E adesso il mio mondo sembrava senza più colori e la mia vita senza alcun senso. Karol era stato qualcosa di inspiegabile per me, e ciò che insieme ma distanti avevamo vissuto era incomprensibile per gli altri...ma non per noi. E ora che non c'era più io mi sentivo terribilmente sola, ma sola nell'anima, nel cuore, nel profondo di me. Non potevo posare il pensiero su di lui che le lacrime scendevano senza tregua, non potevo sentir nominare il suo nome o leggerlo...che il cuore mi si stringeva come a soffocarmi. Dio, se stavo male! Cominciai a chiedermi come potessi sentire tanto dolore agghiacciante se non ci eravamo mai incontrati. Un dolore che non mi faceva mangiare, non mi faceva dormire, non mi faceva nemmeno più sorridere. Mi mancava come se io e lui avessimo vissuto insieme per una vita, ma sapevo che dietro a questo incontro c'era qualcosa che io avevo cominciato a capire, e che mi faceva amare il suo ricordo con tutte le forze che avevo. Subito dopo la sua morte accaddero cose nuovamente inspiegabili, ma inspiegabili forse per chi non ha mai sentito le parole che arrivano dall'anima di chi ci ama... "Sono a letto, è sera e sono infinitamente triste. Ormai con gli occhi continuamente gonfi e col sorriso spento: guardo nel vuoto e sono distesa. Il piumone con cui sono coperta comincia a scendermi lentamente sul braccio. Io mi immobilizzo per capire se ciò è possibile, ma non lo è, poichè non è in discesa ma lineare al mio corpo. però non ho voglia di fissarmi su queste cose, anche se so che nulla è impossibile. Rimetto il piumone com'era prima, ed ecco che lui torna a scivolare lentamente...molto lentamente sul mio braccio. Questa volta non ho dubbi, e l'idea che la sua energia ora liberata possa ancora vivere nella vita appena lasciata mi accompagna." Però Karol non c'è più, continua a mancarmi terribilmente e rivivo ogni attimo tutta la nostra storia, che è stata la più breve della mia vita, la più pazzesca, mai vissuta materialmente eppure...la più bella. L'unica che mi abbia dato qualcosa di veramente forte, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore. Io non ho mai sentito nulla di simile per nessuno in tutta la mia vita. E le numerose coincidenze che ci sono state tra noi, le cose che sapevano di mistero e di magia ...mi hanno dato la certezza che dal nostro incontro in poi era tutto segnato, come l'improvviso capovolgimento e sconvolgimento della sua vita, e il cambiamento della mia esistenza, che certamente rimpiangeva Karol, ma non poteva rinnegare tutto quello che insieme avevamo vissuto. Ed io allora ero già una persona diversa.Ripensavo a tutte le cose che mi aveva detto, a ciò che aveva vissuto durante il coma, a quello che mi diceva dell'anima dopo la morte. Ci pensavo spesso e credevo in lui, però vedevo la mia vita senza un domani felice...Ormai non era più possibile. E moltissime volte mi sono chiesta a cosa fosse servito tutto questo, sapendo che nulla nella vita avviene per caso. Un giorno la nostra amica Cristina mi mandò una foto di Karol, la prima foto dove lui si vedeva bene ( è quella in alto nel blog ): quando aprii la foto io ebbi quasi un mancamento, mi sentii quasi impazzire: io quell'uomo lo riconobbi, ma nella mia vita non l'ho mai conosciuto personalmente. Eppure quel viso, quel sorriso, quelle espressioni...mi dicevano tutto. Non dissi nulla a nessuno e nemmeno alla nostra amica, io stessa mi ero talmente stupita di questo che pensai di non fissarmi su questo per non impazzire davvero. Mi dicevo che forse il dolore, il rimpianto, la nostalgia potessero giocarmi lo scherzo di riconoscerlo in una foto, così cercai di non pensarci. Feci passare del tempo, cercavo di allontanare questo pensiero perchè io non volevo farmi dei film nella mente, assolutamente. In certe cose sono sempre stata molto razionale e meticolosa. Ma dopo quattro mesi il dubbio era diventato certezza: non so perchè, non so come fosse possibile ma io Karol...lo avevo già conosciuto. Poi lo dissi a Cristina, la quale a sua volta mi scrisse :♥
