sede di Caulonia lavorava 700 pratiche all’anno, una mole di lavoro che difficilmente sarà raccolta senza conseguenze da Locri, senza contare che la sede della costa ionica era attrezzata e stava formando nuovo personale. Che servizio intendiamo dare ai cittadini?”

“Viene da chiedersi,” concludono le due parlamentari “quali criteri abbiano sovrinteso a questa decisione. Non certo motivazioni di tipo territoriale dato che ora un’area molto grande resterà priva di presidio. Non è altro che la solita decisione “illuminata” di questo Governo, probabilmente molto più attento a dare ascolto a qualche referente politico che ai cittadini.”

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U bellu meu - il paesello di linu u latru da gurna nigra -

Foto di policaretto

  u.spiritatu il 11/12/14 alle 19:03 via WEB Il legale du bellu meu contesta la decisione del giudice che lo ha condannato a due mesi di reclusione per aver aggredito un giornalista. Mai avremmo pensato che una persona così equilibrata, tranquilla, educata e rispettosa come l'avvocato del condannato scantonasse in questo modo contro la giustizia e contro un giornale si permette di suggerire che le cronache locali vengano riportate in senso più garantista e quindi in armonia con la linea editoriale. Anche se sul giornale in questione scrive un pregiudicato, non è corretto chiedere di parteggiare per l'uno o per l'altro! Sappiamo quanto sia scurrile e maleducato, manesco e intollerante u bellu meu e sappiamo anche che il giornalista è nu gargiazzu ma non intollerante e manesco.

 u.spiritatu il 06/12/14 alle 09:44 via WEB Dopo sei anni, una causa penale vicinissima alla prescrizione, due mesi sono veramente ridicoli. I giudici dovrebbe andare in fondo e controllare gli affari sporchi e lo sproporzionato accumulo di beni immobili. Per gli impiegati dello stato basta un solo giorno di condanna per essere licenziati in tronco... speriamo almeno in questo!!! 

Quello che sta succedendo a roma in questi giorni, il paesello di linu u latru da gurna nigra affiliato alla locale lo vive da 30 anni e nessuno ci ha mai messo il naso...

 
 
 

L'AIA SEZIONE DI LOCRI DENUNCERA' I SOPPRUSI PATITI SUL CAMPO DEL PAESELLO?

Post n°499 pubblicato il 05 Dicembre 2014 da policaretto

L'assessore Cagliuso condannato per aggressione a un giornalista Ven, 05/12/2014 - 15:48
Il dottor Francesco Cagliuso, assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione, nonché vice sindaco del Comune di Caulonia. È stato ritenuto colpevole del reato di percosse e condannato dal Tribunale di Locri, giudice monocratico G.O.T. dottoressa Elisabetta Larosa, All’esponente del Partito Democratico, concesse le attenuanti generiche, è stato sanzionata una pena di mesi due di reclusione (pena sospesa), oltre al pagamento delle spese processuali, al risarcimento della parte civile da liquidarsi in separata sede e al pagamento delle spese processuali in favore della parte civile. Cagliuso dovrà pure provvedere, a proprie pese, alla pubblicazione per estratto della sentenza emessa, entro il termine di tre mesi dal passaggio in giudicato, sul quotidiano Gazzetta del Sud per due volte. Al contempo la dottoressa Larosa ha assolto tanto il dottor Cagliuso quanto il
dottor Scuteri per i reati di ingiuria. L’Assessore comunale, difeso dall’avvocato Nicola Alvino, aveva querelato il giornalista per ingiuria e lesioni, ma a sua volta era stato querelato e chiamato a rispondere di aggressione nei confronti dello stesso dottor Armando Scuteri, giornalista pubblicista, assistito dagli avvocati Adele Ritorto e PierFrancesco Campisi. I quali, salvo un semplice cenno di soddisfazione umana e professionale per la assoluzione del loro assistito, non hanno voluto rilasciare alcun commento, per deontologia e anche perché attendono le motivazioni trattandosi di sentenza di primo grado, cioè appellabile. I fatti si svolsero l’8 agosto 2008, sul lungomare di Caulonia, in occasione di un imponente sversamento di liquame fognario che invase la spiaggia e i lidi creando scompiglio tra i bagnanti. Cagliuso intervenne sul posto come assessore comunale, mentre Scuteri, corrispondente della Gazzetta Del Sud era intento a fotografare i fatti per la stampa.

 
 
 

'NDRANGHETA

Post n°496 pubblicato il 18 Novembre 2014 da policaretto
Foto di policaretto

“La sua forza è nelle tradizioni”: le mani delle ‘ndrangheta in Lombardia

Sono stati documentati per la prima volta nella storia della lotta alla criminalità i rituali mafiosi per il conferimento delle cariche interne e le modalità di affiliazione alla 'ndrangheta. Nell'operazione che ha portato all'arresto di quaranta presunti affiliati alla 'ndrangheta su richiesta della Dda di Milano, i carabinieri del Ros hanno ripreso in diretta la cerimonia di conferimento della Santa, il più alto grado di affiliazione 'ndranghetista, in precedenza solo raccontata da pentiti. "Per la prima volta abbiamo sentito il giuramento dalla voce dei mafiosi mentre in precedenza era sempre stato raccontato negli interrogatori dai boss. E qui non siamo in Calabria ma nella ridente provincia del nord dove sono state individuate le 'mangiate', cioè i summit di 'ndrangheta". Ha commentato così lo storico risultato dell'indagine "Insubria" il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini che ha coordinato l'indagine della Dda milanese che ha portato in carcere 37 persone e tre agli arresti domiciliari.

