RACCONTARSI

I MITI NIBELUNGICI


.....per analizzare la storia di Artù Lancillotto e Ginevra potrei scegliere diverse superfici narrative, " Le nebbie di Avalon " il libro della Bradley o "Excalibur il film del regista John Bormann , la sostanza non cambia; per comodità scelgo Excalibur  Dunque Artù lo scudiero che diventa Re, l'eletto che riesce ad estrarre la spada dalla roccia, Artù il puro, l'integerrimo si innamora di una fanciulla che combatte al suo fianco , Ginevra, un giorno si imbatte in un guado su un fiume, dall'altra parte un cavaliere potente non vuole cedere il passo al Re e sconfigge tutti i suoi cavalieri; Artù deve affrontarlo personalmente e per batterlo deve ricorrere al potere di Excalibur, la spada fatata; tra i due nasce un forte sentimento di amicizia, stima ,affetto, si ripecchiano perfettamente come farebbero due anime che si completano, vivono in simbiosi, se fossero omosessuali non esiteremmo a parlare d'amore, ma non lo sono. A Camelot Lancillotto conosce Ginevra e , poichè si rispecchia perfettamente in Lei , complementarietà sentimentale di Artù ( ricerca in Lei se stesso e l'amico amato), se ne innamora a prima vista. Questa ri..flessione sentimentale colpisce anche Ginevra, ma entrambi dovranno negarsi la parte riflessa del loro amato perchè ci sono delle convenzioni; Lancillotto lascia Camelot perchè la lacerazione è insopportabile, Artù si strazia per la mancanza dell'amico amato, Ginevra si strazia per il dolore di Artù e per la sua parte assente..  una delle più belle e particolari storie d'amore di sempre....