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Una poesia di ALFIO CAZZATO

Post n°67 pubblicato il 20 Aprile 2015 da lgcasc

Nel 1999 il nostro compaesano e amico Alfio Cazzato pubblicò una piccola raccolta di poesie, della quale ebbi il piacere di ricevere una copia. Perché non tutto vada dimenticato, mi fa piacere pubblicarne qui oggi un piccolo brano (sebbene un po' rimaneggiato) che mi pare ben si adatti alla tragedia del Mediterraneo di questi giorni.

LUIGI CASCIARO

 

ESODO E MORTE

Di  ALFIO CAZZATO (dalla raccolta: IL POETASTRO)

Sull’altra sponda

opposta alla mia terra

dove si leva il sole

ogni mattina

 

parte sull’onde

e fugge dalla guerra,

scappa la prole

dalla carneficina.

 

Morte ed ecatombe

dà il dittatore

e fortunato

chi a rappresaglia scampa,

 

missili e bombe

lancia ogni invasore:

dov’è la Nato

è guerra che divampa.

 

Stormi di aerei, navi

e armate schiere

portano distruzione

ai continenti,

a popoli inermi

schiavi di bandiere...

 

Dalla mia terra osservo

il triste evento,

nella mia mente

resta ogni stupore;

 

contro le guerre si leva

il mio lamento:

son con la gente

e mai con l’oppressore...

 

 

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Utente non iscritto alla Community di Libero
Giovanni Cazzato il 10/06/18 alle 22:49 via WEB
Mediterraneo Vecchi barconi stracolmi di gente che fugge via dalla terra d'oriente sfrattata con forza,nella mente il Corano solca le acque del Mediterraneo È povera gente in cerca di pace, con lo sguardo smarrito,la bocca che tace, piccoli volti aggrappati alle madri dormono ignari su quel seno beati, quando di colpo imperversa quell'onda nella tempesta cosi furibonda. Nel buio più cupo in quel mare agitato chiedono aiuto ma non viene ascoltato. E cosi si consuma l'immane tragedia con quei corpi riversi che cercano venia, hanno visto nel sogno la terra promessa e la libertà, ma non gli è stata concessa! Giacciono li in quel mare profondo ricordando a noi tutti la vergogna del mondo! Giovanni Cazzato
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
sciroccu il 12/06/18 alle 11:39 via WEB
caru Giuvanni, me piace chiru ca ai scrittu. Me capisci no? de lu nume sinti pe certu de Prisicce ma siti tanti li Cazzati ca nu ssacciu propiu ci poti essere. Brau, na beddha puisia bona pe li chiempi de moi. Stamme bonu, Ginu
 
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