GloriaPetrolo

Post N° 64


PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DELLA LISTA N.1PARTE QUARTAISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO Il sistema dell’istruzione è una risorsa fondamentale per la crescita della comunità locale. Le scuole vanno valorizzate come centri di promozione umana e culturale, di aggregazione sociale e di partecipazione democratica. Nell’ambito del sistema dell’autonomia si dovranno intensificare i rapporti e gli interscambi tra le Scuole, l’ente locale ed il territorio.Al fine di favorire l’accesso al sapere dei cittadini e delle cittadine, con prioritaria attenzione per le fasce sociali deboli e a rischio di abbandono scolastico, è necessario promuovere una serie di interventi che diano centralità alle politiche della conoscenza nella dimensione locale.  La prima questione che dovrà essere affrontata è quella relativa agli spazi scolastici. Di concerto con la Provincia, dovrà essere varato un piano straordinario per l’edilizia scolastica, capace di assumere l’obiettivo della sicurezza, attivando canali di finanziamento pubblico. Per quanto riguarda le politiche sul diritto allo studio, particolare attenzione dovrà essere posta all’integrazione dei soggetti disabili, anche attraverso la promozione di accordi di programma con le istituzioni scolastiche e con le Asl, al fine di favorire la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali, ricreativi e sportivi. Il comune provvederà a garantire l’accesso alle istituzioni scolastiche da parte dei disabili anche attraverso la fornitura di servizi di trasporto speciale, di materiale strumentale e didattico, di personale aggiuntivo provvisto dei requisiti stabiliti dalla normativa e destinato a favorire e sviluppare l’autonomia e le competenze comunicative e relazionali.  La promozione di politiche mirate all’inserimento di studenti stranieri dovrà avvenire anche attraverso l’organizzazione di funzioni di mediazione culturale.Al fine di promuovere pratiche di partecipazione nei processi scolastici il comune si farà promotore di iniziative tendenti alla creazione di spazi permanenti di discussione e confronto sulla programmazione dei servizi scolastici e sulla loro qualità, con un ruolo diretto del comune, dei genitori, degli studenti e dei rappresentanti delle scuole. Per questo va rilanciata l’idea della costituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi.  PER UNA POLITICA DELL’OCCUPAZIONE E PER LA TUTELA DEI LAVORATORI Va da subito precisato che le Autonomie Locali, soprattutto Comuni e Province, da sole non sono in grado di dare risposte adeguate al problema occupazionale. Ne consegue che gli Enti Locali nel riprogettare i percorsi dello sviluppo, devono inevitabilmente attivare progetti capaci di far scendere in campo anche altri soggetti per coinvolgerli in uno sforzo sinergico capace di attivare e mobilitare forze, potenzialità e risorse. Un tavolo di confronto e di decisione per progetti importanti di interesse collettivo diventa momento di alta progettualità e di concreto terreno di verifica sulle cose da fare. Istituzioni, credito, formazione, imprenditoria possono trovare intese per la realizzazione di importanti progetti. In buona sostanza, diventa importante e fondamentale l’intervento diretto dell’ente locale per il rilancio dell’economia locale con progetti ad hoc che vedano il concorso dei Comuni anche per ciò che riguarda l’utilizzo dei fondi europei, dei corsi di formazione, della valorizzazione delle risorse espresse dal territorio.Su questo terreno il Comune di Caulonia è chiamato a dare risposte positive per creare le condizioni per progetti innovativi e di sviluppo, nella consapevolezza che se non sarà la rete delle istituzioni a farlo, saranno i poteri economici criminali a dare sfogo a situazioni di disagio sociale. Altro ragionamento, invece, va fatto riguardo ai tanti lavori che vengono svolti per l’Amministrazione Pubblica da lavoratori precari spesso in competizione tra loro per un lavoro sotto pagato e sotto tutelato. Con l’entrata in vigore della Legge 30 ( 24 ottobre 2003), il Governo di centrodestra ha operato uno sfondamento di tutti i vincoli residui in materia di rapporto di lavoro, moltiplicando le forme di lavoro precario, introducendo figure contrattuali che scardinano l’impianto di tendenziale stabilità del rapporto di lavoro a tempo determinato. Si sono introdotte svariate forme contrattuali tutte tese a smantellare le garanzie per il lavoratore e al tempo stesso a trasformare le organizzazioni sindacali da rappresentanti degli interessi dei lavoratori in organismi che partecipano alla gestione delle Aziende e del mercato del lavoro.Il Partito della Rifondazione Comunista e i Verdi hanno presentato in Parlamento una riforma globale del mercato del lavoro che considera il contratto a tempo indeterminato il fulcro su cui ricostruire i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Per centrare questo obiettivo un ruolo importante può essere svolto anche dalle istituzioni locali.I Comuni sono anche datori di lavoro ma è la stessa Costituzione a prevedere l’accesso per concorso tanto che la Legge 30 può essere applicata solo in minima parte nel comparto della Pubblica Amministrazione. L’aspetto che però interessa gli Enti  locali è rappresentato dall’esternalizzazione di alcune attività proprie tanto che ormai si parla di precariato stabilizzato per quei lavoratori che vengono assunti periodicamente con gare d’appalto al massimo ribasso che non garantiscono né i lavoratori né la qualità del servizio erogato per conto dell’ente Locale. Sono solo alcuni aspetti dell’attacco che sta subendo il mondo del lavoro dipendente, un impegno anche da parte degli Amministratori di Caulonia deve diventare un contributo politico per il superamento della Legge 30 e per percorsi di stabilizzazione verso il lavoro a tempo indeterminato. La questione dei Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità deve trovare idonee soluzioni ai fini della sicurezza del lavoro e del salario con assunzioni da concordare con altre istituzioni e privati, come, ad esempio, il riuso produttivo di locali dismessi nel centro storico al fine di promuovere e valorizzare piccole attività artigiane, artistiche e di pregio che esprimono legami con il tessuto sociale e i caratteri fondamentali del paese. Dobbiamo pretendere infine che nei contratti di servizio siano introdotte clausole per  raggiungere un quadro di solidità e garanzie per i lavoratori. E’ evidente che queste clausole debbono essere messe in atto anche in presenza di servizi gestiti a livello di Ambiti Territoriali Ottimali. Ne indichiamo alcune: 1.         stabilizzazione del lavoro almeno per la durata dell’appalto;2.         prescrizione del tipo di contratto collettivo di riferimento;3.         rispetto dei carichi e degli orari di lavoro;4.         individuazione di requisiti particolari per particolari tipi di servizi. Ad esempio per i servizi alle persone o per esigenze di sicurezza (trasporti) escludere i contratti precari. A partire dal primo disegno organico di riforma della P.A., contenuto nella l. 142/90, si è evidenziata una progressiva tendenza a sostituire il sistema partecipativo delle autonomie locali con un nuovo ceto tecnocratico che tende a farsi ceto politico. Questa situazione trova una classe politica spesso culturalmente impreparata a misurarsi con un sistema economico-sociale che tende sempre di più a valutare la riuscita delle scelte politiche in termini di costi-benefici e rapidità delle decisioni, con uno spostamento marcato del luogo della decisione politica dalle assemblee elettive agli esecutivi.A Caulonia, gli uffici comunali vanno riorganizzati, anche con una rivisitazione delle aree amministrative, a partire da quelle che presentano i maggiori problemi di operatività come l’area tecnica, per renderle maggiormente efficienti e rispondenti alle esigenze dei cittadini.