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LA CICALA......


L'estate passava felice per la cicala che si godeva il sole sulle foglie degli alberi e cantava, cantava, cantava. Venne il freddo e la cicala imprevidente, si trovò senza un rifugio e senza cibo.Si ricordò che la formica per tutta l'estate aveva accumulato provviste nella sua calda casina sotto terra. Andò a bussare alla porta della formica.La formica si fece sulla porta reggendo una vecchia lampada ad olio.- Cosa vuoi? - chiese con aria infastidita.- Ho freddo, ho fame….- balbettò la cicala. Dietro di lei si vedeva la campagna innevata. Anche il cappello della cicala ed il violino erano pieni di neve.- Ma davvero? - brontolò la formica - lo ho lavorato tutta l'estate per accumulare il cibo per l'inverno. Tu che cosa hai fatto in quelle giornate di sole?- Io ho cantato!- Hai cantato? - Bene… adesso balla!La formica richiuse la porta e tornò al calduccio della sua casetta, mentre la cicala, con il cappello ed il violino coperti di neve, si allontanava, ad ali basse, nella campagna. Jean de La Fontaine