Creato da redblackdgl0 il 15/08/2012

PRINT EMOTION

SOLO QUALCHE ATTIMO DI TRASGRESSIONE

 

XXX9

Post n°11 pubblicato il 07 Settembre 2012 da redblackdgl0

 

dolcemente mi dai il buon giorno la tua boca mi sfiora le tue mani seguono le linee del mio viso mi sveglio...ti guardo... la tua bocca sulla mia

 
 
 

XXX8

Post n°10 pubblicato il 05 Settembre 2012 da redblackdgl0

Era vero, era tutto vero; tu sul cuscino, la tua bocca sulla mia, la pioggia che scrosciava... Io socchiudevo gli occhi zitta e stanca... su lenzuola stropicciate piene del tuo odore, del tuo profumo... Era vero... eri lì era vero... eri mio. La voce, la follia, il desiderio, la mano... la mano che scorreva... Era vero, era vero, mi cercavi, la mia gamba era contro la tua... era reale, era... eri tu che volevi me, ogni particolare di me per divorare il fuoco. Era vero, era vero... tu mi vedevi, leggevi, mangiavi, assaporavi... ed era vero, più vero del vero... Eri tu come ho sempre saputo che sei tu: vero, reale, perfetto nelle tue imperfezioni... Parole, emozioni, magia, il vero del non vero... Tu carne e cibo della mia mente e della mia anima... onda che nasceva mentre gridavo amore ed eri il mio mondo mentre venivi in me... Era vero... era tutto vero...

 
 
 

XXX7 VOLUTTADEISENSI

Post n°9 pubblicato il 01 Settembre 2012 da redblackdgl0

Lui stava consumando la sua cena, solo, in un ristorante fuori mano ma discreto ed elegante. Il suo pensiero era fisso sulla serata che stava per affrontare, noiosa e triste. Poi, ad un tratto il suo sguardo fu attratta da una donna ad un tavolo non lontano che stava cenando insieme a due amiche, la donna era molto seducente, elegante e di classe. Il vestito che portava lasciava intravedere le dolci spalle e una collana che si appoggiava su un seno prosperoso. L’uomo era attratto dai movimenti della donna e continuava a fissarla senza essere invadente. Accortasi delle attenzioni, sorrise accarezzandosi il collo, come metterlo in evidenza. era fortemente attratto da quella donna, lei inizio a guardarlo e si divertiva nel farlo, con la mano, mentre conversava con le amiche, si sollevo il vestito lasciando intravedere gra parte delle gambe e, non contenta, giro il copro verso di lui accavallandole e sorridendogli in modo complice….

 

Lei si alzo, guardandolo intensamente e girandosi verso di lui mentre prendeva la strada del bagno. Lui ripose le posate sul piatto, bevve il vino nel bicchiere e si precipitò a seguirla.

 

Lei entrò nel bagno delle signore, e prima che la porta si chiudesse dietro di se, lui entro e la chiuse a chiave. Lei lo guardò, e con aria decise gli disse: cosa sta fand… non fini la frase perché la bocca di lui non glielo permise…. Mentre la stringeva forte a se, le sue mani sollevavano il vestito sin sopra i glutei e lei inizio a sentire il piacevole rigonfiamento del suo membro. L’uomo inizio a baciarle il collo, scendendo con la bocca sui seni mentre le sue dita iniziavano a penetrarla…. Le estrasse e le mise tra le loro bocche per coglierne il dolce sapore… La sollevo e la fece sedere sul lavandino, le tolse il perizoma, e inizio a leccarla con passione e voluttà, il sapore di lei era inebriante…lei stringeva la testa di lui sul suo sesso , sempre piu forte. Guardandola negli occhi mentre leccava, le disse che voleva tutto di lei e lei gli rispose di prenderselo. La fece scendere, la girò e la fece piegare in avanti, allargo i suoi glutei e inizio a leccarle l’ano, la passare e il clito…. Lentamente… si alzo, le infilo un dito nell’ano e uno nella vagina, baciandole il collo e dicendole di inginocchiarsi…. Lei lo fece, gli slaccio i calzoni, inizio ad avvicinare le labbra, giocò prima di tirargli giù i boxer e scoprire quel membro turgido, lei lo guardò e inizio a leccarlo, le mani di lui sulla nuca la costrinsero a prenderlo in bocca tutta, quasi non respirava, ma il piacere di averlo tutto era troppo forte… la sollevo, la giro, e il suo membro le entro nella vagina lentamente mm x mm… poi inizio con coli sempre piu veloci e decisi, lei colava e gemeva… la stava portando al godimento… quando si accrse che lei stava per raggiungere l’apice, inizio a muovere il membro dentro di lei sempre piu forte sino a quando raggiunse l’orgasmo… lei gli chiese di venire, ma lui le rispose che voleva tutto… e, scese ad inumidire l’ano di lei con la lingua, poi si alzò, appoggio il suo glande e inizio a spingere, lei gemeva mentre lo guardava dallo specchio. Inizio a muoversi sempre piu agevolmente dentro di lei, poi la prese la face sedere sul lavabo, le allargo le gambe ed infilo il suo membro ancora nell’ano mentre la gurdava, baciava e le toccava la passare, sino a raggiungere lorgasmo…. un lungo e infinito bacio lego gli amanti tra loro….

