stefanOrienta

Noi e Noemi


Stamane mi sono imbattuto nel solito episodio di razzismo del solito autista atac con la solita immigrata nera brutta con il solito passeggino e il suo bambino. La donna  insieme ad altre persone tra cui il sottoscritto sarebbe voluta salire sul bus dalle porte posteriori che non sono state aperte. Abbiamo quindi tutti capito che saremmo dovuti entrare dalle porte anteriori e anche la nostra donna con il passeggino ha capito la stessa cosa. L'autista le ha dato il benvenuto dicendole che per questa volta le concedeva di salire ma che si doveva sbrigare a chiudere il passeggino. La donna ci ha messo un po' con il passeggino a sistemarsi, raccogliere una palla che aveva in mano il figlio, sistemare il figlio seduto su un sedile del bus e quindi, per la gioia dell'autista che suppongo abbia vissuto anche un orgasmo di nascosto, ha chiuso il passeggino. Tutto ciò mentre l'autista minacciava di non ripartire se la signora non avesse compiuto l'ordine del nostro eroe godurioso. Ovviamente il pubblico pagante (il costo del biglietto) è esploso in una gioia irrefrenabile perché finalmente qualcuno in Italia fa rispettare le regole a questi delinquenti clandestini. Pubblico costituito per lo più da altri immigrati e da qualche italiano, finalmente orgoglioso di essere tale. Esterrefatto, ma soprattutto spiazzato da tutto ciò, mi sono chiesto cosa sarebbe successo se ci fosse stata una sventolona alla Noemi al posto della bruttona, nera e immigrata signora, con lo stesso passeggino ed ho visto l'autista (ma forse anch'io) pronto ad aiutare la sventolona e in questo caso si riesce anche a non guardare al colore della pelle e alla condizione politica. Ho anche pensato che l'autista è pagato grazie alle tasse che magari anche la nostra malcapitata paga per poi essere offesa nell'orgoglio senza che nessuno sia intervenuto a difenderla. Mi scuso quindi con la signora; la cattiveria mi spiazza e mi impedisce di avere reazioni immediate equilibrate. Mi dispiace di tutto. Sono italiano anch'io e ultimamente me ne sto vergognando assai.