Le immagini "in diretta" sono state girate nel comune di Castello di Brianza, in provincia di Lecco, e si riferiscono a due giornate,  il 31 maggio e il 13 settembre scorso, durante le quali si vede un capo della "locale" recitare  la formula di affiliazione. Durante il giuramento per il conferimento della Santa è anche fatto riferimento a Mazzini, Garibaldi e La Marmora. Garibaldi, nella ricostruzione degli investigatori, rappresenta il capo del Locale di 'ndrangheta (l'organizzazione locale), Mazzini il contabile e La Marmora riveste invece la carica di "236 mastro di giornata", tra le più altre dell'associazione. Tra gli arrestati nell'operazione della Dda di Milano contro la 'ndrangheta, chi riceve la carica della Santa andava incontro a seri pericoli in caso di "grave trascuranza" o tradimento.

"Dovete essere voi a sapere che avete fatto la trascuranza. Vi giudicate voi quale strada dovete seguire", dicono i Santisti in alcune intercettazioni e la punizione poteva arrivare al suicidio. Il giuramento avviene infatti davanti a un'arma o a una "pastiglia". "Quanti colpi ha in canna, ne dovete riservare sempre uno!", spiegano, intercettati, altrimenti c'è sempre "una pastiglia di cianuro" oppure "vi buttate dalla montagna".

Il giuramento alla 'ndrangheta si farebbe davanti a un'arma e a una pastiglia di cianuro, perché sono due dei modi in cui l'affiliato potrebbe scegliere di morire in caso di tradimento. Lo ha spiegato il gip Simone Luerti nell'ordinanza di arresto dell'inchiesta Insubria. "Agli affiliati che possiedono la dote della Santa – riporta Luerti – viene riconosciuta autonoma capacità di valutazione sul proprio operato ('oggi, da questo momento in avanti, non vi giudicano gli uomini {. ..} vi giudicate da solo!') Nel caso in cui commetta degli errori, il santista non attenderà di essere giudicato dai suoi 'saggi fratelli', bensì dovrà irrogarsi motu proprio una sanzione ('Dovete essere voi a sapere che avete fatto la trascuranza. Vi giudicate voi quale strada dovete seguire), che, nel caso di 'una trascuranza gravè e soprattutto di tradimento, potrebbe anche essere il suicidio. È proprio in tale ottica che il giuramento viene effettuato davanti ad un'arma ed a una 'pastiglia'; entrambi gli oggetti sono carichi di valore simbolico, poiché rappresentano le modalità con cui il santista potrà scegliere di morire: mediante un colpo di pistola ('quanti colpi ha in canna, ne dovete riservare sempre uno!'), mediante una pastiglia di 'cianuro' ovvero lanciandosi nel vuoto ('la pastiglia o la montagna... vi buttate dalla montagnà)".

"Sembra un film invece è la realtà, è la forza della tradizioni" ha aggiunto Ilda Boccassini durante la conferenza stampa di questa mattina. "Dal 1800 a oggi la 'ndrangheta è stata sempre quella – ha proseguito – durante le perquisizioni abbiamo trovato un quaderno con un formulario. Spero che tanti giovani abbiano la costituzione sul comodino, l'antistato ha le formule dei riti dove i valori della vita vengono visti in forma negativa e condizionano il vivere democratico. C'è il riferimento ai padri dell'unità di Italia, il fatto dell' autoresponsabilizzazione, cioè se tu commetti un errore o un grave torto, tu non sarai giudicato da altri, ma hai soltanto un alternativa: la morte. Voi capite qual è la forza di un'associazione come la 'ndrangheta: la forza delle tradizioni".

Il procuratore aggiunto parlando ancora del giuramento filmato ha commentato: "C'è un misto
religioso e non religioso nel giuramento della 'ndrangheta, si dice che i personaggi citati appartenessero alla massoneria nel senso buono del termine. Qui emerge, come in tutti i rituali, la bellezza di vedere il termine 'umiltà', 'luna', 'sole'".

Tra gli affiliati anche un ragazzo minorenne che sarebbe stato affiliato alla locale di Calolziocorte (Lecco) grazie al sostegno del padre, Salvatore Pietro Valente, arrestato.

Secondo i particolari emersi dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip Simone Luerti, l'uomo era "in possesso della dote del 'vangelo' e oltre al figlio 17enne avrebbe fatto affiliare alla 'ndrangheta anche il giovane nipote Nicholas Montagnese, arrestato. Valente, si legge nell'ordinanza di custodia cautelare, avrebbe anche "organizzato la riunione nel corso della quale sono state conferite le 'doti' al figlio minore e al nipote, nella circostanza mettendo a disposizione un luogo nella propria disponibilità".

 "La loro affiliazione è qualcosa che hanno nel Dna e nella pelle e possono allontanarsi dalla 'ndrangheta o collaborando con lo Stato o con la morte" ha sottolineato la Boccassini, concetto poi ripreso anche dal pm Paolo Storari che ha raccontato che "nonostante il carcere dalla 'ndrangheta non si esce". Infatti alcune delle persone finite in cella oggi erano già stati arrestati e condannati in seguito all'operazione 'Fiori della notte di San Vitò del 1994.

