La Mia VoGLia

Post N° 13


Nuda per te. Per quello che rimane di te e di me. Per la prima volta.Vengo verso te camminando con cautela sui cocci della nostra storia, cercando di non ferirmi ulteriormente. Scivolo leggermente sul sangue versato dalle nostre anime, ritrovo l'equilibrio, e avanzo ancora.  Sono nuda. Ho gettato sul divano gli orpelli della nostra perversione. Gli strumenti, cuciti a mano, del nostro piacere. Un reggicalze di cuoio, uno slip aperto davanti, un paio di scarpe col tacco altissimo e sottile. Nuda, vengo sempre più vicina, lanciandoti l'ultima sfida, che ormai altre non ne sono rimaste per noi.  Vedere se c'è qualcosa sotto il vestito, sotto le nostre parole oscene, sotto il male che ci siamo fatti, l'un l'altro, mentre rincorrevamo un piacere sempre più intenso, sempre meno appagante. Nuda, col corpo ancora profumato dalle candele che hai spento su di me, con gli occhi timorosi di vedere il vuoto, mi avvicino. Prendo dalle tue mani la tazza ancora fumante, la poso sul tavolo. In altri tempi avrei lasciato che tu versassi gocce fumanti di tè sul mio corpo legato. E tu avresti lasciato che le urla mi uscissero deboli dalle labbra, ammansite da un piacere troppo forte per essere trattenuto.  Ma non ora. Ora ci sono solo io. Nessuno strumento, nessun vestito, neanche una tazza di tè. Solo io. Nuda per te.