La sua anima mi sfiorò
E adesso il mio mondo sembrava senza più colori e la mia vita senza alcun senso. Karol era stato qualcosa di inspiegabile per me, e ciò che insieme ma distanti avevamo vissuto era incomprensibile per gli altri...ma non per noi. E ora che non c'era più io mi sentivo terribilmente sola, ma sola nell'anima, nel cuore, nel profondo di me. Non potevo posare il pensiero su di lui che le lacrime scendevano senza tregua, non potevo sentir nominare il suo nome o leggerlo...che il cuore mi si stringeva come a soffocarmi. Dio, se stavo male! Cominciai a chiedermi come potessi sentire tanto dolore agghiacciante se non ci eravamo mai incontrati. Un dolore che non mi faceva mangiare, non mi faceva dormire, non mi faceva nemmeno più sorridere. Mi mancava come se io e lui avessimo vissuto insieme per una vita, ma sapevo che dietro a questo incontro c'era qualcosa che io avevo cominciato a capire, e che mi faceva amare il suo ricordo con tutte le forze che avevo. Subito dopo la sua morte accaddero cose nuovamente inspiegabili, ma inspiegabili forse per chi non ha mai sentito le parole che arrivano dall'anima di chi ci ama... "Sono a letto, è sera e sono infinitamente triste. Ormai con gli occhi continuamente gonfi e col sorriso spento: guardo nel vuoto e sono distesa. Il piumone con cui sono coperta comincia a scendermi lentamente sul braccio. Io mi immobilizzo per capire se ciò è possibile, ma non lo è, poichè non è in discesa ma lineare al mio corpo. però non ho voglia di fissarmi su queste cose, anche se so che nulla è impossibile. Rimetto il piumone com'era prima, ed ecco che lui torna a scivolare lentamente...molto lentamente sul mio braccio. Questa volta non ho dubbi, e l'idea che la sua energia ora liberata possa ancora vivere nella vita appena lasciata mi accompagna." Però Karol non c'è più, continua a mancarmi terribilmente e rivivo ogni attimo tutta la nostra storia, che è stata la più breve della mia vita, la più pazzesca, mai vissuta materialmente eppure...la più bella. L'unica che mi abbia dato qualcosa di veramente forte, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore. Io non ho mai sentito nulla di simile per nessuno in tutta la mia vita. E le numerose coincidenze che ci sono state tra noi, le cose che sapevano di mistero e di magia ...mi hanno dato la certezza che dal nostro incontro in poi era tutto segnato, come l'improvviso capovolgimento e sconvolgimento della sua vita, e il cambiamento della mia esistenza, che certamente rimpiangeva Karol, ma non poteva rinnegare tutto quello che insieme avevamo vissuto. Ed io allora ero già una persona diversa.Ripensavo a tutte le cose che mi aveva detto, a ciò che aveva vissuto durante il coma, a quello che mi diceva dell'anima dopo la morte. Ci pensavo spesso e credevo in lui, però vedevo la mia vita senza un domani felice...Ormai non era più possibile. E moltissime volte mi sono chiesta a cosa fosse servito tutto questo, sapendo che nulla nella vita avviene per caso. Un giorno la nostra amica Cristina mi mandò una foto di Karol, la prima foto dove lui si vedeva bene ( è quella in alto nel blog ): quando aprii la foto io ebbi quasi un mancamento, mi sentii quasi impazzire: io quell'uomo lo riconobbi, ma nella mia vita non l'ho mai conosciuto personalmente. Eppure quel viso, quel sorriso, quelle espressioni...mi dicevano tutto. Non dissi nulla a nessuno e nemmeno alla nostra amica, io stessa mi ero talmente stupita di questo che pensai di non fissarmi su questo per non impazzire davvero. Mi dicevo che forse il dolore, il rimpianto, la nostalgia potessero giocarmi lo scherzo di riconoscerlo in una foto, così cercai di non pensarci. Feci passare del tempo, cercavo di allontanare questo pensiero perchè io non volevo farmi dei film nella mente, assolutamente. In certe cose sono sempre stata molto razionale e meticolosa. Ma dopo quattro mesi il dubbio era diventato certezza: non so perchè, non so come fosse possibile ma io Karol...lo avevo già conosciuto. Poi lo dissi a Cristina, la quale a sua volta mi scrisse :♥