"Tra il 2008 e il 2014 sono stati accertati 500 episodi intimidatori tra i quali molte estorsioni che in gran parte non vennero denunciate dalle vittime" ha spiegato il pm di Milano Paolo Storari che insieme alla collega Francesca Celle e il procuratore aggiunto Ilda Boccassini ha coordinato le indagini della Dda milanese. Il pm in conferenza stampa ha precisato che "in tanti casi le estorsioni sono state apprese in diretta con le intercettazioni, e che "una delle attività prevalenti" delle cosche decapitate stamane in Lombardia "era quella del recupero crediti in quanto gli imprenditori si rivolgevano all'ndrangheta quando avevano problemi di insolvenza".

Secondo quanto riferito dalla Boccassini, "le indagini sono stati fatte in tempi molto brevi, sono iniziate nel 2012 e nel 2014 sono già state emesse le ordinanze di custodia cautelare: se non ci saranno ostacoli, penso che si procederà con il rito immediato nei confronti degli arrestati". Sono andate a processo con giudizio immediato, che consente di saltare l'udienza preliminare accorciando i tempi del procedimento, anche alcune delle persone coinvolte in indagini condotte in passato dalla Dda di Milano sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Lombardia, tra cui l'inchiesta Infinito.
"Le operazioni contro la 'ndrangheta continuano – ha specificato il capo della Dda milanese
– ma l'omertà resta".

Ecco i nomi degli arrestati:

Adduci Angiolino, nato a Grisolia, CS, l'08/02/1951;
Ambesi Pasquale, nato a Oppido Mamertina (RC), il 3.12.1959;
Bruzzese Raffaele, nato a Grotteria (RC) il 25/11/1964;
Buttà Giovanni, nato a Caronia (ME) il 23/11/1962;
Chlndamo Michelangelo, nato a Palmi (RC) il 02/11/1953;
Condò Antonio, nato a Lecco (LC) il 07/02/1970;
Condò Ivan, nato a Lecco (LC) il 15/08/1975;
Condò Marco, nato a Lecco (LC) il 23/07/1971;
Gallo Fortunato, nato a Giffone (RC) il 04/01/1952;
Gentile Antonio, nato a Cittanova (RC) il 04/05/1976;
Gozzo Rosario, nato a Giffone (RC) il 07/01/1964;
Greco Giuseppe, nato a Como, il 29.6.1983;
Iacopetta Salvatore, nato a Locri (RC) il 21/05/1975;
Lamanna Domenico, nato a Laureana di Borrello (RC) il 21/02/1950;
Larosa Michelangelo, nato a Giffone (RC) i131.10.1971;
Larosa Salvatore, nato a Cantù (CO) il 07/04/1978;
Mandaglio Antonio, nato a Giffone (RC) il 01/03/1954;
Mandaglio Bartolomeo, nato a Giffone (RC) il 24/10/1958;
Mandaglio Luca, nato a Lecco (LC) il 12/10/1984;
Marinaro Giovanni, nato a Caronia (ME) il 06/02/1960;
Mercuri Antonino, nato a Giffone (RC) il 03/10/1950;
Mercuri Bruno, nato a Giffone (RC) il 20/07/1952;
MontagnesE Nicholas, nato a Lecco il giorno 11/12/1992;
Monteleone Giuseppe, nato a Cinquefroncli (RC) il 21/10/1989;
Panuccio Albano, nato a Oggiono (LC) il 30/04/1981;
Panuccio Antonino, nato a Giffone (RC) il 01/06/1957;
PaviglianitI Marco, nato a Cantù (CO) il 01/07/1984;
Petrolo Francesco, nato a Giffone (RC) il 15/04/1958;
Puglisi Giovanni, nato a Cantù (CO) il 23/04/1994;
PuglisI Giuseppe, nato a Messina (ME) il 20/08/1961;
Rullo Alfredo, nato a Giffone (RC) il 13/10/1955;
Rullo Luciano, nato a Como (CO) il 12/09/1967;
Scali Giuseppe Salvatore, nato a Grotteria (RC) il 25/03/1936;
Sciacca Filippo, nato Giffone (RC), il 2.3.1963
Valente Ivano Bartolomeo, nato a Cinquefrondi (RC) il 17 /05/1989;
Valente Salvatore Pietro, nato a Taurianova (RC) il 31107/1966 ;
Varrone Vittorio, nato a Belcastro (CZ) il 04/12/1973;

Ai domiciliari:
Bersani Giuseppe, 49 anni
Miranti Renato, 46 anni
Panuccio Michelangelo, 61 anni

"Ancora... quasi la maggioranza... con gli stessi coimputati... dove fanno una riunione di 'ndrangheta... a Milano.. e praticamente che succede... succede che da questa riunione avevano tutto registrato... microspie... tutte.. oggi come oggi.. capisci... ho in tasca un cellulare... è come avere in tasca un Carabiniere... oggi come oggi...questa qua era la Boccassini. il pubblico ministero che ha fatto il blitz all'epoca". È una delle intercettazioni del presunto capo della locale di Fino Mornasco ( Como) Michelangelo Chindamo tra i 40 arrestati dell'operazione contro la 'ndrangheta diretta dalla Dda di Milano.

"Proprio la tranquillità solare con cui gli indagati intercettati discorrono tra loro diventa sigillo di assoluta genuinità ed attendibilità delle conversazioni captate si sottolinea nelle 875 pagine dell'ordinanza. E con involontaria ironia ad arrestare il capo locale Chindamo sarà proprio un'operazione diretta dalla Boccassini".

