stefanOrienta

Confusione

In questo periodo devo dire di essere scosso per ciò che gli eventi mi hanno portato a riflettere, per quello che ho sentito soprattutto dalla Chiesa e dai suoi fedeli. Innanzitutto pensavo che la Chiesa fosse costituita da tutti i fedeli che rappresentavano direttamente Gesù Cristo in terra nei vari carismi con cui si è rivelato agli esseri umani 2 mila anni fa. Poi pensavo che i fedeli potessero essere liberi di avere un pensiero proprio. Poi qualcuno ha cominciato a criticare le mie scelte vocazionali con frasi tipo "cosa vuoi condividere con una che non crede?" oppure "capitelo sta con un'atea!"; come se uno nella vita essendo cattolico non può innamorarsi di una che non è cattolica e quindi non può costruire insieme un progetto d'amore che preveda la costruzione di una famiglia (la chiamo così per farvi capire ma non credo che al giorno d'oggi abbia più senso parlare di famiglia) con una casa piena di bimbi che giocano tutto il giorno e che non ti fanno dormire (ahimé) la notte. E neanche è lecito che tu parli di temi cari alla Chiesa come l'aborto, la sessualità e tutto ciò che riguarda la ricerca sulla genetica, con termini diversi da quelli della Chiesa: non la puoi pensare diversamente a ciò che dice la Chiesa! E se lo fai è perchè stai con un'atea. A parte il fatto che a 39 anni prendo atto che esiste una Chiesa di cui non faccio parte e una chiesa in cui pensavo di stare, mentre capisco perchè la Chiesa imponga certi modi di pensare, non capisco certi modi di seguire i suoi dettami da parte dei fedeli, giustificando addirittura il papa quando non prendeva posizione sul vescovo negazionista. La chiesa (con la c minuscola) di cui facevo parte non mi interessa, almeno finchè ci saranno persone che non usano la propria testa. Spero che rinasca una nuova Chiesa dove l'Istituzione e la Comunità dei fedeli coincidano e dove tutti possano partecipare ai dibattiti senza essere giudicati come eretici o come assassini nel caso di Beppino, ma dove la gente riesca veramente ad amarsi fino a donare la propria vita come ha fatto Gesù.