LA MIA PROVENZA...

COSA VEDERE IN PROVENZA


Le locande con giardino da prenotare subitoIn Provenza per i ponti di primaveraLa vecchia Francia cambia pelle. Ex granai ristrutturati, filande trasformate. Con stanze e piscine tra roseti e lavanda. Per celebrare l’anniversario di Paul Cézanne  Organizzare il viaggio• L’anno di Paul Cézanne Come arrivare Dove dormireDove mangiareDove comprareDalla sua Provenza non si era staccato mai. Neanche quando era andato a Parigi e aveva comprato casa nella foresta di Fontainebleau. Ce l’aveva sempre negli occhi, nel cuore. Una volta tornato ad Aix, la sua città natale, girava con la scatola di oli o acquerelli e ne ritraeva uno scorcio, un monte, un bosco. Paul Cézanne aveva espresso il desiderio di morire dipingendo in mezzo alla natura. Così avvenne esattamente cento anni fa. Per l’occasione, da giugno, Aix-en-Provence gli dedica una grande retrospettiva (vedi L’anno di Paul Cézannenel box Organizzare il viaggio). Fin d’ora, però, la città propone un percorso di iniziazione all’artista con dibattiti, itinerari, mostre che permettono di collocare Cézanne nella sua epoca e di comprendere l’importanza innovativa della sua opera. Soprattutto di vedere il mondo con i suoi occhi. Ancora oggi il fascino di questi paesaggi resta magnetico. Più ci si inoltra nell’entroterra dei Pays d’Aix, a un’ora d’auto verso ovest, più si comprende perché personaggi famosi come John Malkovich e Jack Lang hanno messo radici qui, nel parco del Luberon. Case di campagna in stile provenzale seminascoste da rampicanti. Giardini con chaise-longue dai bianchi cuscini su cui allungarsi con un bicchiere di Rouge Cuvée des Fondateurs. Cespugli di rose, oleandri e lavanda. Questo lembo di Provenza sarà presto anche sul grande schermo perché fa da sfondo all’ultimo film dell’accoppiata vincente Ridley Scott-Russell Crowe (5 Oscar per Il Gladiatore), A Good Year. E il modo più originale per conoscerlo è fermarsi in una delle sue deliziose chambre d’hôtes con giardino, versione francese dei garden hotel britannici. Mentre quelli inglesi costituiscono una catena, però, questi d’oltralpe sono perlopiù antiche strutture recuperate, ciascuna con la propria identità. Ex stazioni di posta, granai o fienili trasformati in bed&breakfast, talvolta con piscina, circondati da piante sempre rigogliose: qui il clima favorisce fioriture spettacolari, dalla mimosa in febbraio alla lavanda a luglio. I proprietari di questi piccoli alberghi di charme sono spesso persone che hanno lavorato nel mondo dell’arte o dell’architettura e che hanno riadattato le loro case in pietra con gusto, ricavandone poche camere. Per questo vanno prenotate con largo anticipo. Si tratta di mete ideali soprattutto per un long weekend a due ore da Nizza, tenendo presente che molti richiedono comunque una permanenza minima di due o tre notti. Qui ne se consigliano alcuni che si trovano in paesini a mezz’ora l’uno dall’altro, lungo un itinerario che daAix-en-Provence porta ad Avignone. Vini e mercatini provenzali La zona attorno ai monti del Luberon è nota per i suoi vini e lo stesso film di Ridley Scott è tratto dal romanzo Un bon cru, di Peter Mayle, sui vigneron locali. Eccellenti i rossi da acquistare nel Château Constantin-Chevalier, con 50 ettari di vigneti biologici tra Lourmarin e Lauris. O da degustare sulla tavola del ristorante La Cour, preferito dai gourmet per il petto d’anatra al miele e spezie e per le cappesante con rucola e basilico. Si trova a Cadenet, il paesino prima di Lauris, a una trentina di chilometri da Aix, con il suo nucleo di case in pietra. Una tappa da non perdere anche per i suoi tre giardini collegati in un circuito. Molto curioso il Jardin Conservatoire des Plantes Tinctoriales, visitabile da maggio a ottobre, ma aperto tutto l’anno per attività culturali (tel. 0033.6.23.61.42.52, www.coleurgarence.com). Per esempio, si scopre come estrarre il blu dall’indigo e il giallo dallo zafferano, a scopo gastronomico, medicinale o cosmetico. Sono più di 300 le piante qui coltivate che servono a produrre i colori vegetali. Erbe e fiori vengono poi essiccati e utilizzati per prodotti da erboristeria, in vendita nel negozio interno. Poco a sud di Lauris, il paese di La Roque d’Anthéron è noto nel mondo per il suo festival internazionale di piano, che si tiene in diverse location all’aperto tra fine luglio e fine agosto (www.festival-piano.com). Cinque chilometri verso nord, invece, ecco Lourmarin, il più suggestivo tra i villaggi della zona, con le sue stradine di bistrot e caffè all’aperto e il castello rinascimentale, tra i meglio conservati dell’intera Francia, ex rifugio di poeti e scrittori come Albert Camus e Henri Bosco. Questo è anche il paese di Edouard Loubet, chef premiato con 2 stelle Michelin e vero appassionato di botanica. I fiori si trovano persino nel menu del suo ristorante, Le Moulin de Lourmarin, con annesso hotel di charme. Esclusivo ma non eccessivamente caro e ottimo per i dolci, Le Moulin ha anche un bistrot più alla mano, nel dehors, Le Comptoir d’Edouard. Per dormire, perfetta e un po’ defilata, Villa Saint-Louis si staglia come una casa delle fiabe dietro il portone di noce. Gendarmeria nel XVII secolo, stazione di posta negli anni Venti, è ora la dimora di Bernadette Lassallette, settantenne ex designer e collezionista d’arte che l’ha arredata con gusto e ne ha ricavato cinque camere per gli ospiti, una diversa dall’altra, con camini, letti in ferro battuto, biancheria di pregio. Ciò che colpisce subito è la terrazza dove si fa colazione con vista sul giardino: una piccola oasi di pace. Tutta la dimora trabocca di oggetti da collezione, recuperati nei mercatini locali. Chi cerca invece uno shopping per la casa più raffinato deve andare in centro, da La Boutique du Moulin, dove si vendono servizi di piatti in terracotta smaltata di bianco e i tradizionali tessuti trapuntati, i boutis. Sempre a Lourmarin, il Restaurant de l’Antiquarie è da tener presente per il buon rapporto qualità-prezzo: nel menu, tonno scottato e una vasta scelta di dolci al cucchiaio. [Testi e foto tratti da Dove, il mensile di viaggi, cultura, stili di vita]