"La musica può cambiare ma per il resto.. siamo sempre noi... non è che...non è che cambia... noi non possiamo mai cambiare". E' sempre Michelangelo Chindamo, il capo della 'localè di Fino Mornasco (Como) in una conversazione intercettata del 4 luglio 2013 che "non soltanto esprimeva la rassegnata accettazione di un ineluttabile destino criminale, ma soprattutto attestava la tragica disperazione immanente dinanzi all'immobilismo di un fenomeno criminale che non solo non può, ma soprattutto non vuole cambiare".

È quanto si sottolinea nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Milano Simone Luerti, che oggi ha portato in carcere 37 persone e 3 ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulla 'ndrangheta. Per il gip l'immobilismo della 'ndrangheta è un "fenomeno che costringe investigatori e magistratura a tornare sugli stessi passi e negli stessi luoghi in cui più volte e con notevoli risultati si è operato il contrasto alla 'ndrangheta calabrese, da decenni oramai infiltrata ed anzi radicata in Lombardia".

 

 

 
 
 

NEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE LA MERDA RESTA SEMPRE A GALLA

Post n°495 pubblicato il 03 Novembre 2014 da policaretto

PENSAVAMO CHE ALMENO NELLO SPORT CI FOSSERO PERSONE PERBENE, NIENTE DI TUTTO CIO'!!! NEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE C'E' SEMPRE  QUEL CANE DELINQUENTE DEL P.I., QUESTO VISCIDO ESSERE SI PERMETTE DI RICATTARE E FARE PESANTI DISPETTI AGLI ARBITRI, IL VISCIDO SI PERMETTE DI CHIUDERE L'ACQUA CALDA MENTRE I MALCAPITATI CERCANO DI FARSI UNA DOCCIA,  ADDIRITTURA SI VOCIFERA CHE QUALCUNO DEI GIOVANI  ARBITRI SIA STATO SEQUESTRATO E CHIUSO A CHIAVE NEI BAGNI. L'ASSOCIAZIONE DEGLI ARBITRI SA DI QUESTE VIGLIACCATE, IL COMMISSARIATO SA DI QUELLO CHE SI PERMETTE DI FARE QUESTO DELINQUENTE. QUALCUNO HA VOGLIA DI DENUNCIARE QUESTE PREPOTENZE. PER  MENO MOLTE PERSONE SONO STATE ALLONTANATE DAI CAMPI DI CALCIO. AL VERME IL DASPO QUANDO GLIELO NOTIFICHERANNO?

 
 
 

PEGGIO DI PRIMA, NEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NUGRA AFFILIATO ALLA LOCALE, VV.UU. SPARITI.

Post n°494 pubblicato il 11 Ottobre 2014 da policaretto
 

NULLA DA FARE, ANCHE DOPO AVER "INNESTATO" UN "GENERALE" LAUTAMENTE PAGATO, SIAMO PEGGIO DI PRIMA. I NOSTRI AMATISSIMI VV.UU. SPARITI DALLA CIRCOLAZIONE. AUTO SENZA ASSICURAZIONE ABBANDONATE SU SUOLO PUBBLICO DA ANNI E MAI CONTRAVVEZIONATE NE DAI VV.UU. NE DAI CC. NEGLI ALTRI COMUNI LE SEQUESTRANO E AI PROPRETARI ELEVANO  MULTE DA CIRCA 1.000,00 EURO. NEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE E ASPIRANTE BECCAMORTO OGNUNO FA QUEL CHE VUOLE, NESSUNO CONTROLLA NESSUNO. ANGOLI E STOP DELE VIE OCCUPATE DA AUTO E ANCHE DA CAMION, ULTIMAMENTE ANCHE DAI PULLMAN DI FEDERICO. INCOSCIENTI CHE METTONO FUOCO A CARCASSE DI PNEUMATICI E NESSUNO LI FERMA. LA VIA MARINA DIVENTATA UNA PISTA DA CORSA DOVE I PIU' CRETINI GAREGGIANO IN TUTTE LE ORE DEL GIORNO. LA SPIAGGIA PREDA DEI QUAD E DI RUSPE PRIVATE CHE PRELEVANO SABBIA NEL COMPLETO DISINTERESSE DEI VV.UU. E DEI CC.- NEL PAESELLO SI CONTINUANO A TENERE ACCESE 24 ORE AL GIORNO I LAMPIONI DEL LUNGOMARE. A PROPOSITO DELLE "OPERE" DI RIPRISTINO DEL CENTRO STORICO, CHI E' CHE CONTROLLA SE SONO FATTE A REGOLA D'ARTE? MARCIAPIEDI RECINTATI IN ATTESA DI ABUSI EDILIZI.

 
 
 

Caulonia, sequestrato un chiosco-bar sul lungomare 05 Settembre 2014.

Post n°493 pubblicato il 04 Ottobre 2014 da policaretto
 
Foto di policaretto

Caulonia, sequestrato un chiosco-bar sul lungomare 05 Settembre 2014.

Nei giorni scorsi personale della Guardia Costiera di Roccella Jonica, coordinato dal Tenente di Vascello (CP) Antonino Indelicato, su delega della Procura della Repubblica di Locri, ha effettuato degli accertamenti demaniali nel Comune di Caulonia. Dagli stessi è emerso che un locale adibito a chiosco-bar svolgeva attività commerciale senza aver alcun titolo autorizzativo o concessorio da parte del Comune per l’occupazione demaniale.