 

 
 
 

XXX6 ALMENDRO

Post n°8 pubblicato il 28 Agosto 2012 da redblackdgl0

ACCORDO

Poteva essere in qualsiasi parte del mondo, o meglio, al di fuori, in un luogo sospeso nel tempo, fatto di profumi che la trasportavano in oriente, in una calda notte indiana dove grandi fiori rossi e carnosi regalavano la propria essenza di vita all’aria che le circondava, tenera e delicata, tutta la pelle. Un luogo formato dai tessuti che sentiva intorno, dai suoni di strumenti di cui non conosceva il nome ma che le risuonavano nell’anima come li conoscesse da sempre, sciogliendo inesorabilmente tutte le paure, i rimorsi, le colpe, le regole, lasciandola finalmente, meravigliosamente e inaspettatamente aperta a quel piacere che sentiva di meritare, come un fiore merita l’acqua. E tutto quel mondo di profumi, tatto e suoni esisteva e gravitava intorno a lei, intorno al centro della sua anima che si schiudeva dolcemente, rorida di rugiada, pulsante, viva, aperta. Aveva le braccia spalancate, i polsi tenuti fermi da corde di cui avvertiva la stretta come una rassicurazione, una sicurezza che le toglieva ogni peso, ogni responsabilità, non era lei a volerlo, quel piacere, non era colpa sua, non poteva fare niente se non accettare, avvertire le proprie gambe piegate, le caviglie a toccare l’inizio delle cosce che, tenute strette contro il corpo, la lasciavano completamente aperta. Finalmente libera e pulsante, l’entrata del suo essere si mostrava sfacciata, impudente, umida. Non avrebbe saputo dire da quanto tempo si trovava così. Lui l’aveva bendata, poi, dolcemente, lentamente, con pazienza e cortesia, aveva avvolto il suo essere in una lunga corda che ora la teneva immobile e aperta. Sapeva solo quello che provava. Inaspettata e quieta, una profonda calma era scesa su di lei, avvolgendola totalmente. Non aveva più pensieri, preoccupazioni, dolori, nulla. Quella corda, per una qualche sconosciuta alchimia, aveva sciolto i suoi legami col mondo, si era sostituita ai doveri, alle necessità quotidiane, a tutte le cose che la costringevano durante il giorno, con la differenza che quello che le stava donando era pace e piacere. [Interruzione automatica]Sentì una mano sfiorarle i capelli, lieve, dolce, una carezza che le sciolse il cuore come da bambina, sorrise a quella mano che scendeva sulle spalle senza mai arrivare a toccarla, scivolando accanto al seno, lungo il fianco, si apriva sulla coscia piena fino ad arrivare alla caviglia, a quel punto due mani iniziarono a risalire lungo il suo corpo nudo, legato, senza mai toccarla, ne poteva avvertire il calore e desiderare il contatto che non avveniva ancora, quando arrivarono a sfiorare insieme l’entrata del suo corpo sentì i fianchi muoversi per andar loro incontro ma erano già oltre, sul ventre, verso il punto in cui la pelle è più tenera e bianca, dove comincia ad innalzarsi per dar vita ai seni. Le scivolarono di lato, sfiorando appena le due colline di carne rosa che si alzavano, soffici e lisce, verso l’alto. Poi, più nulla. Il contatto era scomparso, rimanevano i profumi, i suoni che si adagiavano sulla sua pelle facendole sentire di più quell’assenza. Sentiva che stava per accadere qualcosa. Piano, indefinibile, caldo, un turgore pieno le scivolò per una frazione di secondo sulle labbra, le sentì dischiudersi, mosse la testa per cercarlo. Ancora, la carne piena di lui le si appoggiò sulla bocca, giocò con la morbidezza delle labbra, le scivolò sul viso, lei lo cercava, con la lingua e per un attimo s’incontrarono, in un lungo eterno momento la punta della sua lingua lo percorse completamente, dal basso fino alla vetta. Poi, più nulla. L’aria si riempì del vento degli archi, la musica era cambiata, i sogni di Handel vivevano per lei ora, in forma di archi e organo che s’inseguivano veloci. Sorrise, si sentiva trasportata in alto, quelle lenzuola sotto di lei prendevano la consistenza di una