CI VUOLE UN UOMO

RIPORTO DAL BLOG DI WOLF


GO-VEG è un doverePer nutrire tutti Se tutti diventassero vegan potrebbero rendersi disponibili risorse alimentari sufficienti a nutrire l'intera popolazione mondiale. Il motivo è semplice. Gli allevamenti consumano enormi quantità di vegetali che gli animali convertono in carne, latte e uova. Ma questo processo di trasformazione comporta una grande perdita delle proteine e dell'energia contenute nei vegetali: la maggior parte serve semplicemente a sostenere il metabolismo degli animali e non si converte in tessuti commestibili. Insomma, se i vegetali fossero destinati direttamente al consumo umano, potrebbero sfamare un numero più alto di persone. Solo un esempio. Se destiniamo un ettaro di terra all'allevamento bovino otteniamo in un anno 66 Kg di proteine; se invece ci coltiviamo la soia abbiamo un raccolto di 1848 Kg di proteine: 28 volte di più! Motivi sociali ed ambientaliLa dieta vegetariana può nutrire un numero molto più alto di persone rispetto a una dieta onnivora. Ecco gli esseri umani che, secondo una stima fatta dal Professor Peter Ulvin basandosi su statistiche della della FAO (Food and Agricultural Organization) dell'ONU, possono essere sfamati con differenti tipi di alimentazione: 6.3 miliardi di persone con una dieta vegan Naturalmente la fame nel mondo è un problema complesso, legato alla ingiusta distribuzione del cibo e non solo alla sua produzione ma è innegabile che diventare vegan significa risparmiare risorse a favore delle popolazioni affamate. Un rapporto della FAO indica i seguenti problemi ambientali causati dagli allevamenti: riduzione della biodiversità e danni all'ecosistema erosione del terreno e riduzione della quantità di acqua effetto serra e contaminazione delle acque con azoto, fosforo e pesticidi piogge acide e contaminazione del terreno con metalli pesanti Negli allevamenti le deiezioni animali vengono raccolte in lagune artificiali che possono inquinare le acque. Le deiezioni di polli e maiali spesso finiscono nelle acque e contribuiscono alla crescita di organismi patogeni che avvelenano gli esseri umani e uccidono milioni di pesci. Anche la pesca industriale danneggia gravemente l'ecosistema marino.