Dedicato a Karol

La prigione


Quando si è prigionieri di un rimpianto, nessun carcere può essere peggiore. Il fatto terribile è che tu hai bisogno di quella persona, ma sai che quella persona non potrà mai tornare. Allora inventi fantasie di remote possibilità, come quei castelli in aria che servono solo ad alleggerire momentaneamente il tuo dolore. E ti vedi con lui, mano nella mano o a guardarvi negli occhi, e ti vedi felice senza più bisogno di niente. Ti chiedi come sarebbe stato se "fosse stato". Ti chiedi di quanto amore avrebbe potuto deliziarti, estasiarti, se la lontananza è stata terribilmente magica. Poi cadi di nuovo, perchè è quì che torna la realtà. Lui non c'è più, e tu vivi nei ricordi, nell'immaginazione e nel rimpianto. Vorrei, eccome se vorrei poter scontare anni di prigione vera, sapendo che poi, un giorno, potrei abbracciarlo, vederlo, averlo con me. Sarebbe certamente meno devastante. - "Chiudimi tutte le porte, arresta il mio cammino per tutto il tempo che vuoi. Ma poi torna, ti prego. Ritorna... Nulla più mi parla di te. Tutto, intorno, mi parla di te."-La mia prigionia si fa sempre più tortuosa, a volte credo di riassaporare attimi di serenità, a volte non ricordo neanche che sapore abbia.Abbandonarsi al niente, scoprire che tutto ti appare comunque diverso... Quasi arrendevolmente mi lascio vivere in questo dannatissimo silenzio, che è come un rumore assordante che disturba i miei pensieri. Questa libertà è una prigionia.laura