Pertanto, lo scorso martedì i militari ponevano sotto sequestro una struttura in legno adibita a chiosco bar, tre strutture adibite a servizi igienici, un’area pavimentata ed un’area asservita con gazebo per un totale di 120 mq di occupazione abusiva.

Il sequestro dei beni a mezzo dei quali l’occupazione è stata perpetrata, è stato eseguito al fine di impedire il rinnovarsi del reato di occupazione abusiva su pubblico suolo demaniale marittimo (art. 1161 del Codice della Navigazione), nonché ai fini probatori di quanto accertato, sussistendo il pericolo che il reato venisse portato a ulteriori e più gravi conseguenze nonché di alterazione ovvero di dispersione delle prove. Le strutture sequestrate sono state consegnate, per la custodia, agli stessi trasgressori che, successivamente, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria di Locri.

“Scopo preminente dei controlli è stato quello di appurarsi dello stato in cui versa il litorale e lo specchio acqueo antistante, nonché verificare il rispetto della normativa di settore da parte di tutti i soggetti che, a vario titolo, fruiscono della costa anche in occasione dell’inizio della stagione balneare. Nello specifico si è posta l’attenzione sulla problematica legata all’abusivismo demaniale ovvero all’effettuazione di quei comportamenti che ledono la pubblica fruizione di beni che, per loro natura, appartengono alla comunità limitandone la possibilità di utilizzo a vantaggio di pochi”

Oggi la baracca è scomparsa, è stata smontata e sottratta al sequestro, comunque ci sono le foto. Tutte le sere c'era un via vai di amministratori locali, i più celebri: linu u latru da gurna nigra affiliato alla locale e aspirante beccamorto e il p.i. detto u bellu meu, quello che ha ricattato la propria madre per farsi comprare la vespa. E' impossibile che nessuno sapeva dell'abuso... alcuni anni fa ando' via la corrente e l'unica baracca ad essere illuminata era proprio questa sottoposta a sequestro, il presidente del consiglio dovrebbe dimettersi insieme a tutta la giunta. Notare che il titolare si trova nell'elenco di "professionisti" predisposto dal comune e dal quale lo stesso comune puo' servirsi. VERGOGNA!!!

 
 
 

TRASPARENZA SINDACHEDU, TRASPARENZA, TRASPARENZA.

Post n°492 pubblicato il 25 Settembre 2014 da policaretto
 
Foto di policaretto

DAL MESE DI LUGLIO I CAULONIATI, PAESANELLI DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE E ASPIRANTE BECCAMORTO, HANNO UN'ALTRA BOCCA DA SFAMARE, IL SUPER VIGILE, CON PAGA DA DIRIGENTE, CHE STAZIONA 18 ORE A SETTIMANA, NON SAPPIAMO IN QUALI UFFICI, LE ALTRE 18 SE LI PASSA A M.NA DI GIOIOSA IONICA. DA QUEL GIORNO NULLA E' CAMBIATO, TRANNE I COSTI DEL RICCO CONTRATTO CHE OBTORTO COLLO I COMPAGNUCCI DI MERENDE HANNO SCARICATO SULLA COMUNITA'. NON SAPPIAMO QUANTO E' IL COMPENSO, DATA L'ASSOLUTA MANCANZA DI TRASPARENZA, PER GODERE DELLA  PROFESSIONALITA' DELL'INVISIBILE PRIMO V.U. CHE SI E' ADEGUATO ALL'ANDAZZO DEI SOTTOPOSTI.
NEL PAESELLO LE AUTO CONTINUANO AD OCCUPARE LE STRADE POSTEGGIANDO IN PIENA CURVA, AGLI INCROCI E IN TRIPLA FILA. SPERIAMO CHE QUALCUNO  COMUNICHI A QUESTO SIGNORE CHE DA SEMPRE IL PAESELLO PAGA VV.UU. CHE NON FANNO IL PROPRIO DOVERE. FORSE SERVIREBBE UN CALABRESE ANCHE NEL PAESELLO DI LINU U LARTU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE E ASPIRANTE BECCAMORTO. SIG. V.U. DIRIGENTE E' MAI ANDATO SUL LUNGOMARE DEL MARE MOSTRUM A VEDERE LE ROVINE CHE HANNO LASCIATO LE BARACCHE DEL BRIATORE DA TURRI E DI VICI PER SEMPRE COMPARUCCIO DI LINUZZU E AFFILIATO ALLA LOCALE. HA NOTIFICATO ALLE ALTRE BARACCHETTE LO SGOMBERO DALL'OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO, FORSE NON LO HANNO MESSO AL CORRENTE CHE QUEST'ULTIMI E L'ENTE SONO PIENI DI DIFFIDE E MULTE, ELEVATE DAGLI ORGANI COMPETENTI. AVRA', LEI PRIMO V.U., IL CORAGGIO DI INFORMARE LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TUTTO QUELLO CHE VEDRA' CON I SUOI OCCHI...

 
 
 

L'ESTATE E' FINITA, C'E CHI SI E' ARRICCHITO E CHI COME I PAESANELLI ONESTI PIANGE LA SPIAGGIA IRREPARABILMENTE DISTRUTTA.

Foto di policaretto

CAULONIA

Castelvecchio di Calabria,  Castelvetere.

I          a.  1490

PRIVILEGI chiesti a  S. M.  dall’Università di Castelvecchio,

25 settembre 1490.

In: Codice Aragonese…  per  cura di Francesco Trinchera. – Napoli,

tip. A. Cavaliere, 1874, vol. III, pp. 14-19.

