Frammenti

Vecchi Appunti: Babies Fuckland & More


La domenica e il lunedì sono porno.Profondamente porno.Porno plastico e ripetitivo.Stantuffare sù e giù, su e giù.Stantuffo definitivo in diagonale.Soffice ottundimento dovuto ad un apnea prolungata..forse troppo..Sì è decisamente troppo.Non c’è  niente da fare?!Proprio niente?!Niente più plastico e ripetitivo?!Il corpo giace contratto in una scomoda posizione incastrato tra il letto e il comodino.Una sola lacrima, che il fragile incantesimo della ripetizione era rotto.L’universo dei dettagli si trovava senza una valida ragione per avere un senso...sgusciò via dalla traiettoria sessuale imposta dal ritmo, sfregando più volte il pelo delle grandi labbra.Provò un intenso piacere che il suo cervello ancorò decisamente all’immagine del suo culo dilatato.Ci sputò dentro.                           La ricerca di un Ossessione                Il porno come ricerca di nuove immagini archetipichePrimo movimento: l’ossessione e la sua formaL’ossessione è immagine-movimento che schizza su se stessa e rompe con un andamento monotono.Appare nel momento in cui il movimento ripetitivo della sequenza video si attenua e sfuma nella differenza.(1)L’immagine dell’ossessione non sta tutta nel suo culminante momento visivo, benché sia evidente solo in questo. Si potrebbe meglio parlarne come di una sequenza ossessione.La sequenza-ossessione costituisce la struttura fondamentale del video porno.Essa riveste, con una forma narrativa invisibile(2), un unico fondamentale movimento, quello di ripetizione.La rottura della monotonia avviene il più delle volte attraverso un gesto, un atto, non necessariamente l’eiaculazione,che funge da rivelatore dell’intera sequenza.A questo punto le frequenze si modificano e l’assorbimento mentale finora operato dalla sequenza-ossessione esplode potenziando la visione del particolare su cui si ri-installa la nuova frequenza.La sequenza funziona, cioè cattura, solo quando è in sintonia con il vuoto, l’apnea delle nostre rimozioni, la mancanza , l’irrazionale.…  “ Facciamo a chi trattiene di più il fiato?”“ … Pronte??!…via !!!”…L’eco dei nostri desideri viene assorbito dalle immagini-ossessione che disseminate nelle sequenze, ne illuminano la forma  e imprimono nella mente dei tarli visuali che decidono del piacere e del dolore distinguendosi dall’indifferenziato.In termini semiotici questi tarli-semi, a livello timico producono autonomamente categorie foriche connesse direttamente all’immagine-ossessione e indirettamente alla sua sequenza.La forma è nel movimento che varia, nella variazione, perché si da a vedere, appare.Secondo movimento : la nidificazione di immagini archetipiche ossessiveIl lungo processo di insiedamento nella mente dei semi-ossessione, nella maggior parte dei casi non giunge al suo termine e regredisce fino ad espellere tutti i suoi semi dalla mente.Abbiamo già detto che il funzionamento del processo di cattura/assorbimento è unicamente garantito dalla sintonia con il flusso desiderante delle nostre coscienze.Se il sema non assorbe la sua linfa non può proiettarsi di nuovo nella mente carico di surplus semantico.In un recente articolo di Dmitrij Lechacev (3) vengo criticato, riguardo l’uso del termine ”nuovo” in un contesto archetipico.Preciso. Le immagini che io considero archetipiche sono le risultanti di un processo mentale che attribuisce loro, a posteriori, valore archetipico.Non abbiamo nessuna classificazione già fatta che possa permettere di riconoscere ciò che è nato con l’uomo e ciò che è nato con il video.Lechacev asserisce che il riflesso prodotto dal sema nella mente è in realtà lo stesso archetipo in uno stallo tautologico senza fine.Cosa è l’archetipo?Come si distingue allora dalle altre immagini-ossessione?E’ di fondamentale importanza che si riconosca l’archetipico come categoria ma non come invariante culturale.Gli attriti che i semi causano nella riflessione sono la traccia della sua variazione, è nella scansione dei movimenti, nella logica rituale della ripetizione che possiamo scorgere l’archetipico, non l’archetipo.Postularne la sua esistenza sarebbe condannare la ricerca.Terzo movimento : L’impulso ossessivo e la sua ricerca.Una nidificazione completa somiglia ad una costellazione di idee che teleologicamente ci invita a passeggiare sotto la sua aura.Assorbendo nella nostre coscienza deve corrispondergli un vuoto, una mancanza nella mente che sollecitamente siamo chiamati a riempire.Questi frammenti possiedono ormai la necessaria forza per rimanere impressi e per proiettare griglie autonome di significato nelle forme circostanti.Si mescolano, si frappongono, scompigliano, disordinano un senso precedentemente costituito.A livello timico provocano un cambiamento di gusti particolarmente nel campo estesico.Nuovi sospiri, nuove ansie, nuovi contatti epidermici, nuovi profumi.Ricercare l’ossessione è rincorrere le immagini che fuggevoli si scollano dalla mente lasciando solo pochi brandelli.Lasciare che questi brandelli si sistemino in una costellazione potente significa farsi guidare dalle immagini che ci hanno influenzato.Quarto momvimento : il porno e lo smascheramento del contesto-    il contesto pornografico incorporato-    lo svelarsi dei movimenti al di fuori del contesto-    la “ rappresentazione-verità”… Materia bruta, sfilacciata nei sui contorni, pulsante di vita, vivida, con i suoi umori fluidi e profumati.Panorami epidermici che scivolano l’uno sull’altro, senza soggetti, solo la loro presenza carnale che evoca un atavico desiderio.…ancora, segmenti di corpi dissestati come immagini dell’olocausto, una forte pressione del dito indice nell’orefizio patinato dalla saliva, il leggero crepitìo dei corpi, mugolare, lamenti, pianto di sudore frammisto a sperma, bianco candido, trasparente, denso, filamentoso , grumoso, a volte gustoso.      Il contesto pornografico incorporatoL’azione nel video porno è attesa dell’ ossessione.Questo spostamento affettivo è unidirezionale e non cessa di propagarsi verso l’immagine ossessione.-    bastavano quattro carezze per farla guaire come una cagna…-L’attesa annulla ogni altra volontà che non sia connessa con il suo fine, dunque la visione di un video porno è principalmente di attesa, di una sequenza ossessione.Chiaramente in queste circostanze la trama diventa invisibile, svanisce.Fast forward.non si vede .fast forward. Non si vede.Fino all’ossessione, se esiste.Non è un caso che nelle ultime generazioni il porno si è concentrato gran perte sulle performance totali , modificando notevolmente l’aspetto della trama che si annulla in una costruzione che possiamo chiamare “rappresentazione-verità” .Parleremo più avanti di questo ora bisogna decentrare il discorso verso i corpi.Invadono lo schermo, sgranati.Coprono la scena, la trama, le parole, che non sono la loro naturale forma espressiva.Godono.E la parola diventa un respiro, una bestemmia di piacere.Il contesto è nei corpi, incorporato.