nuvola soffice e tiepida che la sosteneva in un viaggio verso il cielo. Sentì un profumo conosciuto, inaspettato, qualcosa di profondamente suo che la stupì e le diede una sensazione quasi d’imbarazzo. Poi quel profumo si appoggiò alle sue labbra e lei non poté trattenere la lingua che, con smania e lussuria, iniziò a leccare e succhiare avidamente un piccola barra di squisito cioccolato fondente nero e amaro che lui le avvicinava e toglieva con gusto, godendo della sua voglia, fino a quando non restò con le labbra intrise di cacao e la lingua che ne andava cercando ogni piccola parte, per assaporarlo ancora e ancora. Stava ancora esplorando con la punta della lingua ogni piccola parte delle labbra quando quel cacao si appoggiò, lieve e deciso, al centro del suo essere. Salendo dal basso scivolava sulle labbra rosa, tornava indietro, si toglieva, si tuffava in lei dividendole i petali fino a quando, dopo un attimo di nulla, finalmente le sfiorò la perla rossa, facendola sussultare come avesse ricevuto una scossa elettrica. Rimase immobile e senza fiato, con la bocca sempre più aperta, mentre lui faceva roteare abilmente il piccolo pezzo di cacao intorno alla perla fino a sentire ogni cellula del suo corpo sciogliersi in rugiada calda e solo a quel punto, un attimo prima che il suo essere esplodesse in un uragano, si allontanò da lei, lasciandola in una tensione impossibile, remota, inafferrabile, indescrivibile. Ancora in tensione, con la schiena inarcata verso l’alto, sentì la punta della lingua di lui appoggiarsi alla punta di uno dei suoi capezzoli irrimediabilmente turgidi e dritti come antenne. Una scossa le attraversò il corpo mentre anche l’altro capezzolo riceveva la stessa visita. Sentì un calore al petto e contemporaneamente le sue antenne furono collegate dalla sua mano che le sfiorava piano, con un lieve movimento circolare che cominciava a farla ondeggiare, mentre la bocca riceveva la visita dell’altra mano, le sue dita le s’infilavano fra la lingua e il palato, ancora cariche di cacao, iniziando una spudorata ricerca, afferrandole la lingua, tirandola, maneggiandole le labbra come fossero cosa sua e poi lasciandole, doloranti, gonfie e umide. Ora aveva iniziato a passare le dita intorno ai capezzoli, evitandoli accuratamente e ad ogni passaggio, turgidi verso l’alto, fingevano di ignorarlo tenendosi la propria voglia di essere morsi che non faceva che aumentare la loro tensione, sembrava dovessero ricevere onde dall’infinito, come volessero staccarsi da lei e partire verso l’alto. Lui si tolse. Buio. L’attimo successivo le sembrò di vedere una luce abbagliante quando, contemporaneamente, sentì la punta della sua lingua scorrerle sulle labbra, i suoi denti afferrarle dolcemente un capezzolo e una mano scivolarle dal ventre al bosco segreto, aprirlo e iniziare una danza circolare e ritmata con la perla rossa. La musica era cambiata. Tamburi. La danza seguiva i colpi dei tamburi, le sue labbra si gonfiavano, i seni si tendevano verso l’alto, cercandogli la bocca, i denti, la perla rossa stava per scivolare in un volo senza ritorno, come un largo fiume che sta per affrontare le cascate. E ancora una volta lui si tolse mantenendo la tensione in sospeso sulla punta della lingua che le passava silenziosa sulla bocca, stava esplorandole le labbra. Il corpo di lei era un vulcano acceso, adesso, bastava un leggero movimento di troppo per farlo esplodere e lui giocava sull’orlo dell’abisso, lasciando sola la perla rossa, i seni, stava richiamando tutta l’energia di lei per concentrarla sulla bocca che, finalmente, si dischiuse. Le passò lascivamente tutta la lingua sulle labbra, più volte, come stesse leccando un gelato squisito, si staccò e piano, dolcemente, cominciò a baciarla. Come non avessero mai fatto altro nella vita. Si baciarono per un tempo infinito, lei dimenticando di essere legata, lui dimenticando di averla legata.