Comprendono 16 capp. Con i quali l’università di Castelvetere chiede al Re Don Ferrante di essere compresa nel demanio regio ed avere conferma di tutti gli antichi privilegi ; chiede altresì il ritorno in possesso dei cittadini dei beni mal tolti da Jacopo Carafa, il ritorno dei fuorusciti e l’alleggerimento di gravezze ;  la licenza di poter impiantare industrie, il cambiamento del Capitanio fissandone i doveri ; e in fine di appianare e risolvere varie questioni causate dalle robbarie et mangiarie del detto Jacopo Carafa.

524 anni fa, Il paesello di linu u latru da gurna     nigra affiliato alla locale e aspirante beccamorto, aveva una delle più importanti Università del     regno di Napoli… oggi dopo 40 anni lariu e compagnucci di merende, di vari ‘mbriacuni alcolizzati,  di corruttori, di concussi e cornuti, abbiamo terra bruciata e paesanelli affamati di tutto.                      

 

LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE CHE TANTI DANNI HA FATTO ALLA COMUNITA' CON CENTINAIA E CENTINAIA DI TRUFFE ALLE ASSICURAZIONI PAGATE DAI PAESANELLI,   OFFERTE E REGALATE AD AMICI E PARENTI CON INCIDENTI INESISTENTI. CHI SA' SE QUALCUNO UN GIORNO CONTOLLERA'!

OGGI DOPO CHE IL BARACCONE PIU' GRANDE HA LASCIATO LA SPIAGGIA SI VEDE  LA STESSA COMPLETAMENTE DISTRUTTA E IRRECUPERABILE. GUARDA LE FOTO ALL'INDIRIZZO QUI SOTTO.

http://foto.libero.it/policaretto/?ssonc=188133464

UNA DISCARICA IN PIENO CENTRO ALLA MARINA. FORSE NON CI HA MAI  FATTO CASO NESSUNO CHE TRA QUELLO CHE DOVEVA ESSERE IL MERCATO COPERTO DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA E LA BIBLIOTECA GESTITA DALLA BARONESSINA DI LARIO C'E' UNA MONTAGNA DI DETRITI MISCHIATI E NASCOSTI DA TERRA.

LE BARACCHE DI VIA MARINA D'INVERNO NON POSSONO RESTARE TALI E DI FATTO VANNO SMONTATE RIPORTANDO I SITI ALLO STATUS QUO. NEGLI ULTIMI ANNI I TITOLARI, INSIEME AL COMUNE SONO STATI PARECCHIE VOLTE DENUNCIATI E SANZIONATI DA CHI DI DOVERE  SEMPRE PER GLI STESSI REATI.
ALCUNI HANNO AVUTO IL PERMESSO PER 30 GIORNI MA HANNO CONTINUATO INDISTURBATI FINO A SETTEMBRE.
ALTRI HANNO AVUTO IL PERMESSO PER 30 GIORNI IN UN ALTRO LUOGO MA SONO RIMASTI AL SOLITO  USANDO L'ACQUA E FORSE ANCHE L'ELETTRICITA' A SPESE DEI PAESANELLI.

(ANSA) - CORIGLIANO CALABRO (COSENZA), 13 SET - Un tratto di 2 km del torrente Coriglianeto e un'area di 40 mila metri quadri sono stati sequestrati a Corigliano dalla Guardia costiera.
    Dalle indagini, svolte con tecnici Arpacal, è stato accertato lo sversamento di acque reflue dall'impianto di sollevamento comunale posto vicino al depuratore. L'impianto era stato sequestrato nel 2013. Il Comune si è detto disponibile ad eliminare gli inconvenienti. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità.

 
 
 

L'AMMINISTRAZIONE DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA ALLO SBANDO, TRANNE CHE PER GLI INTERESSI PERSONALI.

Post n°490 pubblicato il 23 Agosto 2014 da policaretto
 
Foto di policaretto

STIAMO ASSISTENDO ALLA DISFATTA DELL'AMMINISTRAZIONE DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATA ALLA LOCALE.

LA PRIMA SERATA DELLA SAGA AFFIDATA AL PIU' IGNORANTE CIUCCIARO E' STATA UNA VERA DELUSIONE, CHI E' SALITO SUL PALCO HA RIPETUTO LE NENIE CHE DOPO TANTI ANNI IL CIUCCIARO HA IMPARATO A MEMORIA.  

SECONDA SERATA  ALL'INSEGNA DEI FISCHI PER TUTTI ED IN PARTICOLARE PER VENUTI. A PROPSITO DI FISCHI, TRA TUTTE LE TURNE' DEGLI 'NGUSCI, COME MAI IN TUTTA LA PUGLIA NON HANNO MAI VOLUTO IL CIUCCIARO! TANTISSIMI AMICI PUGLIESI LO ASPETTANO A BRACCIA APERTE E CON TANTI POMODORI E UOVA FRADICE.

LA SERATA, LA TERZA, E' STATA UNA VERA CAGATA. NEL CARTELLO SI ANNUNCIAVA, CON CARATTERI CUBITALI, LA PRESENZA DI UN FIGLIO D'ARTE CHE HA STRAMPELLATO NON PIU' DI 4 CONZONETTE, NULLA A CHE VEDERE CON IL PADRE! INOLTRE IL PAESANELLO DI SAN NICOLA E' STATO PIETOSO. IL CIUCCIARO SISTEMATO A MO DI BUDDA SULLA SEDIA SEMBRAVA AVERE QUALCOSA NEL DI DIETRO CHE LO TENESSE CON LE SPALLE DRITTE. QUALIFICARLO IGNORANTE E' POCO ANZI POCHISSIMO, UN VERO ELOGIO.

