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Il Marinaio veneto Lucio


Era la fine degli anni '60. Io ero piccola e lui era un bel marinaio. Era veneto, si chiamava Lucio. Era l'autista di un ammiraglio-colonnello che abitava nel mio stesso palazzo al centro di Roma. Quando lo vedevo arrivare correvo al portone e mi mettevo a giocare sugli scalini: e lui...lui scendeva dalla macchina, si appoggiava allo sportello e aspettava. Venne per molti mesi ed io ne ero perdutamente innamorata. Piano piano diventammo..."amici", ma lui era il mio "principe azzurro". Un giorno si avvicinò a me, s'inchinò con le braccia poggiate sulle gambe e mi disse..."Sei una bella bambina, lo sai Laura?" Un tonfo al cuore che però credo di aver saputo mascherare... Dio!, com'ero felice! Si era accorto di me!" ...E poi, guardandomi con quegli occhi dolci e sorridendo come solo lui sapeva fare, disse..."Aspetto che cresci, poi torno e ti sposo". Immaginate me. Ma poi, un giorno non lo vidi più. Al suo posto veniva un altro marinaio che ovviamente odiavo. Lucio mi mancava molto. Cominciai a sognarlo costantemente per molti anni: sognavo lui davanti a me che correva ed io che cercavo di raggiungerlo...ma non ci riuscivo. Non l'ho più dimenticato. Chissà dov'è oggi lui...Ps: ero troppo piccola, non conoscevo le promesse dei marinai! :(