Dedicato a Karol

Pagine di un libro


Fine di un capitolo importantissimo della mia vita. Che faccio? Chiudo il libro o lo lascio aperto? Lo lascio aperto. E lo lascio aperto perchè sono troppo sicura che questo straordinario capitolo a cui ho detto "fine", in realtà non potrà mai finire. I suoi dettagli divini di cui sono pienamente conscia ma allo stesso tempo ancora ignara perchè considerevolmente misteriosi, continueranno a vivere dentro la mia vita. Attimi, segnali...tutto quello che ho avuto come promessa da un uomo uscito da un coma di quattro mesi solo per dirmi tutto quello che non mi aveva ancora detto. Ora io sono tornata a vivere, perchè le lacrime sono svanite, i pensieri si sono ammorbiditi e il ricordo di Karol è finalmente un ricordo da cullare tra le braccia della gioia. Gioia e basta, senza più sofferenza nè rimpianti. Ho dovuto fare un'autoanalisi non indifferente, ma non bastava. E' dovuto accadere qualcosa. Qualcosa che mi dà la certezza che l'amore di lui sta operando dentro di me, intorno a me...per me. Ecco perchè lascio aperto quel libro. Certo, se mi fermo a pensare tra le righe, la lacrimuccia ci scappa sempre, ma il dolore non esiste più. La nostalgia, il tormento che avevo...tutto è diventato altro, come la raccolta dei sentimenti provati che diventano misteriosamente luce e comprensione. Ricchezza. Ecco, si...ricchezza. E se chiudessi il mio libro, chiuderei la mia disponibilità a vivere la vita con gli insegnamenti da lui ricevuti. Perchè non si è trattato soltanto di amore, ma di più, molto di più... Sono finalmente disposta a prendere per mano quello che è stato, a sorridergli e a camminare al suo fianco come si fa con il proprio angelo. Anche questa è stata una sorpresa, perchè la disperazione di cui era sommerso il mio cuore non mi dava speranze. Ma la vita è imprevedibile, quando la vivi con l'anima... Si comincia dunque una nuova vita, con occhi un pò diversi, e il cuore più sicuro di sè. Le tempeste servono soprattutto a questo. Poi si torna a sorridere perchè ci si sente più forti. E perchè un grande dolore innalza sempre per te uno scalino...verso quel punto lontanissimo chiamato Eternità.