QUARTA SERATA, PROTAGONISTI I N.A.S. CHE HANNO FATTO CHIUDERE I POCHI OPERATORI DI "CIBO DA STRADA", "DIMENTICANDOSI"  DI FARE UN BLIZT NELLE PIZZERIE E RISTORANTI DEL PAESELLO, CHISSA' COSA AVREBBERO TROVATO!!! MENTRE IL LADRO DEI LADRI SALIVA SUL PALCO PER SPARARE SOLO CAZZATE, APPLAUDITO SOLO DAL FIDO ALACIA. CHI RIPAGHERA' GLI OPERATORI CHE HANNO FATTO SACRIFICI PER POTER PORTARE A CASA QUACHE CENTINAIO DI EURO DI GUADAGNO?

QUINTA E ULTIMA SERATA, FINALMENTE!
ROY PACE & ARETUSKA... CHI! E COSA C'AZZECCA CON LA TARANTA, IN TANTISSIMI HANNO PREFERITO LA DIRETTA DI RAI 5 DA MELPIGNANO CON LA NOTTE DELLA TARANTA, ERANO PIU' DI 150.000,00 A BALLARE TUTTA LA NOTTE.

TUTTO IL RESTO E' NOIA PARAFRASANDO LA CANZONE CANTATA DAL GRANDE CALIFANO.

ASPETTIAMO DI SAPERE QUANTO E' COSTATA L'ENNESIMA CAGATA E QUANTO DOVRANNO SBORSARE I PAESANELLI PER PAGARE L'INGORDIGIA DEGLI AMMINISTRATORI.

 
 
 

TRE SQUALLIDI PERSONAGGI CHE HANNO DISTRUTTO UN PAESE PER ARRICCHIMENTO PERSONALE. PERCHE' NESSUNO LI BLOCCA?

Foto di policaretto

POVERA CAULONIA E POVERI CAULONIATI. PER FORTUNA ORMAI SIAMO AL GIRO DI BOA, L'ESTATE CHE NON C'E' STATA STA PER FINIRE E COME OGNI ANNO LASCERA' L'ARENILE PIU' DEVASTATO DELL'ANNO PRIMA. I PRESTANOME DI ALCUNI LIDI HANNO FATTO COME AL SOLITO LA FORTUNA DELLE 'NDRINE, DECINE DI MIGLIAIA DI EURO INCASSATI NELLE NOTTATE "PIU' CALDE", LA NOVITA' DI QUESTA ESTATE E' L'AVERSI DIVISO I GIORNI DELLA SETTIMANA UN PO' QUA E UN PO' A SIDERNO. QUESTI LIDI SONO PER LO PIU' FREQUENTATI DA FECCIA, TOSSICI, ALCOLIZZATI, FIGLI D'ARTE E GALLINELLE PRONTE A CONCEDERSI PER UN PIZZICO DI COCA-COLA.  CON LA COMPIACENZA E SOTTOMISSIONE DELL'AMMINISTRAZIONE CHE NULLA HA FATTO PER IMPEDIRE IL DISASTRO AMBIENTALE IMPOSTO DAL LIDO-DISCOTECA. TUTTI GLI ANNI RISSE A NON FINIRE. LA NOTTE DI FERRAGOSTO UN'ORDA DI TOSSICI E ALCOLIZZATI HA DATO SFOGO AD UNA IMMANE RISSA CHE HA COINVOLTO ALMENO UNA SESSANTINA DI PERSONE DANDO NON POCO FASTIDIO A INERMI CITTADINI E FAMIGLIE ANCORA PRESENTI SUL LUNGOMARE. NON SAPPIAMO SE LE FORZE DELL'ORDINE HANNO DENUNCIATO O MENO I PIU' FACINOROSI. NEI GIORNI STABILITI SI PRESENTANO PROVENIENTI DALLE ZONE PIU' A RISCHIO, PLATI', SAN LUCA, BOVALINO, SIDERNO, GIOIA TAURO E PAESI LIMITROFI. 
PER QUANTO RIGUARDA IL PROBLEMA DELL'ACQUA ALL'ARSENICO NON E' VERO CHE L'ARSENITO E' STATO RILEVATO PER LA PRIMA VOLTA AD APRILE DEL 2012, GIA' NEL LONTANO 2002 L'AMMINISTRAZIONE ERA IMPEGNATA NELLA PULITURA E DISINFETTAZIONE DEL SERBATOIO DEL PAESELLO. DUNQUE SONO PIU' DI 12 LUNGHISSIMI HANNI CHE I CAULONIATI BEVONO ACQUA AVVELENATA. IL PROBLEMA ARSENICO HA TEMPI PIU' REMOTI, SI PARLA DEGLI ANNI 80. GLI SCARSISSIMI E IRRILEVANTI CONTROLLI NON HANNO VOLUTO EVIDENZIARE LA SERIETA' DEL PROBLEMA, C'E' CHI SAPEVA E HA VOLUTO TACERE.
IL PAESELLO GUIDATO E PORTATO ALLA ROVINA ECONOMICA E SOACIALE DA LARIO, CICCIU E LINU HA TANTI SCHELETRI NEGLI ARMADI DELL'ILLEGALITA'. I TRE, INSIEME AD ALTRI, SI SONO IMPOSSESSATI DI TERRENI APPARTENENTI AL DEMANIO, ALLA CASSA DEL MEZZOGIORNO, HANNO TRUFFATO POVERA GENTE E GLI STESSI FAMILIARI. HANNO COSTRUITO PALAZZI E ACQUISTATO VILLE E IMMOBILI A ROMA E BOLOGNA, CON QUALI SOLDI NON SI SA'. E' GIUNTA L'ORA DI ACCERTARE   LA PROVENIENZA ILLECITA DEI PATRIMONI DEL TRIO CAULONIATO.          

