PRESENZA

IL MESTIERE DI VIVERE

La fatica del giorno riapre la domanda sul mestiere di vivere. Si vuole essere protagonisti. La domanda si fa urgente perchè vuoi vivere intensamente la fatica che ti attraversa.Non vuoi censurare nulla.Cerchi il tuo volto tra le pieghe delle cose che fai e delle persone che hai incontrato durante il giorno.Cerchi il tuo volto dentro il lavoro che hai posto.Cerchi il tuo volto nelle cose che hai letto durante il giorno.Cerchi il tuo volto evitando quella distrazione che ti fa ripiombare nel grigio anonimato dei tanti "nessuno".Riemerge sempre una esigenza permanente:la consistenza del proprio io.L'esigenza permanente di gustare il tempo,la fatica,il riposo,la lettura.Riemerge la esigenza permanente di non essere vinto e rassegnato dal nulla che sperpera tutto.Cerchi la simpatia con le cose,con te stesso,con gli altri.Una simpatia totale che ti riapre alla vita.Una simpatia fatta di stupore.Una simpatia verso il mestiere di vivere.Cerchi il senso del tuo costruire.Quanti tentativi per mostrare una speranza in atto.Quanti tentativi per dire che il lavoro ha un senso.Quanti tentativi di fronte allo scetticismo di chi è fermo sulle sue posizioni.Quanti tentativi per portare a galla i talenti di ognuno.Quanti tentativi per far emergere l'umano di ognuno.Quanti tentativi per rendere evidente l'educazione come avvenimento vitale.Quanti tentativi per rendere il luogo di lavoro un "cantiere educativo".Quanti tentativi per non affogare nel pettegolezzo mediatico.Quanti tentativi per abbracciare il tuo bisogno,il bisogno degli altri,il bisogno di crescere,di studiare,il bisogno della felicità.