PSICOUTOPIA

Post N° 3


CONTRO L'UNIVERSITA'(BOATO-CAPANNA-ROSTAGNO-VIALE-INTERNAZIONALE SITUAZIONISTA-DUTSHKE-WEINBERG)-MIMESIS EDIZIONI 2008 Se da un lato lo sguardo degli autori si rivela lucido,dissacrante dall'altro lato -a causa del fanatismo ideologico al quale aderirono-si dimosta o miope o cieco soprattutto quamdo Fanon,i Mir e la teoria del foco guerrigliero diventano alternative praticabili per innestare il processo rivoluzionario all'interno della societa' occidentale.Discorso analogo per quanto concerne la previsione della fine del capitalismo certezza che gia' Marx aveva in pieno ottocento!Ebbene,al di la' delle osservazioni relative alla demistificazione del piano di studio-letto correttamente come esempio di distribuzione del potere-,a quelle relative al perverso nesso tra universita'-partiti e oligarchie militari industriali-oggi piu' solide che mai nonostante le aspettative contrarie della contetsazione!-,alle critiche rivolte al ruolo dei seminari universitari letti giustamente come vivaio di leccapiedi , a quelle riguardanti l'universita' come luogo per eccellenza della manipolazione ideologica e della integrazione sociale-osservazione questa valida soprattutto per le facolta' tecnico-scientifiche,a quelle riguardanti il legame inscindibile tra consumismo e mondo universitario o a quelle che stabiliscono una equipollenza-in fondo corretta-tra psichiatri e poliziotti - lo scopo finale di codesta “furia” iconoclasta fu di una lapassiana evidenza:la conquista del potere,la sostituzione delle oligarchie tradizionali con quelle rivoluzionarie,la sostituzione di un luogo atto all'indottrinamento con un altro per certi versi piu' fanatico e dunque piu' intransigente del precedente.Si pensi, ad esempio, a come le critiche di Capanna risultassero ridicole poiche' avevano la pretesa di imporre ad una universita' privata e oltrettutto cattolica un modus operandi analogo a quello di una universita' di tipo sovietico.Le reazioni del rettore Franceschini-pienamente comprensibili- furono assai equilibrate e ben lontane da qualsiasi estremismo!Per Capanna-in ultima analisi- si trattava di porre in minoranza la composizione politica del cda e conquistarne la maggioranza per conseguire un controllo capillare della universita'(ciance pluraliste e tasse esose a parte!).Quanto alla alternativa proposta dalla IS di sostiuire la logora democrazia rappresentativa-nei confronti della quale a destra come a sinistra furono sollevate critiche insuperabili sul piano teorico gia' con Platone ed Aristotele-con quella consiliare sulla falsariga di quella della Comune di Parigi, fu risibile gia' nell'ottocento e lo era ancora di piu' negli anni sessanta del novecento.Ed e' proprio sul fronte delle alternative indicate dagli autori che il buon senso abbandona I neocomunardi fino al punto di indurli a non saper distinguere il mondo reale da quello di carta! Osservare che il mondo reale abbia preso una direzione esattamente contraria significa in fondo compiere una osservazione scontata che tale non e' per l'editore milanese che -nonostante siano trascorsi trent'anni-ha serenamente riproposto vecchi e logori slogan.Che dire poi di tutti coloro che hanno ben assimilato le tecniche di demagogia e di condizionamento ideologico tra una assemblea ed un' altra finendo o negli scranni parlamentari e/o universitari accanto agli stessi che disprezzavano o nelle patrie galere-e in modo sacrosanto!-per reati di terrorismo?Ma anche questa parabola -che suscita un misto di commiserazione e scherno-la storia l'ha gia' conosciuta troppe volte perche' la si possa ancora una volta ignorare. GAGLIANO GIUSEPPE ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------