P.R.MAGAZINE

Vendola: “L’austerità? Monti non è Berlinguer”


 
Pubblichiamo l’intervista di Sandra Amurri a Nichi Vendola, pubblicata sul Fatto Quotidiano.Pronto Presidente, leggo un suo twitter sulla partecipazione di Monti alla riunione del Ppe: ”È evidente che il premier ha aderito al campo conservatore. Finalmente un elemento chiarezza”. È così, fa emergere le verità. Ci sono scelte politiche che vanno nella direzione di riproporre ossessivamente le politiche dell’austerità che non possono essere definite tecniche. Il fatto che Monti entri nel recinto del partito della signora Merkel è un disvelamento di ciò che noi sapevamo. Vorrei sottolineare il forte tentativo di condizionamento della sovranità nazionale. E questa amorosa attenzione all’Italia è una danza macabra per esorcizzare l’uscita a sinistra della crisi italiana, un tentativo di far uscire dalla scena pubblica l’agenda Bersani.Cresce la rincorsa ai moderati. Ma chi sono esattamente? Non esistono, coloro che hanno un’idea di taglio drastico della spesa sociale, che considerano indispensabile un progetto di svuotamento del welfare e inibiscono l’avanzamento dei diritti appartengono ad uno schieramento conservatore, liberista in economia e illiberale dal punto di vista dell’organizzazione della società. È contro l’austerità di Monti ma il primo a parlarne nel’78 fu Berlinguer. Quella di Berlinguer aveva a che fare con la riconversione del modello di sviluppo, era una critica radicale al consumismo, alla società dell’individualismo edonistico. Quella dei tecnocrati è il taglio del welfare e non è un caso che Monti faccia un’inquietante allusione all’insostenibilità finanziaria del servizio sanitario nazionale.Bersani per il dopo elezioni auspica un’alleanza con Casini. Escludo categoricamente che pensi ad un’alleanza con Casini ma che si riferisse al fatto che nella prossima legislatura bisognerà mettere mano ai poteri dello Stato e non lo si può fare senza la condivisione di uno schieramento più ampio.Per il Papa i gay….sono una minaccia per la Pace. Mi addolora che nell’elenco delle minacce alla pace vi siano le coppie gay e non la guerra, le armi, le ingiustizie sociali. La mia preghiera è: Signore, salvami dall’imperizia di chi salva i principi e uccide le persone.Bersani non disdegna di avere con sé Passera o la Fornero. Su Passera e Fornero abbiamo già dato, grazie. Penso che Bersani abbia una paura maledetta di fare passi falsi in un cammino disseminato di trappole e trabocchetti.Cosa pensa della lettera aperta di Antonio Ingroia a Bersani? La condivido totalmente. Ingroia è un magistrato autorevole, va aperta la discussione sulla giustizia negata ai cittadini. Le leggi che costituiscono un vulnus al sentimento della giustizia, che hanno rappresentato un tentativo di privatizzazione del servizio giustizia debbono essere cancellate.