Dedicato a Karol

Le ali


 Silenziosamente sto rialzando lo sguardo. Ricomincio a vedere la bellezza della vita, la serenità che ho dentro e la mia voglia di andare avanti. Non è facile, a volte mi sento ancora sprofondare negli abissi. Poi tutto passa, poi tutto torna sopportabile. Mi ritengo fortunata, mi chiedo cos'avrei perso se non avessi vissuto questo incredibile legame... Il pianto? E' la ragione del dolore. Il sorriso è la ragione dei ricordi.  Però devo spesso difendermi dal ricordo, perchè nel ricordo...in "quel" ricordo provo ancora le stesse sensazioni. Non si sono mai sfaldate, nè affievolite. Le sento ogni volta più forti. Ecco, è allora che il mondo mi cade di nuovo adosso...e mi dico "Come faccio a vivrne senza?!" La gola si stringe come si stringe il cuore. Voglio aiutarmi, lui voleva la mia felicità. E' questo che è venuto a dirmi dopo il coma, prima di morire. Io non posso deluderlo. Accidenti, quanto ha preteso da me... Ma accidenti, quanto ho avuto io, da lui... Spessissimo è proprio questo il pensiero che mi aiuta a risalire. Avrei potuto provare una gioia più grande?! No. E nemmeno un dolore più grande. Le emozioni sono state davvero infinite. I miei occhi hanno imparato a guardare molto lontano. Mi sono ritrovata con un paio d'ali addosso, non ho mai volato tanto in alto. E questo lo devo soltanto a lui...Nella vita tutto ha un prezzo. Il mio non poteva essere scontato. 
 laura