CI VUOLE UN UOMO

MOSTRA FOTOGRAFICA


 2.4: Un allevamento di polli. Per massimizzare i profitti gli allevatori affollano le gabbie all'inverosimile.La dieta vegetariana può nutrire un numero molto più alto di persone rispetto a una dieta onnivora. Ecco gli esseri umani che, secondo una stima fatta dal Professor Peter Ulvin basandosi su statistiche della della FAO (Food and Agricultural Organization) dell'ONU, possono essere sfamati con differenti tipi di alimentazione: 6.3 miliardi di persone con una dieta vegan 3.2 miliardi con il 25% di prodotti animali nella dieta Un rapporto della FAO indica i seguenti problemi ambientali causati dagli allevamenti: riduzione della biodiversità e danni all'ecosistema erosione del terreno e riduzione della quantità di acqua effetto serra e contaminazione delle acque con azoto, fosforo e pesticidi piogge acide e contaminazione del terreno con metalli pesanti
 3.2: Questi polli sono stati appena sgozzati e, ancora semi coscienti, finiranno in una vasca di acqua bollente per essere spennati. Vivere vegan vuol dire rifiutare tutto quello che deriva dallo sfruttamento e dalla sofferenza degli animali. Questo include, oltre a carne e pesce, anche latte, uova, pelle, lana... Oltretutto la quasi totalità dei prodotti animali (carne, latte, uova...) in vendita proviene da allevamenti intensivi, dove gli animali sono rinchiusi senza nessun rispetto per le loro esigenze fisiologiche ed etologiche, con il solo scopo di raggiungere la massima produttività nel minor tempo possibile. Fino al momento dell'uccisione, in quelle macabre "catene di smontaggio" che sono i macelli. La morte degli animali è preceduta dal trasporto lungo ed estenuante fino al mattatoio: stipati nei camion, senza potersi muovere, bere o mangiare, arrivano a destinazione in gravissime condizioni di stress, spesso così debilitati da non riuscire nemmeno ad alzarsi.
 3.5: Ancora una catena di smontaggio, questa volta per i polli. Gli alimenti di origine animale costano vere e proprie ecatombe. Non penso che una persona sensibile ai problemi della sofferenza negli animali di laboratorio possa rimanere insensibile al trattamento crudele cui sono sottoposti gli animali di allevamento. Anche la pratica della macellazione risveglia un senso di ripugnanza.
 4.1: Corpi di pulcini gettati nella spazzatura: questa è la sorte inevitabile dei pulcini maschi nati dalle galline ovaiole.
 4.2: Con questa macchina, negli allevamenti viene tagliato il becco ai pulcini...
 4.3: Il becco viene tagliato per impedire che, da adulti, nelle gabbie sovraffollate gli animali si feriscano tra loro. Gli allevamenti intensivi sono una minaccia per la Terra. Inquinano l'ambiente e consumano enormi quantità d'acqua, cereali, petrolio, pesticidi e farmaci. I risultati sono disastrosi. No alle uova Anche la produzione di uova comporta la morte delle galline e dei pulcini maschi. Le galline vivrebbero quindici anni, ma negli allevamenti sono sgozzate appena il numero di uova prodotte diminuisce (di solito a due anni) per diventare carne di seconda scelta. Chi consuma le uova incentiva quindi anche la produzione di carne, oltre che la morte e lo sfruttamento intensivo di questi animali. I pulcini maschi, inutili al ciclo produttivo, vengono buttati vivi in un tritacarne per diventare mangime, soffocati o semplicemente lasciati morire accatastati in grandi mucchi.
 4.4: Galline ovaiole allevate in batteria. Si noti la sporcizia ovunque
  4.8: Questa mamma gallina può razzolare libera coi suoi pulcini, senza essere costretta in gabbia. www.saicosamangi.infohttp://www.ivu.org/italian/articles/exhibition/milkeggs.htmlE ORA, LA DIETA DELLA SALUTE!!! http://www.ivu.org/italian/articles/exhibition/diet.htmlVEGETARISMO E SPORT: I MIGLIORI SONO VEGETARIANI:http://www.ivu.org/italian/articles/exhibition/sport.html