stefanOrienta

Cacciamoli da scuola!


Quante volte in riunioni di docenti si sente fare da qualcuno la proposta di cacciar via un ragazzo? I motivi che il docente adduce sono sicuramente validi. Ma chiediamoci perchè ci si trova a preferire di avere un ragazzo in meno. Chiediamoci qual è il ruolo della scuola, partendo dal Ministro fino ad arrivare al personale ATA. Ma soprattutto, che tipo di scuola volessero i Padri costituenti? Io non so rispondere esattamente a tutte queste domande. Non voglio condannare chi, anche tra molti dei miei colleghi del passato e del presente, preferirebbe risolvere tanti problemi in aula togliendosi il problema. Una cosa vedo: chi entra in una scuola ne esce con lo stesso livello con cui è entrato, cioè se uno era bravo, esce bravo, altrimenti se uno era un po' somaro, ne esce ugualmente un po' somaro. In altre parole, la scuola sembra riprodurre le stesse condizioni di ingresso che avevano i singoli allievi. Questa è sicuramente la scoperta dell'acqua calda. Però è comodo ragionare così. I Padri costituenti volevano che la scuola fosse un diritto di tutti. Oggi è diventata invece un servizio che può essere erogato anche da strutture private. Così si è messo in concorrenza il pubblico con il privato, e si è dovuto necessariamente fare i conti con i costi di queste strutture. La crisi ha aggiunto il resto, per cui bisogna ancor più economizzare le spese. Si può concludere quindi che un diritto costituzionale sia diventato una banalissima voce di spesa. Mah! Cari Padri costituenti era questo che volevate? La scuola che ricrea gli stati sociali? La scuola svuotata dal desiderio di emancipazione dei ceti più poveri? Ancora in certe riunioni di docenti si sente chiedere da qualcuno perchè i ragazzi sono demotivati e che è meglio cacciarli via!