 
 
 

XXX6 PASSIONENELL_ANIMA

Post n°7 pubblicato il 25 Agosto 2012 da redblackdgl0

 

Lentamente ti alzi e ti avvicini, mi prendi le mani....Ti sto guardando cerco di mettere a fuoco i tuoi occhi cerco di vedere oltre.... Mi porti ad uno stato di eccitazione...prossimo all'esibizionismo... Impaziente comincio a sbottonarti la camicia che, le tue mani tremanti non riescono a slacciare... Le mie mani si fermano e, lentamente ricadono lungo i tuoi fianchi. Lentamente passo dietro di te, circondandoti con le braccia sul collo, esattamente dove so piacerti tanto...da non riuscire a dirmi ...no! Senti il mio sesso duro premerti...quando la tua mano comincia ad accarezzarmi... Le mie mani ti circondano il collo, ti avvicini alla mia bocca, regalandomi un bacio lunghissimo...caldo... Sempre tenendoti le mani sul collo... comincio a spingerti giù...verso il mio sesso...continui a baciarmi e ad accarezzarmi il collo e, con l'altra mano cerchi di slacciare i pantaloni... ti rialzi e ricominci a baciarmi di nuovo il viso, la bocca... mentre mi apri la via per farmi entrare dentro te... E' una melodia bellissima, violenta, appassionata ed è con questa che appoggio le mie labbra verso di te... Sento il tuo respiro profondo che ti allarga il torace, sento l'aria spandersi e, lentamente uscire...poi...quando sono completamente dentro di te... quando cominci a baciarmi… avverto le tue mani sul mio corpo sono incollato a te... Il mio desiderio che senti aumentare sempre più...ti entra intimamente... e...ti segue...nei percorsi...e...nella fantasia...!!!!

 
 
 

XXX3-DA PASSIONE NELL'ANIMA

Post n°4 pubblicato il 21 Agosto 2012 da redblackdgl0

 

 

Sempre tenendoti le mani sul collo... comincio a spingerti giù...verso il mio sesso...continui a baciarmi e ad accarezzarmi il collo e, con l'altra mano cerchi di slacciare i pantaloni... ti rialzi e ricominci a baciarmi di nuovo il viso, la bocca... mentre mi apri la via per farmi entrare dentro te... E' una melodia bellissima, violenta, appassionata ed è con questa che appoggio le mie labbra verso di te... Sento il tuo respiro profondo che ti allarga il torace, sento l'aria spandersi e, lentamente uscire...poi...quando sono completamente dentro di te... quando cominci a baciarmi… avverto le tue mani sul mio corpo sono incollato a te... Il mio desiderio che senti aumentare sempre più...ti entra intimamente... e...ti segue...nei percorsi...e...nella fantasia...!!!!

 
 
 

xxx3

Post n°3 pubblicato il 19 Agosto 2012 da redblackdgl0

Lei entrò nel vicolo...Lui la seguì con passo sempre più veloce..la afferrò x le spalle...Le fece appoggiare le mani sul muro..Lei sentiva un brivido percorrere ogni cm del suo corpo il desiderio delle sue mani sul suo corpo le creava un fuoco dentro ke nn riusciva più a trattenere..Lui le aprì la camicia e le prese i seni tra le mani stringendoli forte,i capezzoli duri e sensibili ad ogni suo tocco la facevano sussultare... il bacino di Lui spingeva sul sedere di Lei e ne sentiva crescere il desiderio..lentamente le mani di lui scivolarono sotto la gonna accarezzando le sue cosce lisce...lentamente le sue gambe si aprivano così da indurre la mano di Lui a scrutare il suo sesso bagnato dai suoi umori... proseguì a scrutare baciandole il collo....la nuca... il profumo di lei lo eccitava...le labbra di lui presero inesorabili a scendere carezzando morbidamente tutta la sua schiena. Quei glutei meravigliosamente scolpiti furono oggetto di vorace voluttà e la lingua a disegnare goccioline su quella carnagione olivastra... i profumi di quegli umori furono attrazione irresistibile e la lingua scese a percorrere avida quelle anse e passando a lambirne l'ano e poi dolcemente quelle labbra candide....

 
 
 

XXX2

Post n°2 pubblicato il 17 Agosto 2012 da redblackdgl0


tu uomo entri nel mio essere donna

mi accendi di belle parole...

mi inebri dei tuoi profumi..

mi lasci assaporare la tua pelle...

lasci ke mi sazzi della tua voglia di sesso

per poi rivestirti e andare via

come se nulla fosse accaduto...

ma tornerai ..

tornerai xke ormai io sono in te..

la voglia del mio seno ti riporta da me...

il suono dei miei gemiti risuonerà nella tua mente...

il calore della mia pelle sulle tue mani...

i miei umori sulla tua lingua...

oramai mi appartieni...

 
 
 

XXX1

Post n°1 pubblicato il 16 Agosto 2012 da redblackdgl0

Labbra sensuali percorrono la mia pelle,

gocce di eccitazione cadono su di me.

Mani morbide esplorano le strade del mio corpo,

si insinuano Dita flessuose raggiungono i sentieri del mio desiderio,

ed aprono la soglia… alla bocca voluttuosa ed avida

che mi abbraccia in un'estasi indimenticabile.

 
 
 

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