CI VUOLE UN UOMO

GLI ANIMALI DAL PUNTO DI VISTA ETICO


E ora vorrei tornare agli animali dal punto di vista etico. La nostra cultura antropocentrica occidentale ci ha sempre portati a definire l'uomo il re del creato, ma la scienza ci dà torto.Rispetto agli animali noi abbiamo solo l'1 per cento di cervello in più. Gli animali hanno istinti uguali a quelli dell'uomo:  proteggono la propria prole, soffrono se gliela portano via, provano amicizia per i propri consimili, sanno esprimere la paura, la rabbia e il dolore.Ora una corrente di nuovi filosofi sostiene questo: che il fatto che gli animali non abbiano la coscienza e la consapevolezza della propria esistenza e del proprio futuro non ci autorizza ad ucciderli. Se l'unica fragile barriera tra il rimanere vivi e l'essere uccisi fosse la consapevolezza di sé, che fine farebbero i neonati, i ritardati mentali, i cerebrolesi, quelli in coma e i malati di Alzheimer?