 
 
 

L'ArpaCal fa i prelievi da fiumara a fiumara. Possiamo stare tranquilli? Sembra che le analisi non sono affatto negative!

Post n°488 pubblicato il 09 Agosto 2014 da policaretto

CARO SINDACHELLO DEL PAESELLO DI LINU U LATRU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE E ASPIRANTE BECCAMORTO, ASPETTIAMO CHE LEI COMUNICHI ALLA POPOLAZIONE I RISULTATI DELLE ANALISI CHE A DETTA DI MOLTI NON SONO AFFATTO BUONI ANZI SEMBREREBBE CHE LA SITUAZIONE E' PEGGIO DI PRIMA. E' ORA DI EMETTERE L'ORDINANZA DI DIVIETO DI BALNEAZIONE, NON CREDE? 

 
 
 

IL MARE E' UNA FOGNA, L'ACQUA E' INFETTA D'ARSENICO, QUELLA BUONA LA CHIUDONO PER INNAFFIARE I GIARDINI DELLE BARACCHE.

Foto di policaretto

Questi controlli e sequestri sono dei veri tabù nel paesello di linu u latru da gurna nigra affiliato alla locale e aspirante becchino... la merda quasi tutte le notti viene riversata al mare proveniente dalla fiumara Allaro e puntualmente nella mattinata riemerge nel mare sporcum. La "legge" non si interessa a queste cose. Per legge intendiamo i vv.uu., i carabinieri, la guardia costiera, la guardia di finanza e la guardia forestale... scusate se è poco. I dovuti controlli li faranno a ottobre!

Stabilimento balneare sottosequestro per occupazione abusiva di demanio marino sul lungomare di Siderno
Ven, 08/08/2014 - 11:32 

I Carabinieri della Stazione di Siderno, a seguito di un controllo svolto unitamente a personale del locale Ufficio Locamare della Guardia Costiera e dell’Ufficio Urbanistica-Area Demanio di quel Comune, hanno accertato che un noto lido della costa dei gelsomini occupava abusivamente 500 m. di spiaggia libera e circa 515 metri quadri di area demaniale su cui insiste il cantiere per il ripristino del lungomare, fortemente danneggiato a seguito delle mareggiate che hanno imperversato e deturpato la costa ionica nello scorso inverno. Ne è seguito il deferimento alla Procura di Locri del proprietario dello stabile per “abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata” (reati previsti dal Codice della Navigazione) e per “invasione di terreni o edifici”, nonché l’anticipata chiusura di 47 ombrelloni, sottoposti a sequestro, come del resto tutta l’area circostante, perché insistenti in un’area pericolosamente a ridosso del cantiere.

UNA VOLTA C'ERA LINU DA GURNA NIGRA AFFILIATO ALLA LOCALE DI SAN NICOLA E ASPIRANTE BECCHINO E ORA C'E' SEMPRE LUI CON UN'AMMINISTRAZIONE DI BANDITI CHE SFRUTTA TUTTE LE OPPORTUNITA' DATE DEL PAESELLO PER SPARTIRSI LA TORTA. SONO E RIMARRANNO DEGLI IMMORALI LESTOFANTI E LATRICEDI, CON TUTTI I PROBLEMI E LE SOFFERENZE CHE HANNO DATO ALLA POPOLAZIONE PENSANO COME FARE ALTRI SOLDI NON SOLO CON LA TARANTELLA! NON UNA PAROLA DI SCUSA PER L'ARSENICO E IL MARE CHE E' UNA FOGNA, NON UN MANIFESTO PER CHIEDERE PERDONO PER AVER TRASCINATO NELLA MISERIA IL PAESELLO, NIENTE DI TUTTO CIO'.  IMPERTERRITI CONTINUANO A DISTRUGGERE LA DIGNITA' DELLE PERSONE  CALPESTANDO I PIU' BANALI E SEMPLICI DIRITTI DEL CITTADINO. BANDITI, FEROCI BANDITI CHE FANNO QUELLO CHE VOGLIONO CON UNA OPPOSIZIONE DI SOLI OPPORTUNISTI. NEANCHE UNA DENUNCIA IN PROCURA E NESSUNO CHE PRENDA L'INIZIATIVA.  

 
 
 
 
 

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MANIFESTO DEI GIORNALISTI CALABRESI.

                          

Non è facile vivere in Calabria, non è facile scrivere di ‘ndrangheta, denunciare. Ma bisogna sacrificarsi per la libertà di informare. Ci hanno detto ‘siediti’ e ci siamo alzati, ci hanno detto ‘non fare questo, non fare quello’ e noi l’abbiamo fatto… Ci hanno detto ‘non scrivere’ e noi abbiamo scritto e continueremo a farlo. Non saranno proiettili, buste gialle, lettere minatorie a fermarci. Non sarà una macchina bruciata a fermare il nostro ardore, a frenare la nostra rabbia.

 

 

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