Dedicato a Karol

La costanza del destino


 
 Improvvisamente si spegne il mio sorriso. Improvvisamente mi rendo conto che non è tutto finito, ma che tutto deve ancora cominciare. E adesso? Adesso  mi devo armare di pazienza e di coraggio, ed esser pronta a fare a meno delle sue mail,  dovrò già imparare a fare nuovamente a meno di lui, per molto tempo... Il pensiero mi fa davvero male e in me torna l'angoscia, è come se sentissi di dovermi preparare a qualcosa che è destinato ad avere un risvolto a me sconosciuto ma che stavolta mi fa paura. Karol ed io stiamo riprendendoci con sofferenza tutti i momenti meravigliosi che non abbiamo potuto vivere, anche se per volere del destino siamo costretti ad accontentarci di questo dannato amarci che inspiegabilmente ci è nato dentro come  un figlio, dove il seme dell'amore si concretizza e cresce fino ad avere respiro, e quel respiro sta diventando affanno,  impedimento, difficoltà...e forza. L'incredibile forza dell'amore che ci spinge a darci conforto l'un l'altro e ad unire le nostre speranze e  i nostri sogni per farne un'unica grande speranza più potente, per farne un unico sogno che io e Karol, inspiegabilmente, vogliamo viverci con tutto il cuore. So di avere un compito importante, quello di riuscire a dargli il massimo del mio amore cosicchè questo gli porti anche la fiducia, e anche se mentre gli scrivo i miei occhi sono appannati dalle lacrime che non riesco a trattenere, a lui sorrido nelle parole, e gli dico che se ci siamo incontrati, se tra noi è nato tutto questo e se oggi siamo ancora a qui a scriverci e a sognare insieme...c'è sicuramente un motivo importante. E per noi è importante poterci vivere come abbiamo desiderato mille volte, e se il destino finora ci ha impedito di farlo non lo farà dopo che il nostro amore avrà superato la prova finale della sua potenza. Karol è in un letto d'ospedale ed io in un letto di speranze che stanno portando la mia vita verso qualcosa che non credevo di avere: io sto amando qualcuno più di me stessa, o allo stesso, identico modo. Ma così tanto che sento sinceramente e sempre inspiegabilmente, che se potessi farlo, darei la mia vita per salvare la sua. E chiedo alla vita che se deve portare via Karol...porti via anche me: ora non saprei vedere la mia vita senza di lui.Tra la gioia di averlo ritrovato e la paura folle di perderlo di nuovo, mi arriva una mail dalla mamma di Karol, la quale deve aver compreso l'amore che ci unisce e per farmi capire che non ce l'hanno con me per non aver evitato a Karol emozioni forti, mi scrive tre sole parole, ma che mi fanno terribilmente bene:"Dolce Laura, siamo tutti sconcertati ma felici. Sei la benvenuta nella vita di Karol.Julia"